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Giornata Internazionale dell’Infermiere: ancora alloggi gratuiti su Airbnb per i sanitari

Giornata Internazionale dell’Infermiere: ancora alloggi gratuiti su Airbnb per i sanitari. Continua l’iniziativa a favore di medici e infermieri.

Airbnb (Adobe Stock)

Il 12 maggio è la Giornata Internazionale dell’Infermiere, che si celebra nella data di nascita di Florence Nightingale, la fondatrice della moderna assistenza infermieristica e delle scienze infermieristiche.  Quest’anno ricorrono i 200 anni dalla nascita di Nightingale, avvenuta a Firenze nel 1820, città che le ha dato il nome.

In occasione di questo anniversario, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il 2020 Anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica. Una scelta che è coincisa con l’emergenza sanitaria del Coronavirus che ha visto gli infermieri impegnanti in prima linea, con uno sforzo e un sacrificio fuori dal comune, nell’affrontare una pandemia che purtroppo è costata la vita anche ad alcuni di loro.

Lo scorso marzo il portale di affitti brevi Airbnb aveva lanciato l’iniziativa degli alloggi gratuiti per medici e infermieri che avessero necessità di trasferirsi in altre città per prestare servizio negli ospedali impegnati nell’emergenza Covid-19. Un’iniziativa promossa con la collaborazione dell’associazione OspitaMI e con Property Manager Italia. Ad oggi sono arrivate a 12.000 le notti gratuite messe a disposizione dei sanitari dagli host di Airbnb. Cosa bisogna sapere ancora sull’iniziativa.

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Giornata Internazionale dell’Infermiere: alloggi gratuiti su Airbnb per i sanitari

Lanciata a metà marzo, prosegue l’iniziativa di Airbnb Alloggi per l’emergenza“, che attraverso l’adesione dei suoi host mette a disposizione appartamenti e case gratuitamente per medici e infermieri impegnati contro il Coronavirus, negli ospedali in cui sono chiamati a prestare servizio.

L’iniziativa prosegue anche in questa cosiddetta fase 2 dell’emergenza, in cui il virus non è scomparso, nonostante la flessione della curva epidemica. Medici e infermieri continuano a lavorare lontano dalle loro città di residenza o hanno bisogno di soggiornare momentaneamente fuori dalla loro abitazione, per proteggere i loro familiari dai rischi di contagio. Mentre i proprietari di case e appartamenti in affitto su Airbnb possono ancora offrire gratuitamente i loro alloggi.

Il 12 maggio, Giornata Mondiale degli Infermieri, non poteva essere occasione migliore per rilanciare questa iniziativa che in quasi due mesi ha avuto un grande successo. Proprio in questi giorni Airbnb ha comunicato che le notti gratuite messe a disposizione sul proprio portale a favore del personale sanitario sono state ben 12.000, per un numero di 4.500 appartamenti offerti dagli host di Airbnb.

Degli appartamenti messi a disposizione, più del 30% sono in Lombardia, la regione colpita più duramente dalla pandemia. Sono stati utilizzati soprattutto gli appartamenti e le case in prossimità dei grandi centri ospedalieri. I medici e gli infermieri che hanno avuto l’alloggio gratuito grazie a questa iniziativa sono 340, con una permanenza media di 35 giorni.

L’iniziativa “Alloggi per l’emergenza” è ancora aperta a tutti gli host che vogliano mettere a disposizione gratuitamente la loro casa e a tutti gli operatori sanitari che hanno bisogno di un alloggio per lavorare in ospedale. Info: www.airbnb.it/d/medicieinfermieri

Emergenza Covdi-19: norme igieniche da Airbnb

Airbnb ha anche lanciato nuove misure di igiene e pulizia per gli appartamenti e le case in affitto sul proprio portale. Si tratta delle “Linee guida per la pulizia contro la diffusione del Covid-19” che sono state annunciate da Brian Chesky, cofondatore e amministratore delegato di Airbnb. Queste regole si basano su un protocollo realizzato con la consulenza degli esperti dei  CDC – Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa e sviluppato grazie alla collaborazione del dottor Vivek Murthy, ex responsabile della salute pubblica Usa.

Gli host di Airbnb che seguiranno le regole di pulizia e sanificazione del nuovo protocollo riceveranno un contrassegno che sarà apposto sulla pagina del loro annuncio. In questo modo, gli ospiti sapranno che in quella casa o appartamento sono state seguite le pratiche di pulizia più rigorose per contrastare il virus. Tra queste pratiche c’è anche quella che richiede un intervallo minimo di 24 ore tra una prenotazione e l’altra. In questo modo, grazie a questo intervallo di tempo la casa o l’appartamento rimangono vuoti, permettendo una aerazione degli ambienti e soprattutto la perdita di carica virale di ogni eventuale traccia o residuo del virus.

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Appartamento (Foto di Ferenc Keresi da Pixabay
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba