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Consigli di viaggio

Grecia regole coronavirus: ingresso e rientro in Italia

Come funziona andare in Grecia da agosto 2020: regole di ingresso e rientro in Italia anti coronavirus

Regole per entrare in Grecia e il rientro in Italia

Andare in vacanza in Grecia nell’estate 2020 è possibile, ma bisogna rispettare alcune regole sia per entrare nel paese ellenico sia nel momento in cui si torna in Italia. La recrudescenza dei casi positivi al coronavirus in tutta Europa e un significativo aumento proprio fra i viaggiatori di rientro in Italia dalla Grecia ha spinto infatti il nostro Paese ad assumere misure precauzionali. I viaggi all’estero in Europa per turismo sono consentiti, ma per alcuni Paesi ci sono delle limitazioni e la Grecia è fra questi.

Se state pianificando un viaggio in Grecia da agosto 2020 vigono dunque nuove regole da rispettare. Ma al di là di quanto previsto dai decreti o dalle leggi elleniche sarebbe opportuno per quest’anno evitare i luoghi più affollati, rifuggire dalla movida e scegliere, se decidete di andare in Grecia, isole poco turistiche. Con decine di isole abitate non dovrebbe essere difficile trovare un’isola greca non gremita. Andare in vacanza a settembre poi è un ulteriore modo per evitare affollamenti. Inoltre non dimenticatevi che in Grecia come ovunque va indossata la mascherina nei luoghi chiusi (e all’aperto quando non si riesce a mantenere la distanza sociale di almeno 1 metro e mezzo) e bisogna lavarsi spesso le mani.

Leggi anche -> Le isole greche meno affollate e meno turistiche dove andare

Viaggi in Grecia: regole per entrare da agosto 2020

La Grecia è una delle mete più amate per le vacanze estive. D’altronde con le sue innumerevoli isole, i panorami mozzafiato, le spiagge bellissime, il mare cristallino, i villaggi incantevoli, e poi con la sua superba cucina, la movida internazionale, i prezzi low cost, il clima invidiabile, la vicinanza all’Italia. Insomma, la Grecia ha davvero tutto per essere una meta super gettonata. E lo è anche nell‘estate della pandemia da coronavirus.

Dal 1 luglio 2020 la Grecia ha aperto i suoi confini senza limitazioni e riattivato i voli diretti internazionali per le isole greche. Da quel momento migliaia di italiani e viaggiatori europei si sono riversati nel Paese. La situazione coronavirus in Grecia è ancora sotto controllo, ma la curva epidemiologica ha ripreso a salire. Si è passati dai 60/70 nuovi casi positivi di fine luglio ai 250 nuovi casi di metà agosto.

La movida nelle isole greche è passata spesso sopra a tutte le regole, così ora il governo ellenico corre ai ripari e obbliga i locali alla chiusura anticipata onde evitare pericolosi assembramenti. Ciò succede nelle isole più famose come Mykonos, Santorini, Ios dove nonostante la pandemia migliaia di persone affollano i vicoli e le discoteche. Ora la stretta di Atene rallenterà un po’ la voglia di far festa senza precauzioni.

Regole per entrare in Grecia

E’ obbligatorio compilare online a questo link il PLF ovvero il Passenger Locator Form, un questionario dove dichiarare informazioni sul proprio viaggio. Questo documento va compilato 24 ore prima della partenza, ma visto l’alto numero di richieste conviene farlo anche prima di 24 ore. Una volta compilato si riceverà una mail di conferma di avvenuta compilazione e successivamente un QR code che va mostrato alle autorità aeroportuali o di frontiera al momento dell’arrivo. IL QR code arriverà alla mezzanotte del giorno previsto di arrivo in Grecia.

Una volta arrivati in Grecia si potrebbe essere sottoposti a tampone. Le autorità elleniche si riservano infatti la facoltà di sottoporre a test rinofaringeo passeggeri casuali, anche se in possesso di test sierologico negativo. Nel caso si venga sottoposti a tampone si potrà proseguire verso la propria destinazione finale (ossia quella indicata nel PLF), ma bisognerà rispettare norme di distanziamento sociale e auto isolarsi per 24 ore. Entro questo lasso di tempo si verrà contatti in caso di esito positivo. Se l’esito invece è negativo non si riceverà nessuna comunicazione e passate le 24 ore si potrà uscire normalmente.

Leggi anche -> Regole, uso mascherina e consigli pratici per i viaggi in Grecia nell’estate 2020

Rientro in Italia dalla Grecia

Con l’aumento nelle ultime settimane di cittadini italiani di rientro dalle vacanze in Grecia positivi al coronavirus il nostro Governo ha varato delle misure precauzionali. Con il DPCM del 7 agosto e valido almeno fino al 9 settembre tutti i passeggeri provenienti dalla Grecia in Italia – anche solo in transito – devono sottoporsi obbligatoriamente al tampone naso/faringeo e dare comunicazione del loro ingresso in Italia alla loro ASL di riferimento. In caso di risultato negativo non bisogna ovviamente sottoporsi a nessuna quarantena, mentre in caso di risultato positivo è obbligatorio stare in quarantena e seguire le disposizioni mediche. L’obbligo di quarantena vale anche per il lasso di tempo in cui si attende il risultato del test.

Tre possibilità per eseguire il test:

  • Nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Italia. Ovvero bisogna presentare all’arrivo nel nostro paese un’attestazione di test molecolare o antigenico per mezzo di tampone risultato negativo
  • In aeroporto, porto o valico di frontiera. Ove possibile il test va effettuato subito all’arrivo. Le postazioni sono operative dalle 7 alle 19. Per voli o navi in arrivo dopo questi orari bisogna seguire il test nelle 48 ore successive presso i drive-in presenti nel territorio nazionale.
  • Entro 48 ore. Nel caso non sia presente una postazione sanitaria nell’aeroporto o porto di sbarco il tampone va effettuato entro 2 giorni dall’arrivo in Italia. In questo lasso di tempo bisogna obbligatoriamente stare in isolamento e la destinazione va raggiunta con mezzi privati.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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