Coronavirus%2C+a+Napoli+per+la+prima+volta+zero+contagi
viagginewscom
/2020/04/20/coronavirus-napoli-zero-contagi/amp/
Coronavirus%2C+a+Napoli+per+la+prima+volta+zero+contagi
viagginewscom
/2020/04/20/coronavirus-napoli-zero-contagi/amp/
Consigli di viaggio

Coronavirus, a Napoli per la prima volta zero contagi

Il dato di Napoli nessun nuovo caso di Covid-19 e nessun decesso nelle ultime 24 ore

Castel dell’Ovo a Napoli (Photo by CARLO HERMANN/AFP via Getty Images)

Una luce illumina le strade deserte del Vomero, di Posillipo, di Chiaia, corre lungo il Rione Sanità e i Campi Flegrei, si infila nei vicoli quanto mai silenziosi dei quartieri Spagnoli, risplende in via dei Tribunali fra le pizzerie chiuse e in una vuota piazza del Plebliscito, illumina il Lungomare Caracciolo e Mergellina. Questa luce è quella di un dato atteso e agognato, un dato che non è la fine, non è la vittoria, ma è senz’altro una battaglia vinta. A Napoli nelle ultime 24 ore, al 20 aprile, non c’è stato nessun nuovo caso di coronavirus e per il quarto giorno consecutivo non c’è stato nemmeno un decesso dovuto al covid-19.

Coronavirus a Napoli: la situazione

I casi positivi al Coronavirus a Napoli città dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 833 di cui 52 sono le persone decedute. Aumentano i guariti, ovvero coloro i quali risultano positivi a due tamponi: 11 in più per un totale di 142 persone. Le persone ricoverate in ospedale sono 153 di cui 12 sono in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 486, 10 in meno di ieri.

Leggi anche -> Contagi zero: quando si avranno in ogni regione

In tutta la Campania i casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 4.074 di cui circa 300 i decessi e 746 i guariti. Il trend in discesa c’è anche in tutta la regione con un aumento di 45 casi positivi nelle ultime 24 ore. Stando alle stime dell’Osservatorio tutta la regione Campania arriverà ad avere zero contagi il prossimo 9 maggio.

Contagi zero a Napoli: cosa significa, previsioni per il futuro

(Photo by CARLO HERMANN/AFP via Getty Images)

Il risultato di Napoli è decisamente confortante per tutta l’Italia, un faro positivo di come in una grande città si sia riusciti a contenere il virus. Tutto il Sud Italia grazie al tempestivo lockdown imposto dal Presidente del Consiglio lo scorso 9 marzo è stato in buona parte risparmiato dall’epidemia. A ciò si aggiunge il comportamento virtuoso dei cittadini napoletani, unito alle misure di contenimento regionali – con il governatore De Luca in prima linea – e quelle cittadine del sindaco De Magistris. Poi le eccellenze sanitarie come l’ospedale Cotugno, l’unico nosocomio che ha saputo proteggere il proprio personale ospedaliero: nessun contagiato fra medici, infermieri e sanitari.

Ospedale Cotugno: il perché zero contagiati fra i medici

Un modello quello dell’ospedale Cotugno che è stato al centro di un servizio televisivo della tv britannica che lo ha indicato come il migliore in Italia per organizzazione e qualità. Nel video si mostra il percorso di disinfezione automatica e le guardie di sorveglianza in tutti i reparti. E poi lo staff medico e infermieristico indossa non delle semplici mascherine – come purtroppo molti sanitari in Italia hanno avuto in dotazione – migliori delle ffp3, una sorta di maschera antigas con tuta ermetica. L’approvvigionamento del materiale è stato fatto per tempo e si sono scelti dispositivi non monouso.

L’Ospedale ha assunto e formato rapidamente nuovo personale, è stata completata la costruzione di un nuovo padiglione. A ciò si aggiunge l’esperienza dell’ospedale nel trattare malattie infettive Siamo partiti presto e abbiamo reagito correttamente –ha detto il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera dei Colli che riunisce Cotugno, Santobono e Monaldi, Rodolfo Conenna – Il Cotugno aveva alle spalle esperienze ultradecennali: il colera, l’HIV, la Sars, l’Ebola”.

I contagi zero a Napoli e il trend positivo in Campania non segnano la fine della guerra al Coronavirus. Il virus continuerà a circolare nella popolazione, nei prossimi giorni potranno manifestarsi nuovi casi – qualcuno che si è contagiato nei giorni scorsi e che manifesterà i sintomi fra qualche altro giorno – e potranno esplodere nuovi focolai. Per questo è indispensabile che nella fase 2 non ci sia un ‘tana libera tutti’, ma al contrario andrà tenuta la guardia altissima. Distanza sociale e mascherina saranno una necessità indispensabile ancora a lungo.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro