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Consigli di viaggio

Coronavirus, Sudafrica: i leoni dormono sulla strada

In Sudafrica i parchi sono deserti: i leoni dormono in mezzo alla strada

Photo credit to Richard Sowry – Kruger National Park

Con l’uomo chiuso in casa gli animali conquistano le città, le strade e i parchi. Sono sempre più numerose le immagini di animali che vanno a spasso per le vie delle nostre metropoli deserte per effetto del lockdown. L’assenza dell’uomo si fa sentire ovunque, anche nei parchi safari e negli zoo. In uno zoo in Cina due Panda finalmente senza occhi indiscreti addosso si sono accoppiati dopo 10 anni permettendo così il proseguo di una specie a rischio. I leoni al Kruger National Park invece senza i turisti di mezzo dormono sulla strada.

Se c’è infatti un effetto positivo di questa pandemia che sta sconvolgendo il mondo è il respiro che la natura sta avendo. Senza l’uomo di mezzo, senza le sue auto, le sue fabbriche, senza il suo inquinamento, il Pianeta sta meglio. E gli animali senza più avere paura dell’uomo si prendono le città

I leoni del Kruger senza turisti: dormono in mezzo alla strada

Gli animali dei grandi parchi in Africa sono ormai abituati a quelle jeep cariche di turisti che arrivano costantemente a disturbare il loro sonno o la loro caccia. Una presenza costante da cui però tenersi lontani. Ma da quando i turisti non ci sono gli animali vivono meglio e hanno anche occupato la strada.

Il Kruger National Park è un’immensa riserva faunistica, grande più di tutto il Lazio, che si trova nel sud-est del Sud Africa. Ospita tantissimi specie di animali tra cui i cosiddetti Big Five, ovvero leoni, leopardi, bufali, rinoceronti ed elefanti. I leoni vivono nell’area del parco denominata Kempiana Contruactual Park.

In Sudafrica il lockdown per l’emergenza coronavirus è scattato il 26 marzo ed è stato esteso fino al 30 aprile. Le restrizioni tra cui la chiusura di scuole, università, di alcune attività e dei parchi come il Kruger è scattata prima, il 19 marzo. Nel Paese finora, al 19 aprile, ci sono 3154 casi confermati e 54 morti.

Durante un giro di ricognizione il ranger del parco Richard Sowry ha visto un branco di leoni steso al sole in mezzo alla strada. Si trovava sull’Orpen Rest Camp ed ha immediatamente fermato la macchina per osservare questo spettacolo insolito. I leoni infatti dormono in mezzo alla strada solo nelle freddi notti d’inverno in quanto il catrame trattiene il calore, altrimenti dormono nascosti nei cespugli. I leoni del parco infatti per quanto abituati alle jeep dei turisti tendono a non farsi molto vedere.

Ora che però il parco è chiuso e di turisti in giro non ce ne sono, i leoni occupano tranquillamente tutti quelli spazi solitamente evitati. E in questa giornata in cui il ranger ha scattato le foto i leoni si sono messi a dormire in mezzo alla strada in quanto aveva piovuto e l’asfalto era più asciutto.

Il ranger è riuscito ad arrivare appena a 5 metri di distanza per scattare la foto. E nonostante la vicinanza nessuno degli animali si è scomposto, tanto meno la leonessa più anziana del gruppo che ha 14 anni e di turisti con la macchina fotografica ne ha visti parecchi. Il ranger ha così scattato queste foto che sono poi state caricate sui canali social del Parco ed hanno fatto subito il giro del mondo.

<blockquote class=”twitter-tweet”><p lang=”en” dir=”ltr”>Kruger visitors that tourists do not normally see. <a href=”https://twitter.com/hashtag/SALockdown?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw”>#SALockdown</a> This lion pride are usually resident on Kempiana Contractual Park, an area Kruger tourists do not see. This afternoon they were lying on the tar road just outside of Orpen Rest Camp. <br>📸Section Ranger Richard Sowry <a href=”https://t.co/jFUBAWvmsA”>pic.twitter.com/jFUBAWvmsA</a></p>&mdash; Kruger National Park (@SANParksKNP) <a href=”https://twitter.com/SANParksKNP/status/1250453004094001152?ref_src=twsrc%5Etfw”>April 15, 2020</a></blockquote> <script async src=”” charset=”utf-8″></script>

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro