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Consigli di viaggio

Coronavirus, Gallera: “Turisti prenotino tampone prima di tornare dall’estero”

Il suggerimento di Gallera per evitare code e ritardi nel diagnosticare casi di Covid al rientro dei turisti da Paesi a rischio.

Tampone per Covid-19 – Pixabay

Siete partiti per le vacanze e, in contro tendenza, avete deciso di andare comunque in viaggio all’estero. Nessun divieto alla partenza, ma un’ondata di disagi e polemiche ora che è tempo di tornare.

Già perché purtroppo i casi di contagio da Coronavirus in Italia stanno aumentando e pare che la maggior parte siano di ritorno, ossia persone che hanno deciso proprio di andare in vacanza fuori dal nostro Paese.

Così chi ha deciso di volare in Spagna, Grecia o Malta ora si ritrova nel dubbio. Cosa fare? Come funziona il rientro?

Cosa fare se rientrate da una vacanza in un Paese a rischio

Ormai in quasi tutta Italia per chi ritorna da una vacanza all’estero sembra fondamentale e obbligatorio segnalare il proprio rientro da paesi a rischio e sottoporsi al tampone oltre che all’isolamento volontario.

Purtroppo non tutti gli aeroporti o i porti sono dotati di attrezzature e sistemi adeguati per effettuare un tampone appena sbarcati, così le Regioni invitano i vacanzieri ad autodenunciarsi al comune di residenza e prenotare così un tampone rino-faringeo per escludere il contagio e, soprattutto, per mantenere gli eventuali focolai sotto controllo.

Gallera: “Prenotare tampone prima di rientrare”

Da poco è arrivata poi la comunicazione dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che invita a prenotare il tampone andando sui siti della Ats o, di farlo all’estero prima di rientrare, ma così facendo non si esclude il contagio in aereo o su qualsiasi mezzo si viaggi.

Questo vale ovviamente per tutti i i turisti che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Sono questi infatti, a oggi, i paesi considerati sulla lista nera per numero di contagi in costante crescita. Questa decisione del Governo, al contrario di quella relativa alla chiusura delle discoteche, è stata presa bene dai viaggiatori che in questi primi giorni si stanno dimostrando assolutamente collaborativi in merito.

Diversa è invece la questione sulla chiusura delle discoteche. C’è chi sostiene che sia una decisione che ha trovato nei locali da ballo il capro espiatorio. Chi invece crede sia stata una decisione adeguata perché purtroppo non tutte queste realtà lavoravano in modo corretto e facevano indossare a tutti le mascherine.

Insomma, in ogni caso è stata una decisione difficile da prendere e che, sicuramente, è stata lungamente ponderata anche per evitare una nuova crescita dei casi e dei ben più gravi lockdown.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi