Viaggio tra i portafortuna di tutto il mondo: storia e significato

Quali sono i portafortuna più famosi del mondo e perché ci fidiamo dei loro poteri?

La storia dei portafortuna
AdobeStock

Tutti abbiamo dei portafortuna. Alcuni sono oggetti personali, senza alcun tipo di legame con la tradizione, altri invece sono i classici oggetti legati proprio alla storia locale o di paese. Il cornetto, per dirne una, o lo scarabeo egizio. Ogni nazione ha un proprio animale o oggetto che si dice porti fortuna e, per scoprirli tutti, bisognerebbe partire per un viaggio attorno al mondo. Il National Geographic ha però fatto questo viaggio per noi e, grazie ai loro spunti, possiamo scoprire un po’ la storia di questi oggetti fortunati per antonomasia.

Gli oggetti e i riti portafortuna nel mondo

Tutti noi, almeno una volta, saremo scivolati nell’utilizzare dei portafortuna sperando che veramente potesse aiutarci a risolvere un problema o una situazione complicata. Come noi anche tutti i nostri antenati perché le superstizioni, sono assolutamente legittime e comprensibili. Ci si affida ad un miracolo, sia in senso religioso che in senso profano, e si spera che quell’oggetto possa aiutarci a superare una periodo complicato.

  • America Centrale – I Milagros: sono dei piccoli ciondoli di metallo che rappresentano alcune parti del corpo che devono essere guarite. La speranza è che quella parte del corpo lì raffigurata possa guarire o trovare nuova forza. Simili sono anche i Corazon, cuori sacri di legno o metallo che dovrebbero proteggere da malattie cardiache.
  • L’occhio di Allah e la mano di Fatima: questi due simboli, molto diffusi nelle regioni arabe si dice proteggano dal malocchio e dalla sfortuna. L’occhio di Allah è raffigurato come un occhio al centro di cerchi bianchi e blu. La mano di Fatima, o hamsa, o Mano di Miriam per gli ebrei è un palmo di mano che, anche in questo caso, dovrebbe proteggere dal malocchio e allontanare la sfortuna.
  • Animali portafortuna: nel mondo poi ci sono tantissime creature che si crede portino fortuna. Gli elefanti in Thailandia, i tori nel Perù rurale, i famosissimi gatti maneki-neko del Giappone.
Tokyo, Maneki Neko è il gatto portafortuna
Tokyo, Maneki Neko è il gatto portafortuna
  • Rituali di buon auspicio: pensate al nostro rito di mangiare cotechino e lenticchie a capodanno. Questo è un rituale portafortuna che non applichiamo solo noi. In Spagna si mangiano 12 chicchi di uva la notte di San Silvestro. In Inghilterra alcuni sostengono che pronunciare la parola “rabbit” ogni primo giorno del mese sia di buon auspicio.
Gestione cookie