Allarme Coronavirus nel mondo delle crociere: Costa Crociere aumenta i sistemi di sicurezza e rassicura i clienti.
Quello che si sta cercando di fare in questo particolare periodo storico in cui il Coronavirus sembra terrorizzare e tenere sotto scacco tutta l’Italia è di puntare alla sicurezza. Si cerca infatti di tutelare le persone da un aumento sproporzionato dei contagi. Sia per una questione di sicurezza, sia per evitare un sovraffollamento delle strutture ospedaliere che altrimenti potrebbero collassare su se stesse. Il mondo dei viaggi, ovviamente, sta subendo delle importanti ripercussioni. Come le crociere.
Oltre al fatto che diverse manifestazioni, concerti e spettacoli sono stati annullate e che vengono richiesti controlli continui su viaggi, voli e partenze, anche il mondo delle crociere è finito nell’occhio del ciclone. Costa Crociere infatti, il giorno dopo l’allarme del coronavirus, ha deciso di iniziare maggiori interventi di sanificazione e pulizie disinfestazioni a bordo e di vietare l’accesso ai passeggeri provenienti dalle aree più colpite. La decisione arriva dal capo di Costa Crociere che, durante il battesimo della nuova Costa Smeralda, ha spiegato che tutta l’azienda si è messa in moto da subito con questionari di provenienza per i passeggeri, controlli specifici, termocamere e interventi di sanificazione molto intensi. Il compito è quello di trasmettere, hanno dichiarato, un messaggio il più rassicurante possibile. Costa Crociere è del resto un’azienda più che responsabile che vuole proteggere proprio gli ospiti e i suoi dipendenti.
Carlo Schiavoni il country manager Italia di Costa Crociere ha dichiarato che ovviamente lo scenario è complicato, ma l’azienda è attenta e sta attivando tutte le procedure previste per le compagnie. È difficile, a detta loro, trovare dei sistemi di ricettivi così attenti come possono essere proprio le navi da crociera.
Intanto chiaramente il mercato asiatico delle navi da crociera e di Costa Crociere è stato quello che ha maggiormente subito l’impatto. Le navi della flotta, infatti saranno ferme fino a metà marzo e il mercato chiaramente si è azzerato da subito. Una situazione complicata insomma, ma che ha nettamente risposto in modo propositivo sia alle misure adottate dal Governo sia alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Insomma, si fa il possibile per cercare di continuare a vivere e a viaggiare con quanta più normalità possibile.