Carnevale di Ivrea 2020: le date e il programma della storica manifestazione. Tutte le info utili.
Manca meno di un mese all’apertura ufficiale dei festeggiamenti di Carnevale in tutta Italia che si apriranno sabato 8 febbraio per concludersi il 25 febbraio, il martedì grasso (a Milano, con il calendario ambrosiano, sabato 29 febbraio). In tutta la Penisola fervono i preparativi per le sfilate dei corsi mascherati, con i carri allegorici, i figuranti e gli artisti di strada. Un tripudio di festa tra coriandoli e stelle filanti, musica, balli, scherzi e l’immancabile pioggia dei dolciumi. Ogni città italiana ha la sua tradizione, legata ad usanze e costumi particolari anche risalenti molto indietro nel tempo.
Se il Carnevale di Venezia è uno dei più famosi in Italia e nel mondo, con i suoi riti antichi e unici che non hanno eguali altrove, anche per la cornice straordinaria della Laguna e dei suoi edifici storici, altre località offrono uno spettacolo altrettanto affascinante e divertente. Tra le manifestazioni carnevalesche che hanno anche una portata storica o comunque una tradizione che affonda le sue radici nelle vicende e leggende del passato, una da non perdere assolutamente è il Carnevale di Ivrea, non a caso chiamato storico. Anche quest’anno, lo Storico Carnevale di Ivrea torna con i suoi appuntamenti tradizionali, tra cui la celeberrima battaglia delle arance, e tanti eventi per il divertimento di tutti. Ecco cosa bisogna sapere.
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Insieme a quello di Putignano, il Carnevale di Ivrea è tra i primi in Italia ad iniziare con le celebrazioni. Qualunque sia il periodo del Carnevale, infatti, il primo inizia il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, con la Festa delle Propaggini e il secondo il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con la prima uscita per le vie della città dei Pifferi e Tamburi, suonati da musicisti in costume storico, e l’investitura formale del Generale in piazza di Città, con la Santa Messa in Duomo e la Cerimonia dei Ceri. È il primo atto dello Storico Carnevale di Ivrea che si svolge sempre il 6 gennaio, in omaggio alle tradizioni della città.
A Ivrea si celebra il più antico Carnevale storico d’Italia (il primo verbale risale al 1808), una manifestazione in cui la storia si mescola alla leggenda, dando vita ad una grande festa popolare dal forte valore simbolico. Nei giorni di Carnevale l’intera comunità di Ivrea celebra, in un evento molto sentito e partecipato, la propria capacità di autodeterminazione, rievocando un episodio di affrancamento dalla tirannide medievale. Il feudatario locale, Marchese di Monferrato, tiranneggiava e affamava il popolo che si ribellò scatenando la battaglia delle arance. Affrontando a mani nude e senza protezioni i soldati del feudatario, il popolo riuscì a cacciare il tiranno da Ivrea.
Questo episodio, a metà tra storia e leggenda, è rievocato ogni anno in occasione del Carnevale e la Battaglia delle Arance è l’evento principale, che si tiene per tre giorni nelle principali piazze di Ivrea. Il cittadini che rappresentano il popolo, a piedi e senza protezioni, affrontano a colpi di arance i soldati del feudatario, che sono su carri trainati da cavalli e indossano protezioni e costumi simili ad armature. Una rievocazione che per la sua spettacolarità è diventata famosa in tutto il mondo, attirando anche numerosi turisti stranieri. La Battaglia delle Arance, comunque, non è l’unico evento dello Storico Carnevale di Ivrea. La manifestazione, infatti, consiste in un complesso cerimoniale, che attinge a epoche storiche diverse, con tanti eventi e festeggiamenti, fino a culminare nel Corteo Storico.
Protagonista del corteo è la Vezzosa Mugnaia (Violetta), simbolo di libertà ed eroina della festa, fin dalla sua apparizione nel 1858. Ad accompagnarla ci sono: la sua Scorta d’Onore, Toniotto, il suo sposo, il Generale, di origine napoleonica che guida il brillante Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, il Magnifico Podestà garante della libertà cittadina, gli Alfieri con le bandiere dei cinque rioni, rappresentati dagli Abbà, uno per ognuno dei cinque rioni, e la banda di Pifferi e Tamburi. Secondo la leggenda fu il gesto eroico di Violetta, la figlia di un mugnaio, a liberare il popolo dalla tirannia. Ribellatasi allo ius primae noctis imposto dal tiranno, Violetta lo uccise con la sua stessa spada e la Battaglia delle arance rievoca proprio questa rivolta.
In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando il classico Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e l’aspirazione alla libertà, , come fu per i protagonisti della Rivoluzione francese.
Dopo la sfilata per le vie del centro di Ivrea con la prima uscita di Pifferi e Tamburi del 6 gennaio, il prossimo appuntamento con la manifestazione, e vero e proprio inizio del Carnevale è domenica 9 febbraio. Di seguito, le date del programma in dettaglio.
Oltre al calendario ufficiale, sono previsti anche eventi collaterali come incontri, presentazioni, inaugurazioni e laboratori.
Per ulteriori informazioni sul Carnevale Storico di Ivrea: www.storicocarnevaleivrea.it