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Vacanze al mare in Salento: al via i test in spiaggia per il distanziamento sociale

Coronavirus, come andremo al mare? In Salento si prova la distanza sociale per evitare assembramenti in spiaggia.

AdobeStock

Come verranno allestite le spiagge per rispettare le regole di distanziamento sociale durante l’estate 2020? Sappiamo tutti infatti che il 4 maggio comincerà la famigerata Fase 2 in cui, lentamente, si riapriranno diverse attività produttive. Sarà una fase però di convivenza con il Coronavirus e le spiagge, pur essendo all’aperto, stanno cercando di attrezzarsi. Si era parlato di separatori in plexiglass tra gli ombrelloni, idea che ha scatenato non poche polemiche. Ora in Salento si stanno facendo delle prove per mantenere il distanziamento sociale.

Distanziamenti sociali in spiaggia

Una delle prime regole che verrà sicuramente ribadita nella fase due di convivenza con il Coronavirus, sarà quella del distanziamento sociale. Regola che si è dimostrata molto efficace, ma che lascia comunque molte difficoltà di gestione soprattutto agli operatori balneari. Le spiagge infatti, se pensiamo ad un momento estivo, sono solitamente prese d’assalto e spesso gli ombrelloni e i lettini sono “appiccicati” gli uni agli altri. Situazione che, chiaramente, non si dovrà più verificare. In Salento quindi alcune spiagge di Porto Cesareo stanno cercando di capire come posizionare gli ombrelloni per mantenere e rispettare le regole del distanziamento sociale. Una volta abbandonata l’idea del plexiglass ecco che si fanno largo delle corde che delimitano in modo semplice l’area rettangolare per un massimo di due persone dove alloggiare ombrellone e lettini. Uno spazio che chiaramente dovrà essere rispettato dagli avventori e che comporta anche sacrificio.

Le prove dei lettini “lontani” in spiaggia

Se infatti da una lato in questo modo le spiagge potranno riaprire, si andrà notevolmente a perdere in termini di capienza. A oggi le prove si stanno facendo con una distanza di 3.50 metri con un fronte mare di 70 metri e una profondità di 15, ma laddove invece venisse approvata la distanza di 4.50 metri per parte, secondo il presidente della CNA Balneari Puglia, ci sarebbe una perdita di più del 60% di ombrelloni e postazioni. Cosa che in termini economici potrebbe far pensare a molti balneari che la riapertura non sia assolutamente conveniente.

Le altre proposte

Altre proposte poi per prendere il sole in sicurezza arrivano da degli architetti di Roma che hanno avuto l’idea di creare delle mini-cupole di 4 metri e mezzo ciascuna realizzate in bamboo con doccia interna.

E le spiagge libere?

Spiaggia per bambini (iStock)

Chiaramente risposte certe ancora non ce ne sono e le ipotesi al vaglio sono tantissime. Una cosa è certa, pare che le spiagge libere quest’anno non ci saranno. Si potrà magari entrare gratuitamente, ma ci saranno delle postazioni numerate. Si parla di controlli da parte delle forze dell’ordine nelle spiagge e anche ingressi a numero chiuso negli stabilimenti balneari.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi