Situazione coronavirus in Sardegna: possibile lockdown per l’aumento dei casi di coronavirus da rientro
Fino all’inizio dell’estate la Sardegna era una delle regioni italiane con meno casi di coronavirus. Gli effetti del lungo lockdown e la chiusura dei collegamenti con il continente avevano reso l’isola un’oasi covid free con pochissimi casi attivi e ben circoscritti. Ora a distanza di circa 2 mesi la Sardegna è diventata la meta da evitare per il gran numero di contagi da coronavirus. In mezzo a questi due estremi ci sono migliaia di viaggiatori giunti nell’isola da tutta Italia e buona parte d’Europa, ci sono feste nei locali con centinaia di giovani, party in spiaggia, Ma ci sono soprattutto regole anti covid calpestate. Così adesso si ipotizza la ‘chiusura’ della Sardegna, ossia l’interruzione dei collegamenti turistici dal continente all’isola. Un’ipotesi al vaglio del Governo per contenere la curva epidemiologica che è ricominciata a salire.
Negli ultimi 10 giorni i casi positivi fra i vacanzieri di ritorno dalla Sardegna sono aumentati esponenzialmente. I party di Porto Rotondo e della Costa Smeralda sono costati cari a tanti ragazzi – e purtroppo anche a familiari e amici – risultati positivi una volta tornati a casa. A spingere per la richiesta di misure precauzionali per chi rientra dalla Sardegna è soprattutto il Lazio in cui 1/3 dei suoi positivi è di rientro proprio dall’isola. Il 30% dei casi tra i 18 e i 34 anni in Lazio arrivano dalla Sardegna” ha spiegato l’assessore alla Sanità della regione Lazio Alessio D’Amato. D’altronde moltissimi romani scelgono solitamente la Sardegna come meta delle loro vacanze. E lo hanno fatto anche quest’anno, ma hanno trascurato evidentemente le norme di precauzione.
L’ipotesi al vaglio della Regione Lazio è di eseguire il test rapido a tutti gli arrivi dei traghetti di Civitavecchia e agli sbarchi dei voli dalla Sardegna. D’altronde il sistema di monitoraggio con test rapidi eseguito a Fiumicino sui voli dalla Grecia, la Spagna, Malta e la Croazia sta portando a individuare per tempo tantissimi positivi asintomatici.
L’ipotesi di sospendere i collegamenti turistici con la Sardegna è però al vaglio anche del Governo. Al momento si tratta solo di un’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera che non trova conferme. Lo scenario che preoccupa è di perdere il controllo quando migliaia di persone torneranno dalla Sardegna. Basta infatti un positivo in un traghetto per far scoppiare una bomba virale. Prima della fine delle vacanze sarebbe dunque prendere provvedimenti
Precauzioni necessarie anche per gli abitanti della Sardegna. Se è vero che il virus circola fra i giovani della movida delle notti della Costa Smeralda è difficile far star tranquillo il popolo sardo. Le autorità sanitarie ci provano riferendo agli isolani che i casi positivi sono tutti di importazione, ma il timore cresce.