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Restrizioni, quarantene e divieti. La situazione aggiornata a settembre 2020 sui viaggi all’estero. La lista Paesi dove si può andare in vacanza – AGGIORNAMENTO AL 2 SETTEMBRE 2020
La riapertura delle frontiere nazionali ad inizio estate ha dato il via ai viaggi all’estero, seppur con tutte le limitazioni del caso. Molte destinazioni sono infatti ancora vietate, per altre ci sono restrizioni e nuove disposizioni si sono aggiunte in questo agosto 2020. La situazione della pandemia è in continua evoluzione e la recrudescenza dei casi nelle ultime settimane in Italia e in buona parte d’Europa ha obbligato il nostro governo a prendere provvedimenti. I viaggi all’estero sono comunque ancora possibili in quasi tutto il nostro Continente, si può andare in vacanza dunque in Francia o in Spagna, ma per alcune destinazioni bisogna seguire delle procedure. Più complesso e quasi off limits invece i viaggi intercontinentali. Ecco dunque una mappa aggiornata ad agosto 2020 su dove si può andare all’estero in vacanza.
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L’Italia ha riaperto le sue frontiere dal 3 giugno 2020 concedendo da quella data l’ingresso di turisti europei nel nostro Paese e permettendo i viaggi all’estero dei nostri connazionali. Ma gli italiani con la valigia in mano e pronti a concedersi una vacanza fuori dai confini si sono trovati di fronte a un panorama quanto mai variegato di diverse disposizioni. L’andamento dell’epidemia nelle ultime settimane ha mostrato un nuovo aumento dei contagi in tutta Europa. Questa situazione ha portato il nostro governo ad assumere precauzioni sanitarie nei confronti di chi rientra nel nostro Paese.
Muoversi e viaggiare al tempo del coronavirus significa osservare scrupolosamente le norme che ormai ben conosciamo: indossare la mascherina, rispettare la distanza sociale, lavarsi sempre bene le mani, evitare assembramenti. Regole che devono essere rispettate anche in vacanza, all’estero come in Italia, senza nessuna deroga. Perfino in spiaggia sarebbe opportuno indossare la mascherina fino al proprio lettino o ombrellone il quale dovrebbe essere sistemato a distanza dagli altri.
Dove andare in vacanza all’estero nei prossimi mesi? La situazione epidemiologica è in continua evoluzione e quello che vale oggi potrebbe modificarsi già nelle prossime settimane. Difficile dunque fare delle previsioni a lungo termine. Azzardando possiamo dire che gli spostamenti all’interno dell’area Schengen non dovrebbero subire modifiche – a meno di clamorosi lockdown – e in generale la circolazione all’interno dell’Europa dovrebbe essere garantita, sebbene sottoposta a possibili controlli (tamponi al rientro in Italia come già avviene per alcuni Paesi). Per quello che riguarda gli spostamenti extra Europa è molto difficile ipotizzare un’apertura con gli Stati Uniti – al momento si può andare solo per motivi urgenti di lavoro o salute. Lo stesso vale per i Paesi dell’America Latina e del Sud Est Asiatico e anche per paradisi tropicali come le Maldive.
Gli spostamenti nel nostro Paese sono liberamente consentiti dallo scorso 3 giugno. Ci si può muovere all’interno del Paese, andare in ogni regione italiana senza nessun tipo di limitazione o bisogno di certificazione.
I rientri in Italia dall’estero sono disciplinati non solo da regole nazionali, ma anche da ordinanze regionali. Con il decreto del 7 agosto singole regioni possono limitare o bloccare l’ingresso di chi proviene da determinati Stati.
I viaggi all’estero in Europa sono consentiti dallo scorso 3 giugno. Ogni Paese adotta poi le sue proprie disposizioni (test obbligatori, quarantena, form da compilare online etc). Dunque per organizzare il proprio viaggi all’estero in Europa bisogna porsi due domande: lo Stato Italiano mi permette l’ingresso? Lo Stato dove voglio andare quali regole mi impone per entrare?
Il DPCM del 9 agosto e valido fino al 7 settembre ha disposto ulteriori discipline e limitazioni agli spostamenti dei cittadini italiani per quel che riguarda il rientro in Patria. Quest’integrazione si è resa necessaria per l’incremento di casi di importazione registrati in Italia nelle ultime settimane. Per questo per chi rientra da alcuni Paesi europei è obbligatorio sottoporsi al tampone per la ricerca del coronavirus.
Dal Decreto i cittadini italiani hanno libertà di spostarsi per turismo nei seguenti Paesi senza obblighi di quarantena in ingresso o al rientro in Italia:
Nell’ultimo decreto sono state poste delle regole per i viaggiatori che rientrano in Italia dai seguenti Paesi per i quali sono previsti delle regole.
Non è ammesso almeno fino al 7 settembre il libero spostamento di italiani da e per i seguenti Paesi:
Alcuni Paesi europei mettono delle limitazioni in entrata, altri richiedono di compilare dei documenti o scaricare delle app. Per altri come abbiamo visto vigono regole per il rientro in Italia. Ecco le regole per ogni singolo Paese in Europa. Dove gli italiani possono andare e quali sono gli obblighi per entrare.
Se volete fare una vacanza fuori Continente potete scegliere solo fra una lista di 10 Paesi. Per tutte le altre destinazioni è consentito l’ingresso solo per motivi di studio/lavoro, salute o famigliari o sono previste limitazioni. I 10 Paesi extra UE dove si può andare liberamente sono:
Al rientro in Italia è comunque obbligatorio osservare un autoisolamento di 14 giorni, compilare un’autodichirazione sulle proprie condizioni di salute e raggiungere la propria casa solo attraverso mezzi propri, ossia senza usare mezzi pubblici.
Altri Paesi hanno imposto precise restrizioni:
ISRAELE: l’accesso è consentito, ma è necessario avere il permesso rilasciato rilasciato esclusivamente dall’Ambasciata israeliana.
TUNISIA: si può entrare anche per turismo solo previa presentazione all’ingresso di test PCR negativo effettuato nelle 72 ore precedenti.
GIORDANIA: accesso vietato.
STATI UNITI: ingresso vietato. Eccezioni per questioni lavorative o familiari.
Vietato l’ingresso in Italia da: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Brasile, Cile, Colombia, Panama, Perù, Repubblica dominicana.
Chi proviene da altri Paesi può tornare in Italia per recarsi al proprio domicilio in caso di cittadini italiani o per gravi motivi di salute, lavoro o studio. Obbligatoria la quarantena di 14 giorni.