Dal 3 giugno l’Italia riapre le frontiere: si possono effettuare viaggi all’estero. Ecco i Paesi dove poter andare in vacanza. DATI AGGIORNATI ALL’8 GIUGNO
La data del 3 giugno è segnata sui calendari di tutti gli italiani perché è il giorno in cui si alzano le sbarre dei confini. Da quella data sono possibili infatti secondo il DCPM sulle aperture gli spostamenti interregionali e i viaggi all’estero. Liberi tutti, dunque? Non proprio. Se i viaggi fra regioni sono stati confermati dal 3 giugno, per i viaggi all’estero c’è da vedere chi aprirà le porte all’Italia.
Già perché l’Italia apre i suoi confini, ma non tutti i Paesi sono disposti per il momento a fare altrettanto. Di conseguenza dal 3 giugno si può viaggiare per turismo solo verso pochissimi Paesi. Dal 15 giugno e poi dal 1 luglio diventano più numerosi in Europa Paesi dove poter andare in vacanza.
Viaggi all’estero dal 3 giugno: i Paesi ammessi
Nel Decreto firmato dal Presidente del Consiglio viene specificato che salvo ‘limitazioni disposte per specifiche aree del territorio nazionale’ e salvo ‘limitazioni disposte in relazione alla provenienza da specifici Stati’ dal 3 giugno 2020 si può andare ovunque in Europa. Rimangono vietati i viaggi intercontinentali sia in entrata sia in uscita, presumibilmente fino al 15 giugno.
Dal 3 giugno dunque l’Italia apre le frontiere e consente la libera circolazione: nessuna autocertificazione, nessuna quarantena. Liberi spostamenti da e per i seguenti stati:
- Stati membri dell’Unione Europea
- Stati parte dell’accordo di Schengen
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord
- Andorra, Principato di Monaco
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano
Vale a dire che i Paesi verso i quali si possono effettuare viaggi all’estero sono:
- Andorra
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Cipro
- Croazia
- Danimarca
- Estonia Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Islanda
- Lettonia
- Liechtenstein
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Norvegia
- Paesi Bassi
- Polonia
- Portogallo
- Principato di Monaco
- Regno Unito
- Repubblica Ceca
- Repubblica di San Marino
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna
- Città del Vaticano
- Svezia
- Svizzera
- Ungheria
Dal 3 giugno inoltre riaprono tutti gli aeroporti italiani come ha confermato il ministro dei Trasporti Paola de Micheli. Alitalia ha già annunciato che dal 2 giugno aumenterà la sua offerta di voli, ripristinando diverse rotte domestiche e internazionali. E anche altre compagnie aeree sono pronte a viaggiare sull’Italia.
Quindi tutto bene? Si può andare a fare la valigia e partire per una vacanza all’estero in questo inizio di estate 2020? No, non si può. Se è vero che l’Italia apre le frontiere dal 3 giugno e consentirà l’ingresso nel nostro Paese ai turisti stranieri senza obbligo di quarantena di 14 giorni, molti altri Paesi non faranno lo stesso. In alcuni casi si tratta di Nazioni che hanno deciso di aprire le frontiere più avanti, in altri casi si tratta di Paesi che per il momento vietano l’ingresso agli italiani.
Paesi dove si può andare in vacanza
Per poter andare all’estero ed entrare in un altro Stato è necessario un accordo bilaterale fra le nazioni, ovvero entrambe devono esser d’accordo o deve esserci una libera circolazione delle persone in tutta Europa. Ciò significa che alla data del 3 giugno 2020 non potremo andare ovunque, ma solo in quei Stati che hanno aperto i confini e permettono gli ingressi agli italiani. L’Italia, così come la Spagna, è fra i Paesi dell’area Schengen che preoccupa per l’alto numero di contagiati. I viaggi all’estero che potremo fare quest’estate saranno decisi dall’andamento dell’epidemia.
Ma quindi dove si può andare in vacanza all’estero quest’estate? Dal 3 giugno i Paesi dove si può andare in vacanza saranno pochi, ma andranno aumentando nelle settimane successive. Se l’andamento dell’epidemia in Italia e in Europa si manterrà sotto controllo da inizio luglio potremo andare in vacanza in buona parte d’Europa. L’Europa dell’Est è possibile che mantenga il blocco verso gli Stati occidentali ancora a lungo ed è possibile che diversi Paesi impongano la quarantena.
L’Unione Europea ha tracciato delle linee guida invitando ogni Stato membro ad aprire le frontiere a tutti i Paesi nella Ue che hanno una situazione epidemiologica simile.
L’Europa cerca una strategia comune per uscire dal lockdown, gestire i viaggi all’estero e aiutare un settore strategico come il turismo. I criteri che guideranno le aperture delle frontiere saranno epidemiologico (con l’Agenzia europea che monitorerà l’andamento); la capacità di contenimento; la capacità di tracciamento attraverso le app.
Per il momento le aperture delle frontiere procedono a singhiozzo ed obbliga alle volte alla creazione di corridoi per permettere il movimento dei turisti. Ad esempio i turisti tedeschi e Svizzeri che vogliono venire in vacanza in Italia potranno passare per l’Austria. L’Austria ha infatti i confini chiusi con noi e non sembra intenzionata ad aprirli a breve.
Intanto c’è un’altra data da segnare sul calendario ed è quella del 15 giugno quando verrà rimossa da molti Paesi Europei tra cui Francia e Germania l’allerta sui viaggi. Il che significa libertà negli spostamenti.
Ecco la situazione aggiornata all’8 giugno 2020. Per ulteriori informazioni consulta il sito viaggiaresicuri.it a cura del Ministero degli Esteri.
Austria: confini già aperti con Liechtenstein, Svizzera, Ungheria, Germania, Slovacchia e Repubblica Ceca. Mentre rimangono sospesi i voli fino al 14 giugno con l’Italia, la Francia, la Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Cina, Ucraina, Russia e Iran. L’ingresso in Austria è consentito solo per motivi di salute e assoluta urgenza, inoltre si può entrare solo con un tampone negativo da non più di 4 giorni o se ci si sottopone ad autoisolamento di 14 giorni.
Belgio: i viaggiatori in arrivo dall’Italia devono sottoporsi all’autoisolamento per 14 giorni. Dal 15 giugno frontiere aperte e nessuna quarantena.
Bulgaria: Dal 18 marzo e non è stata ancora abrogato c’è il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
Cipro: frontiere aperte per i turisti, ma solo per chi proviene da 13 Paesi con bassi tassi d infezione tra cui Danimarca, Norvegia, Grecia, Islanda e Israele.
Croazia: frontiere aperte. Nessun obbligo di quarantena, al confine i turisti in transito saranno informati sui comportamenti di distanziamento sociale da adottare. I turisti italiani potranno entrare esibendo la prenotazione alberghiera, qui tutte le regole.
Francia: il confine si può attraversare, ma non per motivi turistici. Non è previsto nessun obbligo di quarantena. Un allentamento delle restrizioni ci sarà dal 15 giugno quando ci sarà una totale riapertura. Chiuse le frontiere per l’area no Schengen.
Germania: si può entrare nel Paese solo per necessità familiari, di salute o di lavoro. Ai confini terrestri i motivi di urgenza sono meno restrittivi (si può entrare nel Paese per qualsiasi motivo di lavoro in qualunque settore o per andare a trovare partner anche senza presenza di matrimonio) mentre alle frontiere aeree si mantengono dei parametri più severi. Dal 15 giugno ci sarà un completo ripristino della libera circolazione delle persone. Non bisognerà avere un motivo per entrare in Germania e non saranno adottati provvedimenti
Gran Bretagna: quarantena obbligatoria di 14 giorni. Ancora poche le riaperture con pub e ristoranti ancora chiusi. Solo a fine giugno è prevista una totale riapertura degli esercizi. Per allora potrebbe essere revocata la quarantena, ma dipenderà dall’andamento dell’epidemia.
Grecia: i confini si apriranno per tutti italiani compresi ad inizio giugno con voli però solo per Atene, con test obbligatorio e quarantena di 14 giorni in caso di positività o di 7 in caso di negatività. Dal 15 giugno voli per Atene e Salonicco, test obbligatorio per chi proviene da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Dal 1 luglio voli anche per le isole e test solo a campione. Qui il dettaglio delle regole per entrare in Grecia.
Irlanda: Tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi ad auto isolamento obbligatorio di 14 giorni e all’arrivo compilare un modulo sulle proprie condizioni di salute.
Islanda: Sono ancora sospesi tutti i collegamenti aerei con l’Italia della compagnia SAS e Norwegian.
Malta: per tutti i viaggiatori è prevista la quarantena di 14 giorni.
Polonia: Fino al 13 giugno l’ingresso nel Paese è consentito solo a coloro i quali abbiano un lavoro o un legame documentato con chi risiede in Polonia. Per tutti obbligatoria la quarantena di 14 giorni. Dopo questa data l’intenzione è di aprire al solo turismo proveniente da Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia e mantenere chiuso il confine con l’Europa occidentale.
Slovenia: controlli alle frontiere. Si può entrare nel Paese solo con tampone negativo non più vecchio di 4 giorno.
Spagna: revocato il blocco dei voli da e per l’Italia, si può quindi nuovamente andare in Spagna. Quarantena però obbligatoria di 14 giorni per chiunque arrivi in Spagna.
Svizzera: dal 15 giugno apertura dei confini con Germania, Austria e Francia. Si prevede un ulteriore allentamento e quindi un ingresso degli italiani entro luglio. Per il momento sono stati ripristinati alcuni valici nel Canton Ticino.
Apertura degli aeroporti
La riaperture dei confini fra le regioni e delle frontiere nazionali porta anche dal 3 giugno alla riapertura degli aeroporti italiani chiusi per il lockdown. Torneranno quindi operativi gli scali di tutte le città e successivamente verranno ripristinati anche i terminal dei grandi hub di Roma e Milano chiusi per l’emergenza coronavirus.
Saranno ripristinate innanzitutto le rotte domestiche e quelle internazionali verranno rafforzate. I voli saranno ancora molto pochi rispetto al periodo pre-pandemia, non più del 40% , ma ci sarà un aumento a luglio ed agosto fino al 60% della copertura.
Per viaggiare in aereo sono state stabilite delle linee guida dagli Enti Europei per l’aviazione civile: mascherina obbligatoria in aeroporto e a bordo, distanza sociale in tutti gli ambienti e quando possibile anche posti distanziati. La pratica dei posti vuoti in aereo per la distanza di sicurezza è applicata solo dall’Italia.