Il parco di divertimenti di Gardaland si modifica per garantire distanziamento sociale per l’emergenza coronavirus e poter riaprire
I cancelli di Gardaland stanno per essere spalancati. Il parco di divertimenti più grande d’Italia è pronto per accogliere i visitatori in assoluta sicurezza. Il parco si sta trasformando per garantire la distanza sociale ed evitare gli assembramenti, elementi essenziali per evitare la diffusione del coronavirus. La prossima apertura di Gardaland è una notizia che farà felici giovani e meno giovani ed è il segno di una normalità, che seppur trasformata e messa in sicurezza, torna. Il grande parco aspetta il via libera per far partire la stagione e concedere giornate spensierate ai suoi ospiti.
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Quando si dice che Gardaland è il parco più grande d’Italia non lo si dice tanto per dire, ma perché è davvero vastissimo. La struttura si estende su una superficie di circa 600 mila metri quadri, per darvi un’idea più o meno come 55 campi da calcio. In un ambiente così ampio sembra davvero un’impresa possibile e non troppo gravosa mantenere la distanza di sicurezza. Indispensabile però controllare gli accessi, dato che Gardaland viene visitato da 3 milioni di persone all’anno. Verrà dunque istituito il numero chiuso giornaliero, si entrerà su prenotazione e i biglietti si acquisteranno online.
All’entrata verrà misurata la temperatura corporea a tutti gli ospiti e verrà controllata anche a tutto il personale del parco. Sarà obbligatorio l’uso della mascherina e verrà fornita qualora sia necessario. Inoltre dispenser di gel igienizzante per le mani saranno installati in tutto il parco. Ovviamente la pulizia e la sanificazione di tutte le aree e superficie sarà giornaliera.
Inizialmente si prevede che siano accessibili solo le attrazioni all’aperto mentre tutte quelle che si svolgono all’interno, inclusi gli spettacoli teatrali, saranno chiuse. Tutte le attrazioni, anche quella acquatiche, saranno fruibili mantenendo la distanza di sicurezza. I visitatori inoltre si disporranno su file alternate per accedere. In prima battuta saranno chiusi i ristoranti e i negozi, che poi quando apriranno saranno accessibili seguendo le regole della distanza sociale.
“Dal punto di vista operativo – ha spiegato Aldo Maria Vigevan ad del Parco – Gardaland ha preparato un programma ben articolato, modulato in funzione delle direttive e dei diversi scenari che contempli contemporaneamente la tutela della salute e le esigenze del divertimento. In particolare, stiamo lavorando ad un Protocollo di Sicurezza per gestire tutti gli aspetti operativi così da minimizzare il rischio per i nostri dipendenti ed i nostri Ospiti. Con i suoi 45 anni di esperienza, il parco si candida come apripista nel mondo del divertimento”.
Nelle prossime fasi di allentamento delle misure restrittive in Italia potrà esserci quindi spazio per la riapertura di Gardaland. La fase 2 che partirà il 4 maggio vedrà la riapertura solo di aziende e fabbriche con notevole indotto e di alcune categorie merceologiche. Se come si spera con ci sarà un aumento esponenziale dei contagi si andrà verso ulteriori aperture fra metà e fine maggio. E se tutto andrà come ci auguriamo per fine maggio inizio giugno e possibile ipotizzare al riapertura dei parchi divertimenti che come Gardaland siano in grado di assicurare la distanza di sicurezza. Speriamo dunque che quanto prima si possa tornare a sorridere.