Cielo del mese di maggio 2020: i pianeti e le stelle cadenti

Cielo del mese di maggio 2020: i pianeti e le stelle cadenti da ammirare.

cielo mese maggio 2020
Cielo notturno (Pixabay)

Nel cielo notturno di maggio ci aspettano tante meraviglie imperdibili. Dai pianeti alle stelle cadenti sarà uno spettacolo pieno di fascino, un modo per alleggerire questi tempi difficili e sperimentare un senso di libertà che al momento non abbiamo. Il cielo con le sue costellazioni, la Luna e i pianeti ci offre sempre una visione di incredibile bellezza. Ecco cosa guardare in questo mese nelle nostre serate sul balcone o alla finestra.

Leggi anche –> Spostamenti dal 4 maggio: cosa si può fare, autocertificazione, riaperture

Cielo del mese di maggio 2020: pianeti e stelle cadenti

Nel mese di maggio le serate si fanno più miti e invitano a uscire e a stare all’aperto, anche per ammirare stelle e pianeti. Ancora a maggio le nostre uscite saranno limitate, ma avremo comunque un cielo stellato tutto da ammirare, inquinamento luminoso permettendo. Puntuale come ogni inizio mese, l‘UAI – Unione Astrofili Italiani ha pubblicato sul proprio sito web tutte le indicazioni sui pianeti, le congiunzioni, le costellazioni e le stelle cadenti da osservare. Sarà un maggio con tanti eventi da non perdere e occhio alle stelle cadenti!

Sole e Luna

Il Sole è nella costellazione dell’Ariete fino al 14 maggio, quando passerà nella costellazione del Toro.

  • 1 maggio: il sole sorge alle 6.08; tramonta alle 20.11
  • 15 maggio: il sole sorge alle 5.51; tramonta alle 20.26
  • 31 maggio: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41

La durata del giorno aumenta di 59 minuti dall’inizio del mese (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

La Luna sarà piena il 7 maggio e sarà anche una nuova Superluna. La quarta consecutiva, e l’ultima dell’anno, dopo quelle di febbraio, marzo e aprile che  è stata la più grande dell’anno.

Le fasi lunari di maggio 2020

  • 7 maggio: Luna Piena (ore 12:45)
  • 14 maggio: Ultimo quarto (ore 16.03)
  • 22 maggio: Luna Nuova (ore 19.39)
  • 30 maggio: Primo Quarto (ore 05.30)

Leggi anche –> Coronavirus, viaggi all’estero: quando saranno possibili

Cielo notturno con luna (iStock)

Pianeti e congiunzioni nel cielo del mese di maggio 2020

I pianeti visibili nel cielo notturno di maggio e le congiunzioni da non perdere.

Mercurio: inosservabile nella prima parte del mese, a causa della congiunzione con il Sole il 4 maggio, nelle settimane successive Mercurio ricomparirà nel cielo serale, sopra l’orizzonte Ovest. A fine mese raggiungerà le condizioni di migliore osservabilità serale. Il 31 maggio tramonterà 1 ora e 54 minuti dopo il Sole. Sono le condizioni migliori dell’anno in corso per osservarlo nella luce del crepuscolo sull’orizzonte occidentale.

Venere: dopo aver dominato luminosa i cieli serali per molti mesi consecutivi, Venere scenderà verso l’orizzonte occidentale, fino a scomparire dalla nostra vista. All’inizio di maggio il pianeta tramonta circa 3 ore e mezza dopo il Sole, ma la sua distanza angolare dal Sole e l’altezza sull’orizzonte diminuiranno repentinamente, fino a che il pianeta sarò inosservabile, nella luce del crepuscolo serale. Ai primi di giugno sarà in congiunzione con il Sole. Dopo una breve assenza, Venere ricomparirà nei cieli del mattino. Il pianeta resterà per tutto il mese nella costellazione del Toro.

Marte: il pianeta rosso anche questo mese è osservabile nelle ultime ore della notte. Nel suo cammino tra le costellazioni si allontanerà sempre più da Giove e Saturno, ritardando l’orario del suo sorgere rispetto a quello della coppia dei pianeti giganti. Marte si può individuare facilmente a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Il 10 maggio lascerà la costellazione del Capricorno per entrare in quella dell’Acquario.

Giove: la coppia Giove – Saturno è ancora protagonista dei cieli del mattino. I due pianeti si trovano a circa 5° di distanza l’uno dall’altro, ma in due costellazioni diverse: Giove nel Sagittario, Saturno nel Capricorno. Nella seconda parte della notte possiamo osservarli inizialmente bassi sull’orizzonte a Sud-Est, poi con il sorgere del Sole, prossimi alla culminazione a Sud, con il cielo già chiaro per le luci dell’alba.

Saturno: la visibilità di Saturno è praticamente identica a quella di Giove, che segue a circa 5° di distanza, sorgendo poco più tardi, per poi percorrere lo stesso cammino, da Sud-Est a Sud, nelle ore che precedono il sorgere del Sole.

Urano: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni di aprile il pianeta è ancora ad una distanza angolare dal Sole insufficiente per renderne possibile l’osservazione. Alla fine di maggio sarà ancora molto basso sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole, difficile da individuare tra le luci dell’alba. Urano è comunque al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è necessario il telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: basso sull’orizzonte a Est-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole, Nettuno segue il corteo dei pianeti del mattino visibili ad occhio nudo e sorge dopo Marte. Con il passare del tempo miglioreranno lentamente le condizioni di osservabilità, ma per individuarlo, come di consueto, è necessario il telescopio, non essendo osservabile a occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino al 2022.

Plutone: gli ultimi giorni del mese il pianeta sorgerà intorno alla mezzanotte, poco prima di Giove. Lo si potrà osservare nella seconda parte della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, poi al culmine nel cielo meridionale poco prima del sorgere del Sole. Data la luminosità estremamente bassa di Plutone, per individuarlo è necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimarrà fino al 2023.

Congiunzione tra Venere e la Luna crescente (iStock)

Le congiunzioni del mese

Luna – Giove: anche maggio ripropone lo spettacolo dei mesi precedenti, con una lunga serie di congiunzioni osservabili nelle ore che precedono l’alba. Il primo incontro sarà il 12 maggio, nella costellazione del Sagittario, tra la Luna calante e il pianeta Giove. I due astri saranno seguiti da Saturno, nel Capricorno.

Luna – Saturno: nelle ultime ore della notte tra il 12 e il 13 maggio, in direzione Sud-Est, sarà possibile osservare la Luna nella costellazione del Capricorno, dopo aver superato Giove e Saturno.

Luna – Marte: all’alba del 15 maggio si potrà osservare l’incontro tra Marte e la Luna, nella costellazione dell’Acquario, sull’orizzonte a Sud-Est.

Venere – Mercurio: il pianeta Venere sta per lasciare il cielo della sera. In queste ultime apparizioni sarà protagonista di alcuni suggestivi incontri ravvicinati. Il 22 maggio, al crepuscolo serale, potremo ammirare Venere e Mercurio che tramontano insieme, a Nord-Ovest, nella costellazione del Toro.

Luna – Mercurio – Venere: da non perdere lo spettacolare crepuscolo del 24 maggio, con il falcetto di Luna crescente che accompagnerà Mercurio e Venere verso l’orizzonte a Nord-Ovest. I tre astri saranno tutti nella costellazione del Toro.

Stelle cadenti nel cielo del mese

Finalmente nel cielo del mese maggio 2020 tornano a vedersi per bene le stelle cadenti. Dopo mesi di deboli sciami meteorici o disturbati dal maltempo, a maggio avremo l’occasione di ammirare spettacoli imperdibili, con condizioni favorevoli. Le stelle cadenti del mese sono le Eta Aquaridi, generate dai residui della cometa di Halley. Solitamente queste meteore non sono facili da osservare alle nostre latitudini, ma quest’anno saremo fortunati perché, anche se sarà plenilunio il 7 maggio, potremo osservarle favorevolmente, dato che vedremo salire sopra l’orizzonte il radiante proprio quando la Luna volgerà al tramonto, ossia circa dalle 2 del mattino in poi. Spiega l’UAI.

Gli sciami meteorici si concentreranno soprattutto nella prima parte del mese e nella seconda parte della notte.

Le eta Aquaridi sono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno, ma alle nostre latitudini la loro osservabilità è sempre stata difficile, perché il radiante permane per pochissimo tempo sopra l’orizzonte e soprattutto a basse altezze, così che la frequenza delle meteore si rivela da noi molto contenuta. Questo sciame mostra un gran numero di meteore alle latitudini australi, dove il radiante arriva quasi allo zenit, con tassi orari simili a quelli delle Perseidi. Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, si mostra attivo per quasi un mese, con un aumento evidente del numero delle meteore dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5/6 maggio.

In Italia le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ossia da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino. Al contrario le regioni più a Nord hanno un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze.

Altri sciami meteorici minori provengono dai radianti della fascia eclitticale in Libra, Ofiuco e Scorpione, prodotti da correnti meteoriche molto diffuse per effetto delle perturbazioni planetarie. Si tratta di meteoroidi originati da corpi di varia origine, tra cui probabilmente la cometa Lexell e gli asteroidi Adonis e 1983 LC.

Per poter osservare bene queste meteore occorrerà attendere il passare della mezzanotte, quando i radianti saranno a sufficienza sopra l’orizzonte. Il numero degli eventi resterà comunque abbastanza esiguo e le frequenze saranno costellate di lievi aumenti più o meno accentuati. A circa metà mese saranno favorevoli all’osservazione le diffuse e lente Ofiuchidi, che si mostrano soprattutto dai radianti delle eta Ofiuchidi (max 12 maggio) e delle Ofiuchidi sud (max 13/14 maggio).

Per ulteriori informazioni: www.uai.it/sito/news/uai-divulgazione/cielo-di-maggio-2020

Leggi anche –> Quando arriva il caldo 2020: ci aiuterà contro il coronavirus

cielo mese maggio 2020
Stelle cadenti (iStock)
Gestione cookie