Anthony Fauci dichiara che il vaccino contro il coronavirus arriverà a fine 2020 inizio 2021. Ci vorrà invece un anno e mezzo per l’immunità di gregge.
La pandemia finirà entro un anno e mezzo se gli studi sul vaccino proseguiranno così bene. E’ questa la previsione di Anthony Fauci capo della task force della Casa Bianca, direttore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive degli Usa e indubbiamente il virologo più famoso al mondo. La situazione negli Stati Uniti continua ad essere molto preoccupante con un numero di nuovi contagi in continua crescita, oltre 61 mila al 14 luglio, ma crescono anche le sicurezze sul vaccino. Infatti la ricerca sta facendo passi enormi: l’azienda biotech statunitense Moderna che per fine luglio entrererà per prima al mondo nell’ultima fase di test clinici. Altre aziende ci arriveranno nel giro di un paio di mesi. Insomma, la corsa al vaccino in tutto il mondo prosegue e i risultati sono incoraggianti. Per Anthony Fauci se si proseguirà così il vaccino sarà pronto per il prossimo inverno, fine 2020 inizio 2021.
Anthony Fauci nella giornata del 14 luglio 2020 ha partecipato ad una discussione online con gli studenti della Georgetown University. Oltre un’ora di dibattito sulla pandemia che sta sconvolgendo il mondo e in particolare proprio gli Stati Uniti. Ricordando l’uso fondamentale della mascherina e di tutte le misure di distanziamento l’attenzione è stata poi posta sul fronte del vaccino. Senza, lo sappiamo, non avremo mai infatti un rischio zero. Ma quando arriverà il vaccino? Come detto la ricerca sta andando avanti e i test stanno dando i risultati sperati. E alla domanda su come siamo messi Fauci ha riposto ‘”in a pretty good place”, ossia siamo messi piuttosto bene. Bisognerà vedere l’efficacia, ancora c’è ma ‘per la fine dell’anno, inizio 2021’ avremo la disponibilità.
In un’altra intervista con Dean Lloyd Minor della Stanford Medicine School che trovate qui e che è stata riportata anche dal canale dell’agenzia Reuters, Fauci dichiara testualmente: “Vaccines, as you know — there are multiple candidates that are in various stages of clinical trial. One or two of them will go into phase three, for efficacy, literally at the end of this month. So we’re pretty cautiously optimistic that at the end of the year, beginning of this coming 2021, we will have one, and maybe more, vaccines that will be available”.
La traduzione:
“I vaccini, come sapete – ci sono molteplici lavori che sono arrivati allo stadio dei test clinici. Uno o due di questi entreranno in fase tre, quella dell’efficacia, letteralmente alla fine del mese [L’azienda Moderna entrerà in fase 3 il 27/7 ndr]. Quindi siamo cautamente ottimisti che alla fine dell’anno, inizio del 2021, avremo uno, o forse più, vaccini disponibili”.
Sempre riguardo al tema della vaccinazione e dell’immunità Fauci ha spiegato che nessun vaccino è efficace al 100%, ma la combinazione di vaccinati con persone già esposte al virus creerà una barriera tale che “ci sarà sufficiente immunità di gregge che non dovremo preoccuparci di essere infettati da questo orribile virus. Speriamo che questo tempo sia ragionevolmente vicino, entro il prossimo anno, anno e mezzo”.
Ma che differenza c’è fra vaccino e immunità e perché passa così tanto tempo fra l’una e l’altra? Il vaccino è il virus inattivo che una volta inoculato nell’organismo stimola la risposta del sistema immunitario, permettendo così la creazione degli anticorpi pronti a combattere il virus se mai dovesse entrare nell’organismo. Innanzitutto la risposta immunitaria non è immediata. Ad esempio il vaccino antinfluenzale bisogna farlo almeno un paio di mesi prima di quando è previsto il picco dell’influenza. Oltre alla personale risposta immunitaria, c’è poi il discorso dell’immunità di gregge e bisogna pensarlo su larga scala. Il Covid-19 non è infatti un problema di un singolo Paese e non lo potrà mai essere. Siamo interconnessi e fin quando ci sarà da qualche parte tutto il mondo dovrà preoccuparsene e non sarà al sicuro.
Le parole di Anthony Fauci fanno dunque ben sperare, eppure parte della stampa italiana ha riportato qualcosa di totalmente diverso, qualcosa che genera paura e preoccupazione. Se è vero che nella sua intervista alla Stanford University Fauci abbia paragonato il Covid-19 all’influenza Spagnola per la sua eccezionale contagiosità, ci lascia però la speranza del vaccino.
Il sito dell’Ansa, la più celebre agenzia di stampa italiana, ha pubblicato nella giornata di oggi 15 luglio un articolo con il seguente titolo ‘Coronavirus: Fauci, vaccino tra 12-18 mesi’. All’interno del pezzo non è riportata la fonte. Viene detto, correttamente, invece che l’immunità di gregge si avrà fra un anno e mezzo.
Lo stesso articolo dell’Ansa è stato riportato da Rai News e Tgcom 24. In tutti questi articoli non è riportato un chiaro virgolettato di Fauci, si sostiene solo ‘così riportano i media USA’. Non abbiamo però trovato la fonte di queste diverse affermazioni di Fauci.