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Coronavirus, Trapani zero contagi: è la città più sicura d’Italia

Il numero di nuovi casi di Coronavirus a Trapani in Sicilia è zero da due settimane: è l’unico in Italia

Trapani

C’è una città in Italia in cui l’incubo coronavirus sta finendo. Addirittura fra due settimane i cittadini potranno festeggiare la fine dell’epidemia di Sars-Cov-2. Gli scongiuri ovviamente sono d’obbligo in questi casi così come i comportamenti virtuosi che non devono finire, ma si è decisamente sulla buona strada. Se cercate quindi un luogo in cui il Coronavirus pressoché non ci sia e che sia anche una meta turistica dove passare le vacanze dell’estate 2020 l’avete trovata. E’ Trapani, in Sicilia.

Trapani, la prima città libera dal Coronavirus

Il giornaliero conteggio dei nuovi casi di coronavirus nella provincia di Trapani da 15 giorni a questa parte fa registrare sempre la stessa cifra: zero. Lo stesso andamento lo si ritrova in tutta questa zona della Sicilia che più di tutto il resto d’Italia sta reagendo benissimo alle misure di contenimento. C’è da dire che il Sud a differenza di tutto il Nord Italia non è stato fortunatamente colpito dall’epidemia in modo aggressivo e che il lockdown imposto lo scorso 9 marzo ha salvato l’Italia da una catastrofe.

Se in questo angolo di Sicilia le cose vanno particolarmente bene, c’è da dire che in tutta l’Isola l’epidemia è sotto controllo con la curva dei contagi costantemente in discesa. Il trend è ormai stabilmente intorno allo 0.3% e nella giornata di oggi, 14 maggio sono appena 11 i nuovi positivi in tutta la regione.

Nella provincia di Trapani ci sono 6 casi attivi di coronavirus (due a Trapani, uno ad Alcamo, Castelvetrano, Valderice e Mazzara del Vallo). Su una popolazione di 400 mila abitanti sono stati appena 125 i casi totali di cui 5 persone decedute e 114 i guariti. Ora da due settimane, ovvero dal 29 aprile, non si registrano nuovi casi. E se questo trend continuerà anche per i prossimi 15 giorni si potrà definire terminata l’epidemia. L’OMS infatti stima che siano necessari 28 giorni senza nessun caso per poter dichiarare chiusa la pandemia di Covid-19. Intanto si chiude il reparto Covid allestito a Marsala e viene dismessa la struttura alberghiera di Trapani che doveva accogliere i malati convalescenti.

Trapani, passaporto sanitario per le vacanze

Se a Trapani la pandemia è prossima alla fine, anche il resto della Sicilia vanta numeri che fanno ben sperare con un trend costantemente al ribasso. C’è quindi ottimismo per le vacanze dell’estate 2020 e per una ripresa del turismo. Tanto che la regione Sicilia è pronta ad invogliare i turisti a venire nell’isola regalando una notte di soggiorno ogni tre e dando buoni sconti per le attività. Intanto a Trapani si pensa ad una sorta di passaporto sanitario per Trapani. “Con le dovute precauzioni – ha detto Fabio Damiani direttore generale dell’Ast di Trapani – i turisti sono i benvenuti: pensiamo ad esempio a una sorta di passaporto sanitario che potrebbe garantire la ripresa in sicurezza di molte attività”.

Per il momento gli ingressi nell’isola sono vietati, come d’altronde sono vietati gli spostamenti fuori regione. E’ probabile che dal 1 giugno sia possibile muoversi ed uscire dalla propria regione. E’ possibile però che si pensi a una sorta di passaporto sanitario onde evitare rischi di nuove epidemie.

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La zona di Trapani è una delle più turistiche e vanta alcune delle spiagge più belle dell’isola, fra cui la famosa spiaggia di San Vito lo Capo che si trova all’interno della Riserva dello Zingaro ed è stata più volte eletta come spiaggia più bella d’Italia. Poi la celebre Tonnara di Scopello un antico borgo sulla spiaggia dove si pescava il tonno, oggi una degli angoli più belli della Sicilia e dell’Italia.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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