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Coronavirus, la situazione in Europa: la Spagna ha 3000 contagiati

Il numero dei contagiati da Coronavirus negli altri Paesi Europei

L’Europa ora ha paura. La pandemia di Coronavirus sta interessando tutto il continente con numeri in costante crescita in tutta Europa. L’Italia è il Paese che per primo ha avuto il problema del Coronavirus, ha il numero più alto di infetti, ma è anche il primo che ha agito in maniera netta con misure straordinarie per contenere la diffusione. Nel frattempo l’Europa è rimasta a guardare, facendosi forte – finora – di numeri bassi di contagi e chiudendo solamente i voli con l’Italia. Ma il problema del Covid-19 non è italiano e non si risolve con la chiusura dei voli.

I contagi di Coronavirus in Europa

Negli ultimi giorni la diffusione del Coronavirus negli altri Paesi europei è in crescente aumento ed ora in molti corrono ai ripari con chiusure di scuole e sospensione di eventi.  Il numero dei contagiati da Covid-19 infatti inizia a far paura anche fuori dall’Italia.

L’Italia al 12 marzo ha oltre 12 mila contagiati con oltre 2 infetti in appena 24 ore. La situazione più drammatica in Lombardia soprattutto nella zona di Bergamo e Brescia. Ma anche fuori dai nostri confini i contagi stanno aumentando.

Dopo di noi, c’è la Spagna con 3 mila casi, la Francia con oltre 2800 casi,  la Germania con 2400 casi. Oltre 700 la Norvegia, segue poi la Svizzera con 652, la Danimarca con 617, l’Olanda 503, la Svezia 500, la Gran Bretagna 459, 314 il Belgio, 302 l’Austria, 99 la Grecia, 94 la Repubblica Ceca, 89 la Slovenia, 85 l’Islanda, 69 nella Repubblica di San Marino, 59 in Finlandia e Portogallo, 49 in Polonia e Romania, 43 in Irlanda, 19 in Croazia e Serbia, 16 in Slovacchia, 15 in Albania, 12 in Bielorussia.

Spagna, Coronavirus: Madrid la più colpita

La Spagna, oggi 12 marzo, ha raggiunto quasi i 3 mila casi con ben 1000 casi nella sola Madrid e più di 80 i decessi. In un solo giorno i casi di contagio in Spagna hanno subito un aumento vertiginoso: 800 in un solo giorno. La capitale è la più colpita: 30 i morti e 1000 gli infetti. Il Coronavirus è arrivato anche in parlamento: positiva Irene Montero, ministro per le Pari opportunità e compagna di Pablo Iglesias, leader di Podemos, che è stato posto in isolamento. In quarantena anche i giocatori di calcio del Real Madrid e del Real Madrid basket dopo un caso positivo fra quest’ultimi: entrambe le squadre si allenano nel medesimo centro sportivo.

Per arginare il contagio è stato sospesa la Liga, ovvero il campionato di calcio, chiuse nella regione di Madrid tutte le scuole, le università, i teatri, i centri culturali e sospesi tutti gli eventi. Stessi provvedimenti sono stati presi dalla Catalogna, Galizia, Paesi Baschi e Murcia. A Barcellona chiusa anche la Sagrada Famiglia.

Francia, coronavirus contagi in aumento

La Francia segue con 2876 un incremento di oltre 600 casi in appena 24 ore. La Francia aveva individuato nei giorni scorsi due focolai: uno nell’Alta Savoia e una nella regione dell’Oise, ma non furono prese misure stringenti per arginare la diffusione. Secondo il ministro della Salute il virus circola ormai in diverse zone di tutta la Nazione e l’epidemia si sta amplificando. Ora il Covid-19 fa paura: 129 persone si trovano in rianimazione e 61 sono le persone decedute.

Macron ha affermato che il Coronavirus è l’emergenza sanitaria più grave degli ultimi 100 anni in Francia e per questo da lunedì 15 marzo verranno chiuse tutte le scuole e le università.

Germania, casi di covid-19 in aumento

In Germania si trova il paziente zero quello che ha portato il virus in Europa e in Italia secondo quelli che sono gli studi epidemiologi. Al momento la Germania ha 2400 casi positivi con 5 vittime. Le zone più colpite sono il Nord Reno- Westfalia con 900 contagiati, la Baviera con 500 e il regione di Baden- Wuerttemberg con più di 330 casi.

Dal punto di vista della strategia di contenimento sono arrivate raccomandazioni alla popolazione, ma nessun’azione diretta. Ciò perché sono le autorità locali a prendere decisioni per via del federalismo tedesco. Ciò in questi casi è senz’altro un limite. Ci sono quindi piccoli centri che hanno chiuso le scuole e altri che si sono isolati.

Ma oltre questo c’è una sensazione di sicurezza data dal sistema sanitario tedesco: a fronte di 80 milioni di abitanti la Germania ha 28 mila posti letto in terapia intensiva di cui 25 mila con respirazione artificiale e si sente quindi pronta a reggere l’urto di un’epidemia. L’Italia ha 60 milioni di abitanti e appena 5 mila posti in rianimazione.

Nonostante questo cresce la sensazione che non si stia facendo abbastanza. Continuano ad esserci eventi, continua a giocare la Bundesliga. Dal Der Spiegel Online: ‘forse il governo italiano ha riconosciuto la gravità della situazione solo prima e meglio degli altri’.

Gran Bretagna, si temono già 10 mila contagiati

I numeri ufficiali parlano di poco più di 500 contagiati e 10 decessi, ma secondo il capo consigliere scientifico del governo britannico Patrick Vallance potrebbero già esserci ora nel Regno Unito fra i 5 mila e i 10 mila infetti.

Boris Johnson, primo ministro britannico, nella conferenza stampa sul Coronavirus – ha sottolineato come questa sia la peggiore crisi sanitaria da generazioni ed ha affermato: “voglio essere onesto con voi, onesto con il popolo britannico: molte famiglie perderanno prematuramente i loro cari a causa del coronavirus”. Parole choccanti a cui fanno seguito solo misure intermedie per contenere la diffusione. Johnson ha imposto che chiunque abbia febbre e tosse stia in isolamento a casa, ha sospeso le gite scolastiche, ma non vietato gli eventi, né chiuso le scuole.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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