Il 15 giugno è la data spartiacque che segna l’apertura di molti confini dei Paesi attorno a noi. Dove potremo andare in vacanza?
Abbiamo vissuto un periodo storico molto complicato. La pandemia di Coronavirus non è finita, ma almeno in Italia ci sentiamo più al sicuro e i dati sembrano calare. Si parla di una possibile nuova ondata, ma per ora il nostro Paese si prepara alla famigerata Fase 3 in cui si riaprono i confini. Dove potremo andare in vacanza allora questa estate 2020? Quali sono le nazioni che potremo visitare e chi sono i turisti che potranno venire da noi?
Prima di guardare dettagliatamente ai Paesi che hanno riaperto i confini c’è da tenere conto anche della volontà di partire. C’è chi infatti ha paura e preferisce rimanere in Italia. Chi ha persino il terrore di vedere degli stranieri nella propria città. Prima di tutto, è un timore normale, ma in secondo luogo bisogna iniziare, con le dovute accortezze e attenzioni a ricominciare a vivere e a tornare alla normalità per quanto possibile.
Tra i Paesi che hanno tolto le restrizioni, come riporta il Corriere, e in cui si potrà viaggiare troviamo la Grecia che da lunedì prossimo toglierà le limitazioni in modo graduale. Dal 15 giugno aprirà anche la Slovenia che è pronta ad accogliere nuovamente gli italiani. La Croazia ha già aperto i confini dal 29 maggio e stesso discorso per la Francia e l’Olanda. Dal 16 giugno via libera alla circolazione dei turisti anche da e verso l’Austria. Sempre dal 15 giugno si potrà tornare a viaggiare in Germania e in Finlandia, in Marocco e in Polonia. Chi viaggia nel Regno Unito è libero di farlo, ma ha l’obbligo di quarantena, proprio come in Brasile, nella Polinesia Francese e in Slovacchia.
Resta ancora fermo il collegamento con la Russia, gli USA, il Canada, il Messico, il Madagascar e il Portogallo che ha chiuso le frontiere anche con la Spagna. Quest’ultima, del resto, fino al 21 giugno non permetterà l’ingresso dei turisti italiani. Sospesi fino al 15 agosto i collegamenti con la Svezia, Norvegia e Danimarca. Si entra in Ungheria solo per lavoro o salute e per la Repubblica Ceca invece serve un certificato di non positività.