Lo sciopero del trasporto aereo fissato al 25 febbraio è stato rinviato al 2 aprile 2020. Le ultime informazioni.
Era stato programmato per martedì 25 febbraio lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo. Lo stato di agistazione era stato indetto per protestare contro le crisi di Alitalia e Air Italy e sulle condizioni generali di lavoro dei dipendenti del settore.
L’emergenza del coronavirus in Italia, però, ha cambiato tutto e oltre a mezzo Nord Italia in quarantena, per non creare ulteriori disagi è arrivato anche lo stop allo sciopero del trasporto aereo che era stato fissato per domani, martedì 25 febbraio. Ecco cosa bisogna sapere.
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Lo sciopero del trasporto aereo del 25 febbraio è stato rimandato. Era stato indetto in tutto il territorio nazionale, per la durata di 24 ore, per protestare riguardo alle crisi di Alitalia e Air Italy e chiedere di riscrivere le regole del settore. A convocarlo erano stati e sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl.
La durata prevista era dalle ore 00.01 di martedì 25 febbraio con termine alle successive ore 24.00 e avrebbe riguardato tutto il personale dipendente delle società e compagnie del settore aereo.
A causa dell’emergenza coronavirus, tuttavia, la Commissione di garanzia sugli scioperi ha rivolto “un fermo invito affinché non vengano effettuate astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020”.
I sindacati hanno deciso di rimandare lo sciopero al 2 aprile 2020.
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I sidacati hanno spiegato che il nuovo sciopero del trasporto aereo è stato indetto per la “grave crisi che imperversa nel settore del trasporto aereo e dal proliferare di situazioni di pesante crisi industriali, in alcuni casi della stessa impresa, più volte nel tempo, come nella vicenda Alitalia e Air Italy“, hanno spiegato i sindacati.
“L’assenza di una concreta legislazione nazionale di sostegno del settore e di contrasto al dumping contrattuale – si legge ancora nella dichiarazione – ma anche le politiche di incentivi messe in campo in maniera non ordinata, la crisi delle imprese e dell’occupazione, il deterioramento costante della qualità dell’offerta commerciale e della qualità del lavoro, e delle relazioni industriali, dovuto all’apertura dei processi di liberalizzazione senza regole per il lavoro, hanno consentito l’abbassamento incontrollato delle tariffe“. Tutto questo “ha complessivamente determinato la degenerazione del settore“, è la conclusione di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl.
Secondo i sindacati “permangono tutte le problematiche che hanno determinato la crisi della principale compagnia italiana, e nulla lascia presagire, al di là delle dichiarazioni di intenti, che essa si chiuda senza impatto sul fronte del lavoro, in termini di esuberi di lavoratori e lavoratrici e di tagli al costo del lavoro, sia dei dipendenti diretti della compagnia che delle imprese dell’indotto che le scriventi ribadiscono ancora una volta di non voler minimamente accettare”.
Per ulteriori informazioni sulle modalità dello sciopero del trasporto aereo e do altri in programma rimandiamo al sito web del Ministero dei Trasporti alla pagina dedicata agli scioperi: scioperi.mit.gov.it/mit2/public/scioperi