Riapre a Milano il ristorante di Alessandro Borghese
Il mondo della ristorazione sta cominciando a muovere i primi passi dopo il lockdown dovuto la pandemia del coronavirus. Siamo nella cosiddetta fase 2 di convivenza con il covid 19 e il mondo della ristorazione ha aperto nuovamente bar e ristoranti. Chiaramente rispettando le misure di sicurezza del distanziamento sociale e l’uso delle mascherine. Tutto ciò che serve insomma per evitare una crescita dell’indice di contagio e tornare il più possibile alla normalità. Tra i ristoranti che hanno riaperto il 29 maggio c’è stato anche il momento di quello guidato dallo chef Alessandro Borghese il Lusso della Semplicità a Milano.
Le nuove formule de Il Lusso Della Semplicità
Per far tornare i clienti nel suo ristorante lo chef ha deciso di studiare nuovi piatti che andranno ad aggiungersi al già ricco menù. Ma ha deciso anche di creare delle card che consentono di regalare dei percorsi gastronomici molto interessanti e succulenti a chi si vuole. Sono dei percorsi di gusto nati proprio dalla creatività dello chef Alessandro Borghese e c’è anche una versione Green ossia vegetariana e una versione, invece classica alla quale si può aggiungere l’esclusiva card chiamata Wine Wine.
Le card per il Menù Degustazione di Alessandro Borghese
Per avere un un’esperienza completa le varie card hanno dei nomi molto particolari, come Arciere del menù, il Mago dei fornelli, Mr. Sweetie, il Guerriero del cibo, Il re della cucina… Sono tutti dei menù a degustazione in cui si può scegliere un percorso piuttosto che un altro a secondo di ciò che amiamo maggiormente. Ad esempio il Mr. Sweetie, va a rispondere alle esigenze dei più golosi visto che si tratta di un menù degustazione che prevede ben cinque dessert. C’è anche il percorso più economico che è l’Arciere al costo di €70 a persona con un menù degustazione di 5 portate. Mentre il guerriero del cibo costa poco di più, ma permette di scegliere 4 portate dal menù.
Insomma, l’idea della ripartenza di Alessandro Borghese, dopo questa pandemia di coronavirus è chiara. Il cliente può avere piacere di tuffarsi in un’esperienza gastronomica e scoprire anche tante nuovi sapori e prelibatezze da assaporare. Sicuramente questa tipologia di offerta va a differenziarsi rispetto alle altre e mette a disposizione un quid in più.
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Tornare al ristorante dopo la pandemia è sicuramente uno dei passi più particolari da fare. Ci si deve sedere in un locale se non c’è il dehors e affidarsi completamente ai gestori, ai cuochi e ai camerieri per la gestione delle misure di sicurezza. I ristoranti si sono mobilitati proprio in quest’ottica, garantire ai clienti la tranquillità di una cena a casa.