Atterraggio di emergenza a Londra per un passeggero con presunti problemi mentali a bordo di un aereo di Alitalia diretto a New York. Il passeggero è stato poi arrestato.
Viaggiare in questo particolare periodo dell’anno è piuttosto complicato. Si teme per il Coronavirus. Si ha paura degli attentati. Insomma… c’è pieno di motivi per avere ansia, ma nonostante ciò nessuno vuole farsi fermare e quindi si combatte la paura continuando a fare ciò che si è sempre fatto in precedenza. In questo caso, viaggiando. Però, per cercare di stare tutti il più tranquilli possibili dobbiamo anche metterci del nostro e non fare quindi come ha fatto questo passeggero di un volo Alitalia che ha preoccupato talmente tanto il pilota del velivolo da costringerlo ad un atterraggio di emergenza. Pare che l’uomo avesse dei comportamenti strani e forse dei problemi mentali.
Cosa è successo sul volo Alitalia?
Se vi state chiedendo cosa sia successo, in realtà non abbiamo notizie certe e, soprattutto, ancora non sappiamo con precisione cosa sia successo a bordo del volo partito ieri mattina. Le notizie che abbiamo sono che un volo di Alitalia decollato da Roma e diretto a New York è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Londra, Heathrow. La compagnia però specifica che non c’è stata una reale emergenza, ma un passeggero che si stava comportando in modo anomalo. In che modo? Non è dato saperlo, ma presupponiamo che fosse magari particolarmente agitato o su di giri. Così il pilota, come prevedono le misure di sicurezza, ha deciso di atterrare nel primo aeroporto possibile e far intervenire le forze dell’ordine locali che hanno poi proceduto all’arresto dell’uomo.
L’intervento della Polizia
La Polizia così è arrivata al Terminal 4 dell’aeroporto di Heathrow e, da quanto sappiamo, è stata chiamata per un passeggero definito indisciplinato. Questo è quando un portavoce delle forze dell’ordine britanniche ha spiegato ai media. L’uomo è stato arrestato basandosi sull’articolo 136 del Mental Health Act, ha chiosato il portavoce. Sappiamo che il Mental Health Act 1983 è un atto del Parlamento del Regno Unito che si occupa dell’accoglienza, dell’assistenza e del trattamento delle persone con disturbi mentali.
Questo fa così presupporre che l’uomo abbiamo avuto dei problemi a livello mentale e psicologici. L’aereo è poi ripartito alla volta del JKF di New York senza ulteriori problemi. Solo un po’ di spavento quindi per i passeggeri che però non ha comportato altri rischi.