Aurora boreale: i luoghi più belli dove ammirarla nel 2020. Ecco dove andare.
L’aurora boreale è uno dei fenomeni più straordinari e incredibili che si possano guardare dal vivo. È uno spettacolo da ammirare almeno una volta nella vita. Sono scie e ventagli luminosi di vari colori, soprattutto verde-azzurro, che compaiono all’improvviso nel buio della notte a latitudini settentrionali, in prossimità del Polo Nord o comunque all’altezza del Circolo polare artico. Per questo le aurore boreali sono chiamate anche le Luci del Nord.
Il fenomeno dell’aurora boreale dipende dall’attività del Sole e dalla sua interazione con il campo magnetico della Terra. Quando l’attività solare è molto intensa e si verificano eruzioni ed esplosioni, le particelle che si formano vengono lanciate in grandi quantità nello spazio, fino a incontrare il campo magnetico terrestre. Da questo incontro, negli strati superiori dell’atmosfera, a 100 km dalla superficie della Terra, si formano scie e bande luminose di diverse forme e colori che creano una vera e propria danza nel cielo notturno, illuminandolo quasi a giorno.
La scie luminose e in movimento appaiono fluorescenti, solitamente di colore verde, giallo e azzurro, ma anche viola e rosa o bianche. In casi eccezionali l’aurora può essere interamente di colore rosso. La varietà dei colori dipende dai gas presenti nell’atmosfera e dall’energia delle particelle solari. Il colore verde è creato dall’ossigeno atomico, il rosso dall’ossigeno molecolare, mentre il blu dipende dall’azoto.
Scopriamo, insieme, i luoghi dove ammirare l’aurora boreale.
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Aurora boreale: dove osservarla
Per osservare l’aurora boreale bisogna raggiungere i 60°-70° gradi di latitudine Nord. Si tratta di quella porzione della cintura terrestre dove si trovano la parte settentrionale della Scandinavia, l’Islanda, la punta meridionale della Groenlandia, il Canada settentrionale, l’Alaska centrale e la Russia settentrionale, in particolare la Siberia.
Le aurore si verificano soprattutto nella zona del Circolo polare articolo perché qui la protezione magnetica terrestre è inferiore.
In alcuni casi eccezionali, tuttavia, le aurore boreali possono ammirarsi anche in zone meno vicine al Polo Nord, come le parti più meridionali della Scandinavia e perfino la Scozia e il nord dell’Irlanda. Negli scorsi anni, in un periodo particolarmente intenso di attività solare le bande luminose dell’aurora boreale sono apparse anche nei cieli dell’Inghilterra del Nord.
Oltre alle bande e scie luminose e colorate in cielo, le aurore producono anche dei suoni, che assomigliano a dei sibili. Si tratta di suoni elettronici la cui origine non è ben nota, ma che potrebbero essere generati da alcune perturbazioni del campo magnetico terrestre, dovute all’aumentata ionizzazione dell’atmosfera sovrastante.
Inoltre, le aurore sono accompagnate anche da emissioni radio nella banda VLF. Si tratta di frequenze in khz che possono essere convertiti in audio grazie a un apposito ricevitore. Il suono che se ne ricava assomiglia a quello di un coro di uccelli, per questo motivo queste onde radio sono chiamare anche “aural chorus“.
I luoghi e periodi dell’aurora boreale
Come abbiamo detto, i luoghi per ammirare l’aurora boreale sono collocati nella fascia del Circolo polare artico. Quindi per chi parte dall’Italia, i posti migliori e più facili da raggiungere si trovano nel nord della Scandinavia, in particolare nella Norvegia settentrionale e in Finlandia, o anche in Islanda.
Il periodo di osservazione delle aurore boreali in generale va da settembre a marzo, di massima coincide con l’autunno e il periodo invernale. Le aurore si verificano con più frequenza in corrispondenza degli equinozi. Per quello di autunno, tuttavia, la visibilità è ridotta, essendo le giornate ancora lunghe. Mentre il periodo ottimale è tra febbraio e marzo, quando è ancora presente la notte polare e l’aurora brilla nel buio fitto.
L’orario per ammirare il fenomeno è dalle 18.00 del pomeriggio all’1 di notte, soprattutto la sera, tra le 22.00 e le 23.00.
I luoghi dove andare
Norvegia. La parte settentrionale della Norvegia è uno degli osservatori privilegiati dell’aurora boreale, anche per i paesaggi stupendi che offre. Raggiungete Tromsø e da qui spostatevi nella regione, alla ricerca del posto che preferite. Poco più a sud della città norvegese una meta assolutamente imperdibile per vedere l’aurora sono le Isole Lofoten, anche per il panorama spettacolare offrono in sé. Ancora più a Nord, separate dal continente europeo e praticamente al Polo, trovate le Isole Svalbard, sempre appartenenti alla Norvegia. In inverno offrono un paesaggio lunare e anche da qui potete ammirare l’aurora boreale. In Norvegia il periodo per osservare l’aurora va da settembre a fine marzo.
Finlandia. Altro Paese ideale per godersi lo spettacolo dell’aurora boreale, in particolare in Lapponia o Saamiland, come sarebbe più corretto chiamare la regione. Qui troviamo la cittadina di Rovaniemi, proprio al Circolo polare artico, dove si trova anche il famoso Santa Claus Village, aperti durante tutto l’inverno. Un luogo perfetto per ammirare l’aurora e incontrare Babbo Natale.In Finlandia, poi, a 250 km a nord del Circolo polare artico trovate l’affascinante Kakslauttanen artic resort, un hotel le cui camere sono degli igloo in vetro dove addormentarsi sotto l’aurora. Il periodo di osservazione va da settembre a marzo.
Russia. Al confine con la Finlandia troviamo la Russia europea con la Penisola di Kola, altra meta ideale di viaggio, con Murmansk, Mentre i più avventurosi potranno raggiungere la Siberia. In questo caso, però, il viaggio è più complesso, anche per i documenti necessari: per andare in Russia, infatti, occorre il passaporto con visto (il visto elettronico da poco introdotto è solo per San Pietroburgo e Kaliningrad).
Svezia. Non si può non citare il Paese scandinavo per eccellenza. La Svezia nella parte settentrionale offre molti luoghi bellissimi per osservare lo spettacolo dell’aurora boreale. La località di riferimento è Kiruna, la città più a Nord del Paese. Vicino al confine con la Norvegia, si trova l’osservatorio Aurora Sky Station, nel Parco Nazionale di Abisko che sia affaccia sul lago di Torneträsk. Il periodo di osservazione va da metà settembre a fine marzo.
Islanda. Altra destinazione bellissima e imperdibile, dove ammirare aurore boreali in tutto il suo territorio, è ovviamente l’Islanda. Qui le aurore si verificano tutto l’anno, anche se in estate è quasi impossibile osservarle. Meglio dunque l’autunno e l’inverno, fino alla primavera inoltrata. Per osservare le aurore boreali in Islanda si organizzano viaggi appositi. La base è la capitale Reykjavik, dove le aurore sono visibili anche con l’illuminazione urbana. Non lontano dalla capitale si trova l’Aurora Basecamp, un osservatorio specifico per le aurore boreali, che ha anche un centro educativo, ricavato in una vecchia miniera. Qui trovate una struttura formata da una grande cupola di vetro che vi permetterà di godervi lo spettacolo al coperto e al caldo. Il periodo delle aurore in Islanda va da settembre a metà aprile.
Danimarca. Il Paese è più a sud rispetto alla zona di normale osservabilità delle aurore boreali, tuttavia, in casi eccezionali può essere vista anche dalla sua penisola. È soprattutto dai suoi possedimenti extraterritoriali che si può ammirare l’aurora, in particolare nelle Isole Faroe (Fær Øer) e in Groenlandia. Le Faroe, situate tra il Mar di Norvegia e l’Oceano Atlantico, a metà strada tra Islanda e Norvegia, rappresentano un punto di osservazione straordinario anche per la particolare bellezza del luogo, libero e selvaggio. La Groenlandia non è facile da raggiungere, ma se riuscite ad organizzare un viaggio non dovete perdevi l’hotel più remoto al mondo, la Guest House di Ittoqqortoormiit, villaggio situato sulla costa orientale dell’isola più grande del mondo, esattamente sopra l’Islanda.
Scozia. Qui è più raro osservare l’aurora ma non troppo. Le località dove avrete più possibilità sono le affascinanti Isole Shetland e Isole Orcadi, i due arcipelaghi a nord della Scozia. Le Orcadi più vicine alla costa e le Shetland tra Mare del Nord e Oceano Atlantico, dirimpettaie alla città norvegese di Bergen.
Irlanda. In Europa un’altra destinazione facile da raggiungere e dove avete possibilità di scorgere l’aurora boreale a latitudini più meridionali, è l’Irlanda settentrionale. Qui, come zone ideale di osservazione avete il Donegal, con la penisola di Inishowen, nella Repubblica d’Irlanda, e la Contea di Antrim, nell’Irlanda del Nord.
Nord America. Infine, lungo tutta la zona del Nord America inclusa del Circolo polare artico potete ammirare fantastiche aurore boreali, dal Canada all’Alaska. Sono ovviamente viaggi più impegnativi, più lunghi e costosi. In Alaska la città di riferimento è Fairbanks, a circa 150 km più a sud si trova il Denali National Park, ottimo punto di osservazione, soprattutto privo di inquinamento luminoso. In questo caso ci si potrà affidare a viaggi organizzati.
Il territorio vastissimo del Canada offre tantissimi luoghi per osservare le aurore boreali: dalla British Columbia, sul Pacifico. nella parte più settentrionale, ai Territori del Nordovest. Se siete animati da spirito di avventura potete andare nello Yukon, sulle tracce dei vecchi cercatori d’oro protagonisti dei racconti di Jack London, o nel Nunavut, il territorio canadese più a nord e più vasto, situato sopra la Baia di Hudson e abitato dai nativi. Ontario e Quebec sono territori più antropizzati, mentre Terranova e Labrador si affaccia sull’Atlantico.
Anche in Nord America il periodo di osservazione delle aurore va da settembre a marzo. In Alaska si possono scorgere già dalla metà d agosto.
Come vedere l’aurora boreale
Non è possibile prevedere l’aurora boreale. Molto dipende dalla fortuna. Nei periodi indicati. Il fenomeno dipende dall’attività solare e bisogna avere anche ottime condizioni meteo, con il cielo limpido. per quanto riguarda l’attività solare, la presenza di macchie sulla superficie del Sole è il segnale di una attività in corso con la successiva emissione di particelle che viaggeranno nello spazio fino alla Terra, formando il cosiddetto vento solare. Quando il vento solare incontrerà il campo magnetico terrestre si formeranno le aurore. Pertanto occorre prestare attenzione all’attività del Sole, che ha un ciclo di 11 anni.
Durante questo periodo si verificano dei picchi di massima e minima attività solare e in corrispondenza dei primi aumenta la frequenza delle aurore. L’ultimo periodo di massima attività solare si è verificato tra il 2014 e il 2015, anni in cui si sono verificate numerose aurore boreali, anche a latitudini inferiori al Circolo polare artico. Ora l’attività solare si sta esaurendo e anche le aurore stanno diminuendo la loro frequenza. Fino al 2025, al prossimo ciclo di attività solare, le occasioni di ammirare l’aurora boreale ssi ridurranno ma non spariranno del tutto. Il 2020 è ancora un anno buono per osservarle. Nel 2021 e 2022, invece, le occasioni saranno più rare.
Un servizio che può aiutarvi nelle previsioni dell’aurora boreale, anche se ovviamente per approssimazione, è il sito web Aurora Forecast, che utilizza i dati della Nasa in tempo reale sul vento solare combinati con quelli dei magnetometri dislocati in varie aree del mondo. Le previsioni dell’aurora boreale sono abbastanza accurate con un’ora di anticipo sulla manifestazione del fenomeno.
Infine, quella di cui vi abbiamo parlato in questo articolo è l’aurora che si manifesta al Polo Nord e per questo chiamata boreale. Esiste tuttavia anche l’aurora australe, al Polo Sud. Tanto che sarebbe più corretto parlare di aurora polare, che indica entrambe. In questo secondo caso, però, il fenomeno è meno frequente e soprattutto sono decisamente inferiori e più remoti i luoghi dove osservarlo: la Tasmania in Australia, la Nuova Zelanda, la Terra del Fuoco in Argentina, le Isole Falkland e l’arcipelago della Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi, entrambi territori britannici d’oltremare.