Apertura delle frontiere: le date in cui si potrà viaggiare in Europa
Dal 3 giugno l’Italia ha aperto le sue frontiere, ma i nostri connazionali che vogliano andare all’estero in vacanza si trovano nella difficoltà di non sapere dove andare. Già perché la maggior parte dei Paesi in Europa ha ancora le frontiere sbarrate e chi le ha aperte spesso non accetta gli italiani. Una situazione che però evolve di giorno in giorno con molte Nazioni che annunciano di essere pronte ad aprire i confini. Se quest’estate state pensando di andare in vacanza all’estero ecco dove andare con la mappa dei Paesi che accettano gli italiani. In ogni caso segnate una data sul calendario: il 15 giugno 2020. Dal 15 giugno le frontiere di molti Paesi in Europa si apriranno nuovamente (la maggior parte dell’aerea schenghen) e come ha detto il ministro degli Esteri Di Maio è il D-Day del turismo.
Dove andare all’estero: i Paesi con le frontiere aperte
L’emergenza coronavirus e il conseguente lockdown ha fatto chiudere le frontiere ai Paesi Europei con doppia mandata. Ora che l’epidemia è più o meno sotto controllo in tutti i Paesi con una curva epidemiologica in discesa, piano piano tutti i Paesi del Vecchio Continente stanno revocando le misure di contenimento e riaprono anche i confini nazionali. Si torna così a poter viaggiare all’estero per turismo, si può nuovamente andare in vacanza fuori dall’Italia, si riacquista dunque un po’ di normalità. Ma non tutti i Paesi aprono le frontiere e non tutti le aprono agli italiani.
L’Italia dal 3 giugno ha riaperto le sue frontiere e sono ammessi i viaggi all’estero in tutta Europa. Gli italiani sono liberi di spostarsi e andare fuori dal nostro Paese.
Come specificato nel Decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono ammessi i viaggi verso:
- Stati membri dell’Unione Europea
- Stati parte dell’accordo di Schengen
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord
- Andorra, Principato di Monaco
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano
Ma i viaggiatori italiani si ritrovano fermi al confine con le valigie in mano e le strade sbarrate. Già perché molti Paesi in Europa hanno ancora le porte chiuse. Qualcuno le apre solo ai cittadini non italiani, qualcun’altro non le apre proprio, qualcun’altro ancora le apre fra una settimana o a fine mese. Dunque dove si può andare in vacanza all’estero quest’estate?
Le aperture delle frontiere procedono a singhiozzo, ma l’Unione Europea sta cercando di far convergere tutti i Paesi membri verso una stessa direttiva. La volontà è di ripristinare la libera circolazione delle persone almeno nell’area Schengen entro fine giugno. Quello che sembra probabile dunque è che per inizio luglio sarà possibile andare in quasi tutta Europa senza restrizioni. E’ possibile che i Paesi dell’Est mantengano più a lungo la linea dura, mentre nel bacino del Mediterraneo e nell’Europa occidentale sia possibile muoversi.
FRANCIA: dal 15 giugno libera circolazione delle persone. Gli italiani potranno andare in vacanza in Francia e non dovranno mostrare più nessun autocertificazione per entrare nel Paese.
GRECIA: dal 15 giugno si potrà entrare nel Paese senza obbligo di quarantena. Dal 15 al 30 giugno i cittadini provenienti da alcune aeree europee e del mondo ritenute a rischio – per l’Italia chi proviene da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna . saranno sottoposti al test obbligatorio per la ricerca del Sars-Cov-2. Dal 1 luglio libera circolazione con test solo a campione e ripristino dei voli diretti per le isole greche.
GERMANIA: dal 15 giugno sarà revocata l’allerta sui viaggi. Potranno entrare liberamente in Germania i turisti provenienti da 30 Paesi Europei, i 26 che fanno parte dell’Unione tra cui il Regno Unito appena uscente e i quattro Paesi che non sono membri ossia Islanda, Norvegia e Svizzera.
SVIZZERA: dal 15 giugno riaprono le frontiere con l’Italia. Si potrà liberamente entrare nel Paese elvetico.
SPAGNA: accesso consentito, ma quarantena obbligatoria per chi arriva in Spagna. Dal 1 luglio frontiere aperte senza limitazioni e senza obbligo di autoisolamento.
AUSTRIA: frontiere ancora chiuse con l’Italia, mentre sono aperte con Svizzera, Ungheria, Slovacchia, Germania, Repubblica Ceca e Liechtenstein. Per entrare è necessario dimostrare di avere un motivo valido ed urgente di salute
e bisogna avere effettuato il tampone da non più di 4 giorni. La situazione è in evoluzione e si intravedono dei timidi segnali. Forse per fine giugno potrebbero esserci dei cambiamenti.
BELGIO: frontiere aperte dal 15 giugno.
PORTOGALLO: dal 15 giugno riapertura delle frontiere. Non sono previste misure restrittive.
TURCHIA: dal 10 giugno riprendono i voli internazionali della compagnia di bandiera e dal 15 giugno si aprono le frontiere per i turisti stranieri, italiani compresi.
CIPRO: frontiere aperte, ma controlli sanitari obbligatori fino al 20 giugno per i turisti provenienti da Grecia, Malta, Bulgaria, Norvegia, Austria, Slovenia, Finlandia, Ungheria, Danimarca, Israele e Germania. Dal 20 giugno ingresso consentito ma con certificato medico ai cittadini provenienti da: Polonia, Romania, Svizzera, Croazia, Estonia e Repubblica Ceca. Esclusa l’Italia.
OLANDA: frontiere aperte, ma viaggi sconsigliati se non necessari. Dal 1 luglio riaprono i musei.
GRAN BRETAGNA: ancora in vigore l’obbligo di quarantena di 14 giorni per i viaggiatori stranieri che arrivano nel Paese.
IRLANDA: obbligo di quarantena per tutti i turisti.
Viaggi intercontinentali: quando si potrà andare fuori Europa
Se in Europa si potrà viaggiare con una ritrovata libertà e più o meno in tutti i Paesi da inizio luglio, la situazione è decisamente più complessa per i viaggi intercontinentali. I Paesi dove la situazione epidemiologica è ancora fortemente in ascesa hanno le frontiere chiuse ed ovviamente non c’è una data di quando i viaggi torneranno possibili. Questa situazione vale per tutti i Paesi del Centro America e del Sudamerica: dal Messico al Brasile. Stessa condizione anche nei Paesi Asiatici come India e Pakistan.
Nel Sud-Est asiatico la situazione è in via di miglioramento sotto il profilo dell’epidemia come nelle Filippine, ma ancora i viaggi sono banditi. Anche in Africa c’è lo stop agli spostamenti. Ci sono poi Paesi che non hanno casi, ma che temono fortemente l’arrivo del coronavirus in quanto le condannerebbe alla catastrofe. Rientrano in questa casistica i paradisi terrestri come le Maldive e Mauritius. In queste isole gli italiani potranno andarci non prima del 2021.
Frontiere ancora chiuse pure in Nuova Zelanda che ha appena sconfitto il coronavirus, così come quelle della vicina Australia. Rimangono chiuse ancora le frontiere degli Stati Uniti e del Canada, ma è possibile che per luglio la situazione cambi.
Autore: Cini Silvia