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Cielo di marzo 2020: Superluna e carosello di pianeti all’alba. Gli spettacoli da non perdere.
Siamo a un nuovo appuntamento con il cielo notturno del mese. Questo marzo ci riserverà tanti spettacoli da non perdere e una nuova “Superluna“. Ricordiamo poi che il 20 marzo entrerà ufficialmente la primavera, con l’equinozio. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul cielo di marzo 2020 e cosa osservare.
Puntuale come ogni inizio del mese, l’UAI – Unione Astrofili Italiani ci segnala tutti gli appuntamenti da non perdere con il cielo notturno. Questo marzo 2020 offrirà tante occasioni imperdibili per gli appassionati degli astri, tempo permettendo ovviamente.
Se i primi giorni del mese saranno avari di visioni notturne, a causa del maltempo, almeno per la prima settimana, nei giorni seguenti dovrebbe andare meglio.
Sarà, invece, un mese avaro di stelle cadenti. Infatti, marzo è poco favorevole per osservare le meteore. Durante la notte sono attivi pochissimi sciami, spiega l’Unione Astrofili Italiani. Inoltre, in questo periodo le meteore sono alquanto deboli in luminosità, essendo generate da particelle molto piccole, così, se non si osserva in buone condizioni di trasparenza del cielo e lontano dalle luci cittadine, si rimane sicuramente delusi.
Il primo spettacolo da osservare nel cielo di marzo 2020 è quello con la Superluna, la seconda dell’anno dopo quella dello scorso febbraio, che si mostrerà in tutto il suo splendore la notte di lunedì 9 marzo. Il fenomeno della Superluna – nome popolare – si verifica quando la Luna è piena e si trova al perigeo, ovvero alla minima distanza dalla Terra. Quando questo fenomeno si verifica, il nostro satellite appare più grande e luminoso del solito, anche se non sempre è così evidente a occhio nudo. In ogni caso è sempre un a buona occasione per ammirare la Luna.
Il termine non tecnico di Superluna si utilizza anche quando il nostro satellite è prossimo al perigeo. Dunque non tutte le “Superlune” sono uguali. Quella più bella e spettacolare del 2020 sarà il prossimo aprile. Bisogna dunque pazientare ancora un po’.
Ecco perché per quella di marzo la UAI parla di “quasi” Superluna. Esistono, infatti, diversi criteri per indicare come “Superluna” il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, alla minima distanza dalla Terra. Alcuni, ad esempio, utilizzano la definizione di plenilunio che si verifica entro il 90% della distanza minima dalla Terra in una data orbita, altri adottano il limite di 358.884 km (223.000 miglia), oppure di 360.000 km (223.694 miglia).
In questo mese di marzo, la Luna Piena sarà il 9 marzo alle ore 18:48, ad una distanza di 357.404 km dalla Terra, mentre il perigeo verrà raggiunto il 10 marzo alle ore 7:34, quasi 13 ore dopo, con la Luna ad una distanza di 357.122 km.
I pianeti visibili nel mese di marzo 2020.
Mercurio: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta verso la fine di febbraio, il pianeta ricompare al mattino presto prima del sorgere del Sole. Non sarà però un periodo particolarmente favorevole per osservarlo. Mercurio, infatti, rimarrà basso sull’orizzonte orientale e si troverà sempre tra le luci dell’alba, difficile da individuare. Il massimo intervallo di osservabilità si verificherà il 15 marzo, quando Mercurio sorge un’ora prima del Sole. La massima elongazione mattutina sarà invece raggiunta il giorno 24, con una distanza angolare di 27° 47′ dal Sole.
Venere: le condizioni di visibilità serale del pianeta continuano a migliorare anche per tutto il mese di marzo. Alla fine del mese Venere tramonterà oltre 4 ore dopo il Sole. Il pianeta più luminoso continua quindi a risplendere incontrastato nel cielo della sera. Nei primi giorni del mese Venere si trova ancora nella costellazione dei Pesci; dal 4 marzo inizia il suo percorso nell’Ariete che viene attraversato per intero. Dal 30 marzo Venere si trova nella costellazione del Toro.
Marte: il pianeta rosso è ancora visibile al mattino presto, prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte a Sud-Est, dove è protagonista di una serie spettacolare di congiunzioni con i pianeti Giove e Saturno e con la Luna. Marte completa l’attraversamento della costellazione del Sagittario e dal 31 marzo lo si può osservare nel Capricorno.
Giove: è il più luminoso dei tre pianeti protagonisti del cielo del mattino. Lo possiamo ammirare tra le prime luci dell’alba sull’orizzonte a Sud-Est. Le condizioni di osservabilità sono praticamente identiche a quelle di Marte, con cui nel corso del mese si troverà in congiunzione. Giove rimane per tutto il mese di marzo nella costellazione del Sagittario.
Saturno: chiude il corteo dei pianeti del mattino, preceduto da Giove e da Marte, da cui viene raggiunto proprio alla fine del mese, concludendo la serie di suggestive congiunzioni mattutine nel cielo sud-orientale visibili all’inizio dell’alba. Saturno si sposta lentamente tra le stelle, non accade quindi di frequente il passaggio da una costellazione all’altra, evento previsto il 21 marzo, all’inizio della Primavera, quando il pianeta lascerà il Sagittario, costellazione che lo ospitava dal mese di febbraio del 2017. Per i prossimi due anni circa troveremo Saturno nella costellazione del Capricorno.
Urano: è possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove lo possiamo osservare nelle prime ore della sera. L’intervallo di osservabilità è simile a quello di Venere, con cui si trova in congiunzione il 9 marzo, ma è destinato a ridursi rapidamente e l’orario del suo tramonto anticipa sempre più durante il mese. Data la bassa luminosità sarà sempre più difficile riuscire ad osservarlo, così basso nel cielo serale. La luminosità di Urano è comunque sempre al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: il pianeta si trova in congiunzione con il Sole l’8 marzo. Nettuno è pertanto inosservabile per tutto il mese. A fine mese sorge ad Est al mattino presto poco prima del Sole, ma, data la sua bassa luminosità, è di fatto praticamente impossibile individuarlo, molto basso sull’orizzonte orientale, sovrastato dalle luci dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere a lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: è osservabile a Sud-Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano leggermente, rendendo possibile la sua individuazione prima del sorgere del Sole. Le sue condizioni di osservabilità sono sostanzialmente identiche a quelle degli altri pianeti visibili al mattino: si trova infatti tra Giove e Saturno, nella costellazione del Sagittario, dove Plutone rimane ancora per diversi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.
Luna – Marte – Giove – Saturno: l’allineamento dei pianeti visibili al mattino nella costellazione del Sagittario, iniziato lo scorso mese di febbraio, culmina nel mese di marzo con una serie imperdibile di meravigliose congiunzioni. Il 18 marzo il corteo di astri sarà aperto dalla Luna calante seguita da Marte, Giove e Saturno.
Luna – Saturno: all’alba del 19 marzo, la falce di Luna calante avrà già “sorpassato” i tre pianeti mattutini. La Luna, già entrata nel Capricorno, si troverà vicino a Saturno sull’orizzonte a Sud-Est, mentre Marte e Giove saranno appena più in alto, ancora all’interno della costellazione del Sagittario.
Marte – Giove: il 20 marzo, la Luna si è ormai allontanata dai pianeti che danno ancora spettacolo con la congiunzione tra Marte e Giove, osservabile sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole, nella costellazione del Sagittario.
Luna – Mercurio: il “treno di pianeti” del mattino ha in realtà un quarto componente, più difficile da vedere, un elusivo Mercurio appena distinguibile nella luce dell’alba. Il 21 marzo il pianeta sorgerà a oriente accompagnato, nella costellazione dell’Acquario, da una sottile falce di Luna calante.
Luna – Venere: anche a marzo l‘unica congiunzione di rilievo osservabile in orario serale vedrà protagonista Venere, in una splendida configurazione che vedrà, la sera del 28 marzo, la falce di Luna crescente vicina al pianeta più luminoso, nella costellazione del Toro, con l’ammasso stellare delle Pleiadi e la brillante stella Aldebaran.
Marte – Saturno: alla fine del mese, nel cielo del mattino, è in programma un nuovo spettacolo di pianeti che si sposta nella costellazione del Capricorno, dove sull’orizzonte a Sud-Est si potrà ammirare la congiunzione tra Marte e Saturno, prima del sorgere del Sole del 31 marzo. Da notare l’allineamento dei due pianeti con l’ammasso stellare globulare M 75. Poco più in alto, nella costellazione del Sagittario, troviamo ancora Giove.
Ricordiamo poi che il 20 marzo, alle ore 3:50 minuti del tempo universale (ora di Greenwich), quindi 4:50 del mattino in Italia, sarà l’Equinozio di primavera. Nel giorno dell’Equinozio in tutti i luoghi della Terra la lunghezza del giorno è uguale a quella della notte.
Mentre domenica 29 marzo torna in Italia l’Ora Legale o estiva.
Per ulteriori informazioni: www.uai.it/sito/news/uai-divulgazione/cielo-del-mese-di-marzo-2020/