Come si vive all’estero ai tempi del Coronavirus: le interviste esclusive di Viagginews agli Italiani all’estero
Vivere all’estero lontano dal proprio Paese e dai propri affetti è più difficile del solito in questo periodo di pandemia. Gli italiani all’estero sono stati i primi a guardare da fuori con preoccupazione a quello che succedeva nel nostro Paese.
Mentre molti governi esteri facevano spallucce e restavano fermi a guardare – come se il problema non gli appartenesse -, i nostri connazionali si sentivano invece partecipi e preoccupati, divorando ogni informazione e seguendo spesso le indicazioni dell’Italia più che quelle del Paese in cui vivono.
Poi il coronavirus è arrivato ovunque, il lockdown è scattato in quasi tutti i Paesi, anche in quelli che facevano spallucce, e così tutti gli italiani di tutto il mondo si sono ritrovati a casa o nei balconi a cantare. E già perché questa pandemia ci ha reso un po’ più solidali e un po’ più uniti.
Le immagini di un’Italia diversa da quella che hanno lasciato – fatta oggi di piazze deserte e di camion militari che trasportano bare – ha spaventato molto chi vive all’estero, ma ha reso anche più forte il senso di appartenenza e di solidarietà. Sono tantissimi gli italiani che per passione o lavoro hanno scelto di vivere fuori dai confini nazionali, e ora da lontano resistono assieme a noi a questo lockdown e a questa pandemia che ormai non risparmia più nessun Paese.
Vedi anche -> Coronavirus, italiani all’estero: le interviste video – capitolo 1
Ma se la situazione in Italia è difficilissima, in alcuni Paesi rischi di essere esplosiva sotto ogni aspetto: sanitario, economico e sociale. Così c’è chi decide di fare le valigie e tornare indietro. E’ il caso di Lucia da pochi mesi in Brasile, ma sul punto di tornare in Italia: troppo pericoloso restare in un Paese dove il premier ritiene il covid-19 un’influenza e le rapine sono ogni giorno più numerose.
C’è Piero che vive in un Paese che condivide quasi per filo e per segno lo stesso destino dell’Italia, la Spagna. Il governo di Sanchez ha subito copiato le misure del nostro Paese: lockdown completo. Luca invece vive a Berlino dove inizialmente il governo non ha chiuso nulla, mentre i cittadini tedeschi erano molto preoccupati per l’Italia. Rocco vive in Russia, lontano da Mosca, in un città dove fino a qualche giorno fa c’era la neve e il coronavirus sembrava lontano. Da quando abbiamo girato il video ad oggi il contagio è salito rapidissimamente arrivando a quasi 8 mila casi e 58 vittime. Ed è scattato il lockdown in tutte le 85 regioni russe. Claudia invece vive a Cork in Irlanda e ha sentito fra gli abitanti tantissima solidarietà per l’Italia: i canti dai balconi hanno conquistato e commosso. E fatto sentire gli italiani che vivono lì un po’ più orgogliosi di esserlo.
Ringraziamo Lucia Schettino da Rio de Janeiro, Brasile; Piero Ceramella da Madrid, Spagna; Luca Rizzuti da Berlino, Germania; Rocco Di Vincenzo da Izhevsk, Russia; Claudia Checcacci da Cork, Irlanda.
Servizio realizzato da Viagginews.com in collaborazione con Newnotizie.com