Troppe persone ancora in giro: il Viminale vuole fermare anche le attività motorie svolte all’aperto
Stare a casa ha lo scopo di proteggerci dal coronavirus e di non farlo diffondere, un impegno e una responsabilità che però purtroppo in molti disattendono rendendo vano così il sacrificio degli altri che invece rispettano le regole. Infatti nonostante il decreto emanato dal Presidente del Consiglio permetta di uscire solo per comprovata necessità in troppi ancora – nonostante un bollettino giornaliero da guerra con quasi 3 mila morti al 18 marzo – continuano ad andare fuori.
Stop alle attività all’aperto: si attende l’ok del Governo
Tantissimi che corrono, che vanno in bicicletta o che passeggiano. Sebbene l’attività motoria all’aperto non sia espressamente vietata dal decreto, ci si aspettava che il buon senso e la responsabilità portassero le persone ad un comportamento serio. La possibilità di fare attività fisica era destinata infatti a chi per diverse patologie doveva camminare. Ma invece molti italiani proprio ora si sono scoperti proprio novelli sportivi.
Roma e Milano e molte altre città hanno chiuso i parchi cittadini proprio per evitare assembramenti e continue passeggiate. Ma nonostante ciò tutti i giardinetti sono ancora affollati, chi fa jogging continua a correre un po’ ovunque e qualcun’altro allunga le passeggiate. E non è servito nemmeno l’obbligo a fare la spesa nel proprio quartiere: in moltissimi lasciano la macchina in garage e si avventurano in lunghissime camminate. In molti comuni della Calabria e della Campania i governatori hanno imposto il coprifuoco. E addirittura De Luca in Campania ha ottenuto dal Governo l’uso dell’Esercito per far rispettare le ordinanze.
Purtroppo la situazione è drammatica . La fila di camion dell’Esercito che a Bergamo trasportano le bare in altri comuni perché al cimitero non c’è più posto rende l’idea di come ci troviamo. Se i comportamenti delle persone non cambiano la situazione non potrà che peggiorare.
E’ indispensabile quindi che le persone si comportino diversamente e come ha fatto capire il presidente della Regione Lombardia ‘io ve lo dico con le buone, poi dovrà dirvelo con le cattive’non c’è più tempo. E le cattive a cui faceva riferimento Fontana è l’uso dell’esercito, ma anche ulteriori restrizioni.
Nelle prossime ore il Governo deciderà per il divieto completo di attività all’aperto, come ha spiegato il ministro per le attività sportive Spadafora. Un’ipotesi che sembra molto probabile visto quanto successo in questi giorni.