Brexit? Gli inglesi non rinunciano al Prosecco: arriva il distributore automatico APM, la versione da vino dell’ATM, lo sportello bancomat.
Tra gli inglesi e il Prosecco il legame è tanto forte che probabilmente nessuna forma di Brexit riuscirà mai a scalfire. L’uscita del Regno Unito è avvenuta ufficialmente il 31 gennaio scorso, con tanto di bandiera Union Jack calata dalle sedi dell’Unione Europea. Saranno tuttavia i negoziati dei prossimi mesi a definire i rapporti commerciali tra Regno Unito e gli altri Stati membri della Ue. Per il momento, a livello pratico, non cambia nulla, a parte l’addio dalle istituzioni europee di commissari e parlamentari britannici.
Le merci continuano ancora a circolare tra Gran Bretagna e Paesi Ue e una made in Italy in particolare continua ad avere un successo strepitoso: il Prosecco. Il vino bianco frizzante prodotto nella Valdobbiadene in Veneto, le cui colline sono state proclamate Patrimonio Unesco nel 2019, è talmente popolare tra gli inglesi che a Londra hanno deciso di aprire un distributore automatico di Prosecco.
Si tratta di uno sportello simile a quello del Bancomat (ATM), solo che invece di distribuire soldi in contanti versa vino Prosecco nei calici. Un’idea che è venuta a una vineria londinese e ha riscosso subito un successo enorme. Ecco di cosa si tratta.
Leggi anche –> Addio ai tour alcolici a Ibiza e Maiorca: giro di vite alle Baleari
Gli inglesi inventano il distributore automatico di Prosecco
I britannici amano così tanto il Prosecco, ma così tanto che le bottiglie non bastano più, così hanno deciso di aprire un distributore automatico, simile a quello del nostro Bancomat, per servirsi da soli, in strada, un calice del vino bianco con le bollicine prodotto in Veneto.
Il distributore si chiama, infatti, Automated Prosecco Machine – APM, sigla simile a quella dello sportello ATM – Automated Teller Machine, che in Italia chiamiamo semplicemente Bancomat. Con la “piccola” differenza che lo sportello ATM eroga denaro in contanti, quando si inserisce la tessera, l’APM invece vino Prosecco sfuso, con il quale riempire un calice. Solo uno alla volta, per promuovere il bere responsabile.
Il distributore, molto simile alle casse bancarie automatiche che troviamo fuori dalle sedi delle banche, lungo le vie e le piazze delle città, nei centri commerciali e nelle stazioni di servizio, p comparso per le vie di Londra e si distingue per il suo colore giallo intenso, con cui è stato riverniciato quello che una volta era un vero sportello ATM.
L’idea geniale è venuta al gruppo Vagabond Wines, che possiede diverse vinerie a Londra ed è stata lanciata per promuovere l’apertura di un nuovo locale nella zona di Monument, in Gracechurch Street, nel cuore della City. Il distributore automatico di Prosecco è stato posizionato all’ingresso del nuovo locale.
Lo sportello Automated Prosecco Machine – APM, un pop-up bar che è stato aperto per due giorni a fine gennaio, come riporta la rivista Forbes, è stato chiamato “Vagabank“, dal nome del gruppo Vagabond Wines. Il riferimento alla banca non è casuale, perché la nuova vineria del gruppo ha aperto negli spazi che in precedenza erano occupati da una filiale del Banco Santander. Il distributore automatico di Prosecco ha preso il posto proprio di un vecchio sportello ATM.
Come abbiamo detto, il distributore automatico di Prosecco ha servito solo un calice a cliente, per evitare abusi, e soprattutto è stato aperto solo due giorni tra il 29 e il 30 gennaio. Quindi se andrete a Londra prossimamente non lo troverete più. Nulla toglie, però, che l’iniziativa si possa ripetere visto il grande successo e la risonanza mondiale. Bisogna solo fare attenzione alle novità proposte dal gruppo Vagabond Wines.
Chi non ama particolarmente il Prosecco e vuole recarsi in uno dei sette locali londinesi di Vagabond ha comunque una vastissima scelta tra 160 tipi differenti di vino e 10 tipi di birre artigianali.
Tutti locali Vagabond Wines di Londra sulla mappa di Google.
Il sito web: www.vagabondwines.co.uk
La pagina Facebook: www.facebook.com/VagabondWines
Leggi anche –> Brexit, documenti per andare a Londra dal 2020