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Viaggi virtuali: alla scoperta della Costa dei Trabocchi, meraviglia d’Abruzzo

Viaggi virtuali: alla scoperta della Costa dei Trabocchi, meraviglia d’Abruzzo proposta in video dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio della regione.

Trabocco (Adobe Stock)

Una delle meraviglie della nostra bella Italia è la suggestiva Costa dei Trabocchi in Abruzzo. Si tratta di quella parte di litorale che va da Francavilla a Mare, a sud di Pescara, fino a San Salvo Marina, al confine con il Molise, ed è compreso nella provincia di Chieti. La costa, che alterna tratti sabbiosi e piani ad altri ghiaiosi e rocciosi si caratterizza per la presenza del trabocco, che le dà il nome, una struttura in legno su palafitta dalla quale si allungano alcuni bracci che sorreggono una grande rete da pesca a maglie fitte. Il trabocco, infatti, è una macchina pesca, “la grande macchina pescatoria” la chiamava Gabriele D’Annunzio.

I trabocchi punteggiano la costa abruzzese della provincia di Chieti, stagliandosi sul blu intenso del Mare Adriatico e creando con questa parte selvaggia di costa uno scenario suggestivo e fuori dal tempo.

Ci si augura che ci sarà tempo per visitare questa bellissima parte di Abruzzo la prossima estate, quando le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus, con lo stop ai viaggi, saranno allentate. Nel frattempo, però, possiamo ammirare questi favolosi paesaggi da casa grazie ai numerosi contenuti multimediali che troviamo sul web e ai video dedicati, come quello pubblicato dal Mibact sul proprio canale YouTube, nell’ambito della campagna La cultura non si ferma e con l’hashtag #iorestoacasa. Il video è stato realizzato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio dell’Abruzzo – Chieti. Ecco di cosa si tratta.

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Un trabocco a Punta Aderci, Vasto (Ra Boe / Wikipedia, CC BY-SA 3.0)

Viaggi virtuali: alla scoperta della Costa dei Trabocchi in Abruzzo

Le misure di contenimento e distanziamento sociale che siamo tenuti ad osservare in questo periodo per contenere i contagi da Coronavirus ci obbligano a restare a casa, sospendendo tutti i viaggi. Quelli fisici ma non quelli virtuali. Niente ci impedisce di viaggiare, oltre che con la fantasia, con le tante immagini disponibili sul web, oltre che sui media più tradizionali. Abbiamo a disposizione fantastiche gallerie fotografiche, video, animazioni, realtà aumentata. Un’offerta incredibile solo a fino a pochi anni fa. Per alleviare l’isolamento e le difficoltà della quarantena, poi, si stanno moltiplicando le iniziative sul web di istituzioni culturali, musei, enti e parchi naturali.

Tra questi c’è anche il MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che sta proponendo molti contenuti interessanti per consentire a tutti gli italiani di poter ammirare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano anche da casa e imparare a conoscerlo meglio. Le varie iniziative propongono visite virtuali a musei, monumenti, biblioteche, archivi, parchi archeologici e anche alle mostre che sono state costrette a chiudere, come quella per il cinquecentenario della morte di Raffaello, che era in programma alle Scuderie del Quirinale a Roma ma che è stata aperta solo per pochi giorni.

Il MiBACT ci offre viaggi virtuali nei luoghi più belli d’Italia, alla scoperta dei capolavori dell’architettura, dell’arte e del paesaggio e con un approfondimento sulla nostra storia e le nostre tradizioni culturali. Un patrimonio ricchissimo dal quale abbiamo ancora tanto da imparare, questo è il momento migliore per approfittarne.

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Punta Aderci, Vasto, Trabocchi (ValrioMei, iStock)

Una delle meraviglie che ci viene proposta in questi giorni dal MiBACT è la stupenda Costa dei Trabocchi in Abruzzo. Si tratta di quel tratto costiero in provincia di Chieti che parte da Francavilla a Mare, appena sotto Pescara, e arriva fino a San Salvo Marina, al confine con la costa del Molise, ed è caratterizzato dalla presenza di queste strutture in legno su palafitte, chiamate appunto trabocchi.

Tra le belle località che si affacciano su questo litorale abbiamo Ortona, Fossacesia, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Vasto. Il trabocco, che sorge sul mare sporgendo dalla costa, è una macchina da pesca realizzata con una grande struttura in legno con capanno su palafitta. È collegato alla terraferma da una passerella, sempre in legno, sospesa sull’acqua. I trabocchi, infatti, sono lo strumento con cui si praticava la pesca senza dove salire in barca. Conferiscono al litorale un aspetto molto particolare di suggestiva bellezza paesaggistica. Oggi appartengono al patrimonio culturale e paesaggistico della regione Abruzzo. I più importanti si concentrano tra le città di Ortona e Vasto.

Gabriele D’Annunzio li paragonava a “ragni colossali” e nella tragedia “Il trionfo della morte” li descriveva come “macchine che parevano vivere di vita propria”.

L’origine dei trabocchi

Sul nome trabocco, in dialetto abruzzese “travocche“, esistono diverse ipotesi riguardo all’etimologia. Si pensa che possa derivare dal latino “trabs” (legno, albero, casa) e “trabocchetto” che si tende al pesce. Oppure potrebbe derivare dalla tecnica di conficcare pali tra gli scogli, attraverso i buchi. Si pensa anche al trabocco come “antica macchina guerresca” che era costituita da una grande trave che ruotava attorno a un perno e veniva utilizzata per lanciare pietre o fuochi. L’ultima ipotesi è che il nome venga dal “trabiccolo” che veniva usato nei frantoi per spremere le olive e che assomiglia all’argano situato sul trabocco.

Il video sulla Costa dei Trabocchi pubblicato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio dell’Abruzzo – Chieti

La Costa dei Trabocchi è lunga circa 60 km ed è rinomata per la sua varietà naturalistica e la bellezza paesaggistica. Lungo il litorale si alternano tratti di spiaggia sabbiosa e bassa, con ampie zone libere e selvagge, dove cresce la tipica vegetazione del medio-basso Adriatico, altri con spiaggia con ghiaia o ciottoli e tratti costieri più alti e rocciosi. Una eterogeneità che è la caratteristica principale di questa costa, conferendole ancora più fascino.

I trabocchi sono costituti da piattaforme su palafitte in legno che sorgono sull’acqua del mare e sono collegati alla costa da una passerella. Su ogni piattaforma si trova un capanno o cabina, sempre in legno, che serve per proteggersi in caso di maltempo e che viene utilizzato come deposito degli attrezzi da pesca. Da ogni piattaforma si protendono verso il mare dei bracci di legno, i pennoni, costituiti da “antenne” che sorreggono i quattro angoli di una grande rete da pesca a maglie fitte, chiamata bilancia. La rete viene calata in mare e issata con l’aiuto di un grande argano che è fissato al centro della piattaforma.

Ora queste strutture sono tutelate come patrimonio storico, culturale e paesaggistico della regione Abruzzo. I comuni che si affacciano sulla Costa dei Trabocchi sono: Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chetino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, San Salvo.

Per saperne di più e per scoprire i trabocchi più belli: abruzzoturismo.it/it/costa-dei-trabocchi

Gli altri appuntamenti sul sito web del MiBACT in continuo aggiornamento: www.beniculturali.it/laculturanonsiferma

I luoghi da visitare virtualmente grazie al web

Trabocco in Abruzzo (Adobe Stock)
Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba