Ryanair+blocco+dei+voli%3A+non+rispetta+le+norme+anti-covid
viagginewscom
/2020/08/05/ryanair-coronavirus-regole-blocco-voli/amp/
Ryanair+blocco+dei+voli%3A+non+rispetta+le+norme+anti-covid
viagginewscom
/2020/08/05/ryanair-coronavirus-regole-blocco-voli/amp/
Consigli di viaggio

Ryanair blocco dei voli: non rispetta le norme anti-covid

La compagnia irlandese Ryanair deve adeguarsi alle regole anti contagio da coronavirus altrimenti scatta il blocco dei voli in Italia

Pixabay

La Ryanair non rispetta le norme anti-covid e rischia di vedere cancellati tutti i suoi voli in Italia. E’ questa la possibilità profilata dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, alla compagnia irlandese. Per i passeggeri si profila il rischio della riprotezione su altri voli gestiti da altre compagnie.

L’ENAC ha ammonito la Ryanair per avere ripetutamente violato la normativa sanitaria anti-covid disposta dal nostro governo e ha invitato il vettore ad adeguarsi quanto prima. Se Ryanair non rispetterà le regole le sarà imposto di operare con capacità ridotta, ossia con il 50% dei passeggeri, o nel caso peggiore le verrà imposta la sospensione dei voli in tutto il territorio nazionale. Il monito è stato inviato dall’ENAC alla compagnia e all’autorità irlandese per l’aviazione civile.

Leggi anche -> Le regole in aereo e in aeroporto ai tempi del Coronavirus

I rapporti post lockdown fra l’Italia e la Ryanair sono stati sin da subito piccanti. Mentre il nostro governo imponeva il distanziamento a bordo degli aerei il patron della compagnia low cost Micheal O’Leary minacciava di non volare alle condizioni imposte da Roma. Poi l’adeguamento del nostro Paese alle norme europee ha calmato le acque e i voli della Ryanair in Italia sono ripresi regolarmente. Fino ad oggi quando si rischia un nuovo terremoto.

Ryanair e coronavirus: le regole non rispettate

L’Italia è stato sin da subito il Paese più severo sulle norme da seguire in aeroporto e in aereo per evitare il contagio da coronavirus. Il nostro governo ha ammesso che gli aerei possano volare al pieno della loro capacità, ossia con tutti i posti occupati, solo se: l’aeromobile monta filtri Hepa; se i flussi d’aria siano verticali; se il ricambio d’aria avvenga ogni 3 minuti.

Leggi anche -> Ecco perché in aereo non è necessario il distanziamento 

“Le direzioni aeroportuali hanno riscontrato che Ryanair sistematicamente non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio sanitario derivante dal coronavirus a bordo degli aeromobili in partenza e in arrivo negli aeroporti nazionali – si legge nel comunicato dell’ENAC – Non solo non viene osservato l’obbligo del distanziamento tra i passeggeri, ma anche le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese”.

Non sono state rese note dall’ENAC le violazioni perpetrate da Ryanair. Da quanto si apprende i filtri Hepa sono presenti su tutti i Boeing 737 della compagnia, mentre ad essere disattese sono tutte le altre norme. Ad esempio l’uso della mascherina: il personale di bordo non controlla che tutti la indossino. Così come non interviene per evitare assembramenti, non segue le operazioni di carico e scarico dei trolley.

Quello che l’ENAC chiede è che Ryanair si adegui immediatamente e inizi a rispettare le norme imposte. “Qualora dovessero perdurare da parte di Ryanair le violazioni delle norme e i comportamenti scorretti e irrispettosi delle misure sanitarie vigenti in Italia – si legge nel comunicato dell’ENAC – l’ente disporrà nei confronti della compagnia aerea un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all’obbligo del distanziamento, con la conseguenza che il riempimento dell’aeromobile sarebbe consentito solo fino al 50% della capacità”.

E questa è la prima conseguenza, ma se la situazione non migliora arriva il pugno di ferro: ” se venisse accertata l’ulteriore inosservanza degli obblighi previsti dalle norme nazionali, l’Enac sarà costretto ad applicare quanto previsto dal Codice della navigazione (art. 802 — Divieto di partenza) e a imporre la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio”.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro