Voli low cost: addio alle tariffe super scontate in Austria

Voli low cost: addio alle tariffe super scontate in Austria, il governo ha introdotto una tassa fissa.

Vienna (iStock)

In Austria non si volerà più low cost o almeno non ai prezzi stracciati a cui eravamo abituati. Il governo austriaco, infatti, ha introdotto una tassa fissa su tutti i biglietti che ne aumenterà inevitabilmente l’importo. Lo scopo dichiarato di questa misura è quello di evitare il “dumping” delle tariffe a spese dei lavoratori e dell’ambiente, la sua introduzione, tuttavia, coincide anche con gli aiuti statali alla compagnia aerea Austrian Lines. Ecco cosa bisogna sapere.

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Voli low cost: niente più tariffe super scontate in Austria

Che sia una misura per colpire le tariffe fuori mercato delle compagnie aeree low cost o una tassa a tutela dell’ambiente, per i consumatori cambia poco: non si potrà più volare in Austria con i biglietti a prezzi stracciati, al costo di pochi euro, anche inferiore a quello delle tasse. Il governo federale austriaco, infatti, ha deciso di introdurre una tassa fissa sui biglietti aerei, che varia a seconda della percorrenza. Per il corto raggio non si potrà pagare meno di 40 euro circa. Addio ai biglietti super scontati a 5 o 10 euro.

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In Austria al momento la tassazione sui biglietti prevede tre imposte differenziate a importo crescente a seconda della lunghezza del volo. Si paga una tassa di 3,50 euro per il biglietto di un volo a breve raggio, della durata di circa un’ora, di 7,50 euro per il biglietto di un volo a medio raggio, entro le tre ore di durata, e infine una di 17,50 euro per il biglietto di un volo a lungo raggio.

Ora, invece, verrà introdotta una tassa fissa unica di 12 euro per ciascun biglietto aereo. Non solo, ai voli entro i 350 km sarà applicata una ulteriore tassa di 30 euro. Una tassa che ad esempio si pagherà sul volo interno da Vienna e Graz. Questo significa che non ci saranno più biglietti aerei al di sotto di circa 40 euro. Addio dunque alle tariffe super scontate per volare in Austria, non solo all’interno del Paese, ma anche per i voli con gli altri Paesi.

L’obiettivo dell’introduzione di questi costi fissi, ha spiegato il governo austriaco, è quello di contrastare la concorrenza sleale delle compagnie low cost che vendono biglietti in “dumping”, anche ad un costo inferiore a quello delle tasse. Un ribasso che spesso incide sui diritti dei lavoratori delle compagnie aeree. L’altro obiettivo è quello ecologico: incoraggiare in questo modo l’utilizzo del treno, invece dell’aereo con biglietti a prezzi stracciati, riducendo in questo modo l’inquinamento.

Accanto alla legge sul biglietto minimo, introdotto per motivi ambientali e sociali, il governo austriaco ha varato anche un pacchetto di aiuti statali da 600 milioni di euro alla compagnia aerea Austrian Airlines, controllata da Lufthansa e c’è chi pensa che i due provvedimenti siano connessi.

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