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Come funziona il bonus bicicletta come si richiede, da quando, la procedura da seguire, i requisiti
Tutti a comprare la bicicletta o il monopattino per poter poi usufruire del bonus bici. E’ scoppiata la passione per le due ruote in Italia: difficile trovare bici perfino nei negozi specializzati e online. Un vero e proprio boom della bicicletta. Merito del successo è la necessità di distanziamento sociale per l’epidemia di coronavirus che ha portato a scegliere mezzi alternativi per muoversi. Ma soprattutto il merito di questa passione è il rimborso monetario fino a 500 euro promesso dal governo nel Decreto Rilancio.
Per incentivare una mobilità alternativa ai mezzi pubblici è stato varato infatti un bonus bici e monopattini che ricopre fino al 60% la spesa sostenuta per biciclette, bici elettriche o a pedalata assistita e monopattini. In moltissimi quindi, spinti dalla presenza del bonus, hanno acquistato biciclette e monopattini, ma finora nessuno ha potuto usufruire del bonus. Ma come funziona? Quali sono i requisiti, come si richiede e quando sarà erogato? Ecco tutte le risposte.
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Cos’è il bonus bici 2020
Nel decreto Rilancio legato all’emergenza coronavirus è stato inserito il bonus bici, un provvedimento creato per agevolare l’uso di mezzi alternativi di mobilità, evitare assembramenti sui mezzi pubblici e decongestionare il traffico cittadino.
Il bonus bici copre fino al 60% della spesa sostenuta e comunque non oltre i 500 euro per acquistare bici, anche a pedalata assistita, monopattini, inclusi quelli elettrici, segway e hoverboard. Questi mezzi possono essere acquistati nei negozi specializzati di bici, di elettronica, nei negozi sportivi, presso la grande distribuzione, nei negozi dell’usato e nei portali online. Indispensabile che al momento dell’acquista venga rilasciata la fattura. Alternativamente il bonus bici può essere utilizzato per acquistare servizi di sharing mobility. Sono invece esclusi dal bonus tutti gli accessori come casco, catena, cestino etc.
Requisiti per accedere al bonus bici
Il requisito fondamentale per accedere al bonus bici è legato al luogo di residenza. Per usufruire del bonus bici è necessario infatti essere residenti in una città o comune che abbia le seguenti caratteristiche:
- Capoluoghi di Regione (anche sotto i 50 mila abitanti)
- Capoluoghi di provincia (anche sotto i 50 mila abitanti)
- Comuni (con più di 50 mila abitanti)
- Città Metropolitane (anche con meno di 50 mila abitanti)
Le città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.
E’ necessario poi disporre delle credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Lo SPID è possibile ottenerlo attraverso alcuni portali come Poste o Aruba. La procedura non è velocissima, quindi conviene farlo per tempo.
Altro requisito è essere intestatari di conto corrente bancario o postale.
Come funziona il bonus bici
Il bonus bici avrà due diverse fasi. Nella prima il rimborso sarà dato all’acquirente, nella seconda sarà dato direttamente al fornitore. Questo significa che chi vuole acquistare una bicicletta o un monopattino si dovrà comportare diversamente in base al periodo in cui effettuerà l’acquisto.
A segnare il passaggio dalla Fase 1 alla Fase 2 sarà l’accesso ad una specifica applicazione web che sarà presente sul sito del ministero dell’Ambiente.
- La Fase 1 va dal 4 maggio al giorno dell’operatività dell’applicazione web. In questa fase chi vuole può acquistare una bici deve conservare la fattura, munirsi di SPID e attendere che l’applicazione web sia disponibile. Quando lo sarà bisognerà caricare online i documenti richiesti e attendere il rimborso sul proprio conto corrente.
- La Fase 2 va dal giorno dell’operatività dell’applicazione web al 31 dicembre 2020. In questa seconda fase chi vorrà acquistare la bici dovrà scaricare tramite l’applicazione un buono spesa digitale da spendersi presso una lista di fornitori autorizzati indicati dal Ministero.
Nella fase 1 lo Stato erogherà il rimborso fino al 60% direttamente sul conto corrente del cittadino, nella Fase 2 lo Stato pagherà al fornitore il 60% e il cittadino dovrà tirare fuori dalle tasche solo il 40% della spesa.
Ogni cittadino potrà fare richiesta per un solo bonus bici o presentare una sola fattura.
Nonostante l’erogazione dei rimborsi non sia ancora iniziata sono stati destinati ulteriori fondi al bonus bicicletta. Il timore però è che non siano abbastanza e che vadano a coprire solo e forse non totalmente gli acquisti fatti nella fase 1.
Quando richiedere il bonus bici
Al momento bisogna attendere che il Ministero dell’Ambiente e dei Trasporti renda accessibile l’applicazione web. Ciò avverrà entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto interministeriale attuativo del Programma buono mobilità sulla Gazzetta Ufficiale. Fino ad allora dunque non sarà possibile richiedere il rimborso.
Una volta resa operativa l’applicazione potete richiedere il rimborso tramite fattura e accedendo con il vostro SPID o nel caso non abbiate ancora acquistato la bici richiedere il bonus mobilità digitale da spendere nella lista dei fornitori autorizzati che sarà pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente.