Virologi classifica dei migliori del mondo: Ascierto autorevole, Burioni no

La classifica mondiale H-Index valuta i risultati scientifici dei virologi. Abbiamo due eccellenze italiane Mantovani e Remussi, mentre sono sotto la sufficienza Burioni e Pregliasco

La presenza in televisione è inversamente proporzionale all’autorevolezza. Sembra questo il dato che emerge dalla classifica di Scopus,il più grande database mondiale riguardante la ricerca scientifica, stilata in base all’H-index, ovvero all’impact factor. In cima alla lista troviamo nomi che poco o per niente si vedono in tv nei talk show come Alberto Mantovani, mentre in fondo troviamo facce conosciute al pubblico televisivo come Lo Palco e Burioni e alcuni consulenti del governo come Pregliasco. In ottima posizione di estrema autorevolezza troviamo Paolo Ascierto che assieme all’Aifa coordina la ricerca sul farmaco che contrasta la polmonite causata dal Covid.

La classifica di Scopus viene fatta sull’H-index, ossia tramite quel valore che indica l’impatto scientifico di un autore. L’H-index viene calcolato in base ai titoli accademici, al numero di pubblicazioni e quante volte il lavoro è stato citato in altri articoli. Il che significa che se uno scienziato si è dedicato molto alla ricerca pubblicando numerosi articoli su importanti riviste e questi lavori hanno influenzato delle ricerche e sono stati poi ripresi da altri scienziati per altre pubblicazioni scientifiche l’H-index è più alto.

La classifica dei migliori virologi del mondo

I punteggi dell’H-index si divino in sufficienza se si hanno 50 punti, autorevolezza dagli 80 fino ad arrivare all’eccellenza. Secondo la classifica di Scopus il virologo con il maggior punteggio al mondo è Antony Fauci (174) lo scienziato di riferimento della Casa Bianca, colui che cerca di dare indicazioni al presidente Trump. In Italia abbiamo tre virologi che hanno un punteggio eccellente: Alberto Mantovani dell’Humanitas (167), Giorgio Remuzzi (158) dell’Istituto Mario Negri e Luciano Gattinoni (84) dell’Università di Gottingen.

Nella fascia dell’autorevolezza troviamo Paolo Ascierto (63) dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli, Giuseppe Ippolito (61) direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giovanni Rezza (59) dell’Istituto Superiore di Sanità, Massimo Galli (51) dell’Ospedale Sacco di Milano. Buoni i risultati di Andrea Crisanti (49) professore ordinario all’Università di Padova e consulente della Regione Veneto e Ilaria Capua (48) virologa dell’Università della Florida.

Al di sotto di questa fascia troviamo gli insufficienti: Walter Ricciardi (39), consulente del ministero della Salute; Pierluigi Lo Palco (33) consulente per la Regione Puglia; Roberto Burioni (26) volto noto della tv e ospite fisso di Fabio Fazio, Maria Rita Gismondo (22) direttore di Microbiologia del Sacco di Milano; Silvio Brusaferro (21) presidente dell’Istituto Superiore di Sanità; Fabrizio Pregliasco (14) direttore del Galeazzi di Milano e braccio destro del Governo e in fondo il più volte citato e controcorrente Giulio Tarro (10).

 

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