Emergenza Coronavirus: Berlino chiude ristoranti e locali pubblici. Lo ha deciso il sindaco. Cosa bisogna sapere.
Dopo l’iniziale scetticismo, anche la Germania ha iniziato a prendere misure straordinarie per il contenimento dell’epidemia di Coronavirus. A Berlino, il sindaco della città ha deciso la chiusura di tutti i locali pubblici.
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Chiusi tutti i locali pubblici: bar, ristoranti, discoteche, cinema, musei e teatri. Anche Berlino è costretta a misure eccezionali di fronte al dilagare dell’epidemia di Coronavirus.
Nei giorni scorsi era stata già annunciata la chiusura di tutte le suole e tutti gli asili nella capitale tedesca, insieme a quella di biblioteche, istituzioni culturali, teatri e musei. Era stata comunicata anche la limitazione dei servizi di trasporto pubblico a Berlino. Ora, a queste misure si aggiunge anche la chiusura di ristoranti, bar, pub, birerrie e discoteche. La decisione l’ha presa il sindaco della capitale tedesca, Michael Müller.
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I locali pubblici, tuttavia, non chiuderanno subito ma da martedì prossimo 17 marzo e fino al 19 aprile. Per un tempo superiore a quello degli esercizi e locali pubblici in Italia, ma non subito. La malattia ha ancora tempo di diffondersi durante questo weekend.
Anche la chiusura delle scuole berlinesi avverrà gradualmente nel corso della prossima settimana.
Nel frattempo l’epidemia di Covid-19 (il nome della malattia causata dal nuovo Coronavirus, il cui nome scientifico è Sars-Cov-2) si espande anche in Germania, dove l’ultimo bilancio parla di 3.758 casi e 8 morti. Numeri che sono destinati ad aumentare nei prossimi giorni.
Lo scorso 11 marzo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato Covid-19 una pandemia, a causa della sua rapida diffusione in tutto il mondo.
“Nelle ultime due settimane – aveva dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nella conferenza stampa di mercoledì 11 marzo – il numero di casi di COVID-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di Paesi colpiti è triplicato, ci sono più di 118.000 casi in 114 Paesi e 4.291 persone hanno perso la vita. Altre migliaia stanno lottando per la propria vita negli ospedali.
Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L’OMS ha valutato questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione.”
Anche in Germania, dunque, potrebbero verificarsi a breve gli stessi numeri dell’Italia.
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