Caduta di massi a Petra, in Giordania: morto un giovane turista italiano. L’incidente è avvenuto dopo le piogge forti.
Tragedia a Petra, l’antica città della Giordania e sito archeologico Patrimonio Unesco, visitato ogni anno da milioni di turisti. Un turista italiano di 32 anni è morto a seguito della caduta di alcuni massi. Si tratta di un ingegnere di Piacenza che era in vacanza con la moglie e i cognati.
Il sito archeologico di Petra si trova a circa 250 chilometri a sud di Amman, capitale della Giordania. L’antica città è situata in un bacino tra le montagne a est di Wadi Araba, la grande valle che si estende dal Mar Morto fino al Golfo di Aqaba, nel Mar Rosso.
In Giordania, nel sito archeologico di Petra, la famosa città di epoca ellenistica incastonata nella roccia, si è verificato un gravissimo incidente in cui ha perso la vita un giovane turista italiano.
Le forti piogge degli ultimi giorni hanno compromesso la stabilità delle rocce dell’antica città Patrimonio Unesco, causando una caduta di massi che purtroppo ha colpito l’italiano di 32 anni, uccidendolo. Il giovane era in vacanza con altri tre connazionali. Sembra che al momento dell’incidente il giovane si trovasse nei pressi di El Khasneh (“il Tesoro del Faraone”), l’iconico monumento scavato nella parete rocciosa di fronte allo sbocco della lunga e stretta gola di accesso al sito antico, il Siq.
La notizia è stata data da alcuni media locali della Giordania e rilanciata dalle agenzie di stampa. A quanto si apprende, le autorità locali stanno indagando sull’incidente e da un primo controllo delle videocamere di sicurezza che controllano l’area, sembra che altre persone non siano state colpite dai massi. Al momento l’ipotesi prevalente è quella dell’incidente.
L’Ambasciata italiana ad Amman, in contatto con la Farnesina e con le autorità locali, sta seguendo la vicenda.
Il giovane turista italiano morto nell’incidente a Petra è un ingegnere di 32 anni di Piacenza. A quanto si apprende, il giovane, dopo essere stato colpito dai massi, si è accasciato a terra. È stato subito soccorso da due medici che si trovavano sul posto. I tentativi di salvarlo, purtroppo sono stati inutili: il giovane ingegnere è deceduto in ambulanza, durante la corsa verso l’ospedale. Con lui c’era anche la moglie, sposata lo scorso luglio.
I dettagli sull’accaduto e l’identità della vittima sono stati riportati dal quotidiano di Piacenza “Libertà“, che ha indicato anche il nome del giovane ingegnere, Alessandro Ghisoni. L’ingegnere lavorava alla Bolzoni di Casoni di Podenzano, dove era molto apprezzato non solamente per la sua preparazione professionale, ma anche per le doti umane.
Il portale dell’Unità di Crisi della Farnesina Viaggiare Sicuri segnalava già i rischi di dissesto idrogeologico in Giordania a causa delle forti piogge.
“In autunno e in inverno, e in ogni caso quando si verificano forti piogge, occorre prestare particolare attenzione al rischio di inondazioni improvvise (“flash flood”) in prossimità di fiumi e nei c.d. “wadi” (canyon), nonché in strade secondarie in prossimità degli stessi.
Un episodio di particolare intensità si è verificato nel novembre 2018, provocando alcune vittime. A causa di tali fenomeni, si è verificata anche un’alluvione nel sito turistico di Petra, i cui visitatori erano comunque stati tempestivamente posti al riparo dalle Autorità preposte.
Pertanto, per evitare di mettere in pericolo la propria vita od incolumità fisica, in periodi di instabilità climatica, per i propri spostamenti è particolarmente consigliato utilizzare operatori turistici affidabili, oppure autisti e/o guide in grado di identificare ed evitare le zone a rischio inondazione, mantenendosi sempre aggiornati sulle condizioni meteorologiche e su eventuali specifici avvisi o misure precauzionali delle Autorità locali”.
A novembre del 2018, infatti, un’alluvione invase la gola (Siq) che conduce ai monumenti più famosi di Petra. Solo la prontezza delle guide e dei venditori di souvenir aveva evitato una strage, spingendo con prontezza i turisti fuori dalla gola.