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Vacanze in Italia: i borghi dell’Emilia Romagna più belli dove andare

Vacanze in Italia nei borghi dell’Emilia Romagna più belli da visitare, idee di viaggio.

Castell’Arquato (Adobe Stock)

Proseguono le nostre proposte di viaggio in Italia, alla scoperta dei posti più belli del nostro Paese, tra natura e cultura. Questa estate 2020, segata dalla pandemia di Covid-19, ci ha obbligato per lo più a restare in Italia, donandoci allo stesso tempo la grande opportunità di riscoprire il nostro territorio con le sue sconfinate bellezze. Un patrimonio paesaggistico, naturale e artistico davvero unico, che grazie al turismo di prossimità siamo tornati a visitare e dovremo farlo di più.

Tra le mete di viaggio italiane che abbiamo deciso di proporvi ci sono i bellissimi borghi storici, disseminati su tutto il territorio nazionale. Ne abbiamo proposto una selezione per ciascuna regione. Per questa fine d’estate e il prossimo inizio di autunno, vi segnaliamo per le vostre vacanze in Italia i borghi più belli dell’Emilia Romagna. Ecco dove andare.

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Vacanze in Italia: i borghi dell’Emilia Romagna da visitare

Il patrimonio di borghi storici dell’Italia è unico al mondo nel suo genere. In nessun altro luogo, nonostante la bellezza e il pregio di città d’arte e piccoli paesi, si ripete quel connubio straordinario di paesaggio, architettura, tesori d’arte e tradizioni antiche. Ogni borgo ha la sua storia, le sue leggende, le sue opere d’arte e la sua tradizione enogastronomica. Piccole e grandi meraviglie, non sempre conosciute ai più, che andrebbero riscoperte o scoperte.

Nella rassegna sui borghi italiani da visitare in questo periodo, passiamo a quelli dell’Emilia Romagna. Possiamo proporvi solo una selezione dei tanti, bellissimi, che popolano questa regione ricca di arte, storia e cultura.

Di seguito trovate l’elenco dei borghi più belli e imperdibili dell’Emilia Romagna, mete ideali per i vostri viaggi in Italia.

Castell’Arquato (Piacenza)

Castell’Arquato (Adobe Stock)

Il borgo medievale di Castell’Arquato è una delle mete imperdibili nelle visite ai borghi dell’Emilia Romagna. Sorge in provincia di Piacenza sulle colline della Val d’Arda. La sua bellezza e il pregio storico artistico sono stati premiati con il riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e con l’inserimento nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Il centro storico di Castell’Arquato è ricchissimo di monumenti. Da non perdere la splendida chiesa Collegiata di Santa Maria, risalente al 1122, in stile romanico, con l’abside che dà su piazza del Municipio, dove si affaccia il Palazzo del Podestà, del 1292. Tra i monumenti principali è la Rocca Viscontea, che svetta dalla parte alta del centro abitato, adiacente alla Collegiata, e fa parte del circuito dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.

Nella parte più bassa del borgo sono da visitare il Torrrione farnese, eretto tra il 1527 e 1535, e l’adiacente Palazzo del Duca. Poi, lungo la via che sale al borgo si incontra Palazzo Stradivari. Da visitare anche la chiesa della Santissima Trinità e nella frazione di Vigolo Marchese la chiesa di San Giovanni e il battistero.

Montegridolfo (Rimini)

Montegridolfo (Buimichele, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

Per le vacanze in Italia alla scoperta dei borghi dell’Emilia Romagna, un luogo da visitare assolutamente è il pittoresco borgo fortificato di Motegridolfo. Si tratta di un piccolo gioiello medievale che sorge nell’entroterra di Cattolica, in provincia di Rimini, al confine con le Marche, sul crinale tra la valle del Conca e quella del Foglia. Una visita ideale dopo una giornata al mare. Montegridolfo è un borgo castello molto caratteristico, sorge  con un centro storico è perfettamente conservato. Ospita diversi monumenti, tra cui spicca la Torre dell’Orologio. Da visitare la chiesa di San Rocco e il Museo della Linea dei Goti, sul passaggio del fronte durante la Seconda guerra mondiale. Dalle sue terrazze panoramiche si ammira una splendida vista sul territorio circostante.

Brisighella (Ravenna)

Rocca di Brisighella (iStock)

Sull’Appennino tosco-romagnolo, sopra Faenza, troviamo il pittoresco borgo medievale di Brisighella, rinomato anche per l’olio e il vino che qui si producono. Il borgo sorge su tre pinnacoli rocciosi, i Tre Colli, ed è molto caratteristico per via delle sue stradine acciottolate. A Brisighella si trovano importanti monumenti ed edifici di pregio, come la Rocca Manfrediana del XIV secolo, il Santuario del Monticino, XVIII secolo, la Torre dell’Orologio, del XIX secolo, e le rovine di insediamento difensivo del XII secolo.Da non perdere la passeggiata lungo la storica Via del Borgo o degli Asini, una strada sopraelevata e porticata. Il nome della via viene dagli asini che un tempo l’attraversavano per trasportare il gesso delle vicine cave. La particolarità della strada è che è sopraelevata, inglobata nelle case e illuminata da archi di diverse misure.

A Brisighella ci sono anche le terme. Mentre a pochi chilometri si trova l’Osservatorio Astronomico di Monteromano, dove ammirare le stelle e i pianeti.

San Leo (Rimini)

San Leo (Adobe Stock)

Un altro luogo assolutamente imperdibile per i vostri Per le vacanze in Italia alla scoperta dei borghi dell’Emilia Romagna è San Leo. Fino al 2009 era nel territorio delle Marche, poi insieme ad altri comuni marchigiani dell’Alta Valmarecchia è passato con un referendum alla provincia di Rimini. San Leo è famoso per il suo forte, conosciuto anche come Rocca di San Leo, che svetta dalla cima più alta dello sperone roccioso sul quale sorge anche il borgo medievale. Il centro abitato prende il nome dall’eremita Leo, primo vescovo della diocesi di Montefeltro, nel 301 d.C., in seguito proclamato santo. Le spoglie di San Leo sono custodite nel Duomo del borgo, chiesa in stile romanico risalente al 1173.

L’attrazione principale di San Leo è ovviamente il forte, situato a strapiombo dalla rupe e opera del celebre architetto Francesco di Giorgio Martini, che lo costruì nel 1441. Dopo il suo utilizzo come fortezza, per secoli il castello fu utilizzato come carcere e qui vi fu recluso anche il famoso conte di Cagliostro.Oggi il forte ospita un museo d’armi e una pinacoteca.

Da visitare nel centro del borgo la Pieve di santa Maria Assunta, vicino alla quale svetta la Torre Civica, e il Palazzo mediceo, costruito fra il 1517 e 1523. Imperdibile il giardino con la terrazza del belvedere e la sua vista mozzafiato sulla Valmarecchia e il panorama circostante. Fuori dal centro abitato sorge il convento francescano di di sant’Igne, del XIII secolo, con un pittoresco chiostro.

Bobbio (Piacenza)

Bobbio, Ponte Vecchio (Alessandro Vecchio, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Vincitore lo scorso anno del concorso il “Borgo dei Borghi su Rai3, Bobbio è un autentico gioiello che sorge nella Val Trebbia, in provincia di Piacenza, alle pendici del Monte Penice. Il borgo ha origine medievale e ha mantenuto intatto l’antico ponte in pietra di accesso al centro abitato che attraversa il fiume Trebbia, il Ponte Gobbo, chiamato anche Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo. Il ponte attraversa il fiume con i suoi 273 metri di lunghezza ed è formato da 11 arcate irregolari, di diverse dimensioni e altezza, da cui prende il nome di “gobbo”.  La sua esistenza è documentata dal 1196, sebbene sia molto probabile che abbia origini ancora più antiche, forse risalenti anche all’epoca romana.

Nel cuore del borgo sorge l’Abbazia di San Colombano, fondata nel 614 dal monaco missionario irlandese Colombano, che qui morì nel 615. Si tratta di un vasto complesso religioso che comprende il monastero, la basilica, il museo e i giardini. Nell’alto medioevo l’Abbazia di San Colombano ebbe un importante ruolo politico, religioso e culturale. Perdetevi tra le stradine e i vicoli del borgo medievale e visitate il Duomo romanico, Cattedrale di Santa Maria Assunta con il Museo diocesano, e l’imponente Castello Malaspina Dal Verme, del XIV secolo, e il monastero di San Francesco. Numerosi gli edifici storici e le chiese da visitare nel borgo e nelle vicine frazioni. Bobbio è anche un centro termale, le terme si trovano in località San Martino. Il territorio circostante è ideale per le escursioni.

Dozza (Bologna)

Dozza, piazza Zotti (Foto di Wwikiwalter, CC BY-SA 4.0, Wiki commons)

Un altro caratteristico borgo dell’Appennino tosco-romagnolo è Dozza, in provincia di Bologna. Il paese è famoso anche per i numerosi dipinti sui muri dei suoi edifici che ne fanno una galleria d’arte a cielo aperto. Dal 1965 qui si tiene a settembre la Biennale del Muro Dipinto, con artisti nazionali e internazionali. Dozza si trova a sud di Bologna, sulle colline vicino a Imola. Il suo monumento principale è l’imponente Rocca sforzesca, con la sua struttura medievale e gli arredi delle cucine risalenti al Cinquecento. La rocca ospita una pinacoteca. Da visitare nel borgo storico la chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Vergine, di origine medievale e ricostruita nel XV secolo. Nella centrale piazza Zotti, dove si trova il palazzo comunale, si possono ammirare alcune facciate dipinte, così come in piazza Carducci.

Torriana (Rimini)

Rocca di Torriana (Pelekano, Wikipedia)

Un altro borgo da visitare in provincia di Rimini è Torriana, frazione di Poggio Torriana, sulle colline dell’Alta Valmarecchia. Il centro abitato è sovrastato da una bellissima Rocca medievale, il Castello due Torri, risalente all’anno mille, chiamata la “Scorticata”, per via dello sperone roccioso sul quale è arrampicata. Dalla Rocca si ammira una spettacolare veduta sulla campagna circostante, fino al mare, da qui anche il nome di “balcone di Romagna“. Poco distante dalla Rocca, svetta dallo stesso sperone roccioso la Torre di Poggio Torriana. Da visitare in paese la chiesa di San Vicino.

La zona di Torriana offre un ambiente naturale di pregio, tutelato dall’Oasi di Protezione della fauna di Torriana-Montebello, e importanti testimonianze malatestiane, tra castelli, ruderi, torri e tele preziose. Da visitare la vicina frazione di Montebello, con il Castello di Azzurrina, in stile medievale e rinascimentale. Mentre più a sud, su un costone roccioso che affacciato il fiume Marecchia sorge il Santuario-eremo Beata Vergine del Carmelo di Saiano XIV secolo, con il vicino Castello.

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Dozza, panorama (iStock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba