Le ipotesi su come organizzare gli aerei per garantire sicurezza dal coronavirus ai passeggeri
Convivere in sicurezza con il coronavirus fino a quando non ci sarà un vaccino. E’ questa la sfida che abbiamo di fronte e che ci permetterà di poter uscire di casa e riprendere in mano la nostra vita. Sebbene tutti ci auguriamo, come sostengono alcuni scienziati, che il virus perda forza e si spenga da solo, dobbiamo pensare a uno scenario in cui per mesi dovremo avere distanza sociale dagli altri. Ma come si fa ad averla in un mezzo di trasporto come l’aereo? Finora le compagnie che hanno volato per emergenze o voli di rimpatrio hanno adoperato la semplice distanza, ovvero un passeggero per fila. Ma c’è un’azienda italiana che ha proposto un’idea alternativa.
Viaggi in aereo con il coronavirus: come funziona
Al momento con una quarantena che blocca a casa circa 4 miliardi di persone in tutto il mondo, la maggior parte degli aerei è ovviamente a terra. Solo le maggiori compagnie aeree effettuano ancora dei voli ma sono solo per il rimpatrio di connazionali o per necessità ed emergenze. Ci si augura che però quanto prima si torni a volare. Inizialmente si volerà solo su tratte nazionali, successivamente anche su tratte internazionali. Torneremo a viaggiare e a prendere l’aereo prima che il vaccino – il quale metterà definitivamente la parola fine alla pandemia – sia pronto. Ciò significa che per un periodo conviveremo e prenderemo l’aereo ai tempi del coronavirus. Come fare per viaggiare il più possibile in sicurezza?
La distanza sanitaria applicata in aereo si traduce nel disporre i passeggeri lontani gli uni dagli altri, in un sistema a scacchiera che riduce gli spazi del 50% o 70%. Questo vuol dire che su ogni vettore salgono meno persone di quanti sono i posti a disposizione con un ovvio mancato introito per la compagnia. Non solo. Per quanto le persone possano stare distanti si tratta pur sempre di un ambiente chiuso e sono numerosi gli avvertimenti sui pericoli di contagio in ambienti ristretti.
Per questo un’azienda italiana Avio Interiors che si occupa degli arredi interni degli aerei ha pensato di utilizzare una sorta di pannelli di plexiglass per separare i sedili. L’applicazione di questi pannelli non modificherebbe l’organizzazione dei sedili dell’aeromobile e garantirebbe una maggiore sicurezza dei passeggeri. Il progetto si chiama ‘Glassafe’ e spiegano dall’azienda “è un Kit che può essere installato sulle poltrone attualmente esistenti per rendere più sicura la convivenza tra passeggeri che condividono il medesimo ambiente di viaggio”.
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C’è ora da vedere cosa ne penseranno le compagnie aeree e se qualcuna deciderà di acquistare questo sistema. Indubbiamente volare ai tempi del coronavirus è tutt’altro che semplice: mascherina, distanza e continua sanificazione degli spazi. Ad esempio la toilette che dovrebbe essere igienizzata ad ogni uso. O le hostess che oltre ad indossare la mascherina dovrebbero indossare i guanti e cambiarli molto spesso onde evitare di essere loro stesse un veicolo di contagio fra i passeggeri.