Estate 2020, il professore Le Foche primario di immunologia all’Umberto I ipotizza gli scenari futuri della pandemia: il virus si spegne da solo, sì alle vacanze in Italia
Recinti, box in plexiglass, distanziamento di decine di metri fra gli ombrelloni. I gestori degli stabilimenti le stanno studiando tutte per poter permettere di andare al mare quest’estate in totale sicurezza sanitaria. Un’impresa non facile, ma necessaria per ipotizzare una convivenza con il virus. Ma al di là delle soluzioni in molti si chiedono se effettivamente in quest’estate 2020, ormai alle porte, potremo andare in vacanza, se sarà davvero possibile andare in spiaggia o in montagna, se potremo muoverci e viaggiare anche portando con noi la mascherina. Sì, potremo andare in vacanza, in Italia, ma potremo andarci. A sostenerlo è l’immunologo Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia al Day Hospital dell’Umberto I di Roma, il quale ritiene che il coronavirus si spegnerà da solo.
Il Sars-Cov-2 questo il nome del virus che ha sconvolto il mondo è da soli due mesi sotto i microscopi degli scienziati. E’ un virus che ovviamente non si conosce molto, ci sono ancora pochi dati certi e per questo il fronte scientifico non può essere unanime e compatto. In molti concordano sul fatto che il caldo ne diminuisca la diffusione, anche i più prudenziali, quelli che temono una seconda ondata ad ottobre, credono in un’estate più tranquilla. Tutti sono in accordo nel sostenere di tenere alta la guardia con distanziamento sociale e mascherine. Ma fino a quando? Secondo il professor Francesco Le Foche, primario in immuno-infettivologia all’Umberto I, se si continua così il virus si spegnerà da solo.
“Questo virus, come gli altri coronavirus che abbiamo già conosciuto in passato – ha detto il professore in un’intervista ai microfono di Rai Radio2 – tende a spegnersi da solo: è risaputo nell’ambito scientifico che i coronavirus tendono a dare delle pandemie e poi piano piano tendono a spegnersi. Il contagio si è ridotto molto e piano piano questo virus perderà di forza“.
Se il trend di diminuzione visto finora continuerà ci sono buone notizie all’orizzonte. “Ritorno alla vita normale? Non è da considerarsi così lontano – ha continuato Le Foche -. Dobbiamo attendere le prossime due settimane: se le cose continuano in questo modo entro le prime due settimane di maggio potremo uscire”. E riguardo le vacanze: “Non credo alle vacanze estive fatte fuori dall’Italia, ma credo che in Italia potremo andare in vacanza”.
Turismo di prossimità dunque, ovvero viaggiare vicino casa, per far ripartire l’Italia. Per necessità – impossibile per le condizioni sanitarie viaggiare all’estero – e per l’economia è fondamentale che le prossime vacanze siano in Italia. #ripartiamodallitalia.
Il vaccino contro il coronavirus arriverà non prima di un anno e secondo Le Foche per allora la situazione potrebbe essere diversa. “Per liberarci completamente dal Covid19 dovremmo avere un vaccino – conclude Le Foche -. Ci sono vari studi sui vaccini, con potenzialità diverse, ma non sappiamo se produrranno anticorpi immunizzanti o meno. Ritengo che dovremmo puntare sulle terapie immediate e sulla medicina sul territorio. Il vaccino non credo sia così indispensabile tra un anno o un anno e mezzo”.