L’Amatriciana diventa Specialità tradizionale garantita (Stg) dall’Unione Europea. Protetta dalle falsificazioni.
In tempi in cui siamo sommersi dalle notizie sul Coronavirus, con i bollettini quotidiani sul numero di nuovi contagi e purtroppo anche delle vittime, cambiare ogni tanto registro e dare notizie “più leggere”, soprattutto se positive, è importante e serve a distrarci da questo momento difficile per tutti.
Se poi si tratta di una buona notizia che riguarda la cucina italiana ancora meglio. La ricetta dell’Amatriciana è stata riconosciuta dall’Unione Europea ‘Specialità tradizionale garantita‘ (Stg). Un riconoscimento importante, che la protegge dalle imitazioni. Ecco cosa bisogna sapere.
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I golosi della pasta all’Amatriciana hanno di che festeggiare in questi giorni: la ricetta del piatto simbolo di Amatrice, cittadina del Lazio duramente colpita dal terremoto del 2016, è stata riconosciuta ‘Specialità tradizionale garantita’ (Stg) dall’Unione Europea. Questo significa che sarà protetta contro i imitazioni e le falsi.
La notizia è arrivata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue del 13 marzo del provvedimento di iscrizione della ricetta dell’Amatriciana nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche e Specialità tradizionali garantite. Lo ha comunicato la Coldiretti.
La ricetta è ormai famosa in tutto il mondo e il riconoscimento di ‘Specialità tradizionale garantita’ (Stg) è stato votato all’unanimità. L’Amatriciana ha il suo carattere tradizionale negli ingredienti e nel metodo di preparazione secondo la ricetta secolare del comprensorio di Amatrice e della zona dei Monti della Laga, tra Lazio e Marche, che risale a un’antica preparazione pastorale a cui è stato aggiunto il pomodoro all’inizio del 1800.
Per creare la ricetta originale dell’Amatriciana è dunque importante utilizzare ingredienti che siano al 100% Made in Italy: grano per la pasta, pomodoro, pecorino e guanciale.
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Coldiretti ha spiegato che grazie alla decisione europea, si riconosce che la popolazione di Amatrice ha dato vita ad uno dei piatti più conosciuti della tradizione italiana, rielaborando l’antica ricetta dei pastori della zona. L’amatriciana, infatti, era il pasto principale dei pastori che vivevano sulle montagne di Amatrice. Anticamente, i pastori portavano nei loro zaini pezzi di pecorino, sacchette di pepe nero, pasta essiccata, guanciale e strutto per preparare la cosiddetta gricia che, poi, con l’aggiunta del pomodoro, è diventata l’Amatriciana.
Con questo importante riconoscimento, inoltre, si premiano la storia e la tradizione di un territorio duramente provato dal terremoto del 2016 e che sta cercando di risollevarsi anche grazie alla produzione degli ingredienti per preparare la pasta all’Amatriciana. Come ha spiegato la Coldiretti.
L’iscrizione della ricetta dell’Amatriciana come ‘Specialità tradizionale garantita’ (Stg) dall’Unione Europea consolida il primato dell’Italia nelle produzioni di qualità europee, con 301 denominazioni Dop/Igp e Stg, 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola e la leadership nel biologico con oltre 60 mila aziende agricole. Risultati che meritano di essere celebrati.