Turismo in Thailandia: si pensa ad un progetto turistico interessante che vede l’apertura delle prigioni. Verranno trasformate in luoghi turistici e di reinserimento nella società per color che stanno per essere rilasciati.
Come proseguirà il turismo nei prossimi anni? Ma guardando al futuro prossimo, che ne sarà dei viaggi per i prossimi mesi? L’emergenza da Coronavirus sta facendo venire i brividi un po’ a tutti cloro che lavorano nel settore. Ci sono dubbi e incertezze anche per quanto riguarda quelle mete che, un tempo, erano invece super gettonate e non conoscevano crisi, come la Thailandia. Proprio qui, ad esempio, si stanno cercando soluzioni alternative per attirare turisti nuovi e, una delle ultime idee, riguarda il trasformare le carceri in attrazioni turistiche. Sembra follia? E invece sembra proprio che sia così.
A riporta la notizia è TTG Viaggi e Travelmole che spiegano come le Thailandia per reinventare il turismo abbia deciso di puntare a qualcosa di completamente nuovo e inaspettato che lascia con un gigantesco punto interrogativo sul volto quando la si sente per la prima volta: trasformare le carceri e le prigioni in attrazioni turistiche con negozi per far shopping e persino ristoranti dove cenare, pranzare o fare uno spuntino. Pare che ci saranno anche gare di cucina, contest sportivi e persino mercatini dove si venderanno oggetti di artigianato realizzati proprio dai carcerati.
Qualcosa di impossibile? Non del tutto. Si tratta infatti di un’idea che punta a rinnovare assolutamente il turismo, con anche un preciso piano sociale. Il Ministro della Giustizia della Thailandia si è infatti detto concorde all’apertura delle prigioni per trasformarle in luoghi aperti al pubblico. Secondo lui, infatti, si potrebbe anche pensare di coinvolgere i detenuti per renderli parte attiva nell’accoglienza dei turisti e iniziare a inserirsi nuovamente nella società in vista del rilascio.
Pare che questa idea di turismo innovativo a oggi abbia già coinvolto 5 prigioni che si sono messe in lista proprio per aderire all’iniziativa del turismo alternativo in prigione. Dirlo sembra strano, ma potrebbe essere un’idea interessante e “attraente” per i turisti che sicuramente cercheranno di saperne di più in merito a questa iniziativa. Diciamo che è un’idea particolare, certo, ma non per niente innovativa! Il turismo ai tempi del Covid-19 deve pensarle tutte e provare a ripartire il prima possibile.