La percentuale dei viaggiatori che sono veramente intenzionati a partire sta calando, la paura del Covid-19 aumenta.
Siamo veramente pronti a ricominciare a viaggiare? Secondo una indagine di Confturismo in realtà tutta questa voglia di fare le valigie e ricominciare ad andare in vacanza, sta un po’ scemando. Sia per motivi tecnici, come le ferie che non si hanno più, sia per motivi economici, sia per paura. Una doppia faccia della medaglia insomma che vede sì una ripartenza, ma anche il timore di un nuovo picco di contagi. Siamo nella Fase 2 del Coronavirus, quella definita di convivenza in cui moltissime attività stanno riaprendo le porte nel modo più sicuro possibile e le persone stanno cercando di ricominciare la propria vita, ma in modo rispettoso delle regole per evitare un nuovo picco dei contagi. Ora però la voglia di vacanze c’è o no?
Confturismo: cala la percentuale delle persone che vogliono viaggiare
Secondo l’indagine di Confturismo, il 57% degli intervistati non ha intenzione di partire per una vacanza anche dopo la fine dell’emergenza. Un dato in aumento visto che a marzo i restii a partire per le vacanze e i viaggi era del 53%. Un numero che fa capire come forse, all’inizio, si sia un po’ sottovalutata la questione e che ora, invece, le persone abbiano realmente capito la portata di questa situazione. Bisognerà vedere poi chiaramente come reagiranno le persone all’arrivo del famigerato Bonus Vacanze. Il Governo Conte ha infatti parlato di un buono da spendere nelle strutture alberghiere nostrane per aiutare il Paese a ripartire visto che un motore dell’economia è sempre stato anche il turismo. Insomma gli italiani per ora di viaggiare non sembrano averne voglia.
Chi è ancora intenzionato a partire e come?
C’è però una percentuale degli intervistati che invece, come riporta La Stampa, ha comunque voglia di viaggiare, ma in modo particolare. Lo avevamo previsto e le persone stanno confermando ciò che tutti pensavamo: si pensa al turismo di prossimità all’aria aperta. Forse per paura, le persone non hanno intenzione di tuffarsi nei musei o nelle grandi città, proprio per paura degli assembramenti. Chi ha dichiarato di voler partire e di voler andare in vacanza, preferisce nettamente una località all’aria aperta.
Magari con la possibilità di fare lunghe passeggiate nei boschi. Il tutto chiaramente per pochi giorni e se possibile vicino a casa. Un nuovo tipo di turismo insomma che si scontra con la realtà dei fatti: o non ci sono giorni a sufficienza per una lunga vacanza, oppure la paura non ci fa spostare molto da zone che conosciamo e che apprezziamo proprio perché vicine a casa.