L’Ungheria chiude le sue frontiere dal 1 settembre 2020 per contenere la diffusione del contagio da coronavirus
L’Ungheria ha scelto di chiudere le porte per arginare i contagi da coronavirus. Dal 1 settembre sarà vietato l’ingresso ai cittadini stranieri e gli ungheresi di rientro dovranno isolarsi in quarantena. Un provvedimento preso per contenere la diffusione del coronavirus che dopo un’estate relativamente tranquilla sta riprendendo piede in tutta Europa. Nelle ultime settimane – e soprattutto negli ultimi dieci giorni – c’è stato in Ungheria un notevole incremento dei casi positivi: si è passati dalle 22 persone positive del 23 agosto alle 132 del 28 agosto. Numeri ancora bassi, ma indice di un aumento esponenziale.
La pandemia ha rivoluzionato i viaggi e gli spostamenti, obbligando molti Paesi a chiudere le frontiere e costringendo altri a prendere misure precauzionali per gli accessi. Così l’Europa si è quasi chiusa al traffico intercontinentale lasciando pochissime eccezioni e al suo interno ogni Paese ha scelto qualche via di contenimento. Ad esempio l’Italia con i tamponi obbligatori da Spagna, Grecia, Malta e Croazia oppure come la Germania con lo stop ai viaggi per Parigi. Qui trovate l’elenco di tutti i Paesi e le relative regole dove i viaggiatori italiani possono andare. Ora la mossa dell’Ungheria getta qualche preoccupazione in più ai viaggiatori: si teme un autunno di altre chiusure e torna in auge il turismo di prossimità, poco praticato in quest’estate pandemica.
Il governo del primo ministro Orban in considerazione del rialzo della curva epidemiologica in tutta Europa ha scelto la strada più severa, quella della chiusura delle frontiere. Un sistema estremo per arginare la diffusione da coronavirus. Dal 1 settembre 2020 nessun cittadino straniero potrà entrare in Ungheria almeno fino al 1 ottobre 2020. I cittadini ungheresi possono rientrare in patria ma devono sottostare a un periodo di 14 giorni di autoisolamento o devono eseguire 2 test PCR che devono risultare ovviamente negativi.
Eccezioni sono previste per i cittadini stranieri solo per esigui casi: