Dove andare e dove evitare di andare a Rio de Janeiro: i quartieri più pericolosi e più tranquilli
Quando si va a Rio de Janeiro si teme sempre un po’ per la propria sicurezza. I racconti che arrivano dalla città brasiliana infatti parlano di furti e scippi continui con alcuni quartieri malfamati off limits per i turisti europei. E’ indubbio che a Rio de Janeiro ci siano zone pericolose da evitare e zone più tranquille e che è essenziale avere dei comportamenti cauti.
Le zone da evitare a Rio de Janeiro sono innumerevoli se ci basiamo sugli standard europei, ma c’è da dire che – nonostante i suoi numerosi problemi – la cosiddetta cidade maravilhosa è un mondo tutto da scoprire e ne rimarrete sicuramente affascinati.
Se la vostra idea è quella di fermarvi pochi giorni a Rio de Janeiro, senza alcuna conoscenza del portoghese e senza amici brasiliani, allora è consigliabile evitare l’intera zona nord e gran parte della zona ovest.
Le due zone sopracitate sono formate da alcuni dei quartieri più malfamati di Rio de Janeiro e dove si concentra il grosso della criminalità della città.
La zona sud è il luogo migliore in cui alloggiare se state cercando una vacanza all’insegna del relax, stesi in spiaggia ad abbronzarvi e sorseggiando una buona caipirinha.
Gli hotel di Ipanema, Copacabana e Leblon, ovvero i quartieri più conosciuti di Rio dove i turisti sono soliti alloggiare, sono i più cari della città ma i più consigliabili per chi si ferma pochi giorni in città.
Tuttavia, è bene ricordare che essendo essi i quartieri più turistici, si convertono automaticamente nelle zone in cui è più probabile che vi derubino.
Assalti e rapine avvengono spesso, durante la notte, nelle zone più turistiche di Rio. Per questo motivo, è meglio evitare di camminare da soli di notte e soprattutto non bisogna andare in giro con oggetti sfarzosi.
Se invece state cercando un alloggio più economico, ma che sia comunque lontano dalle zone più pericolose di Rio, date un’occhiata al quartiere di Botafogo. Suddetto quartiere è molto caratteristico e si trova a pochi chilometri dalla spiaggia di Copacabana.
Per quanto riguarda il centro della città, invece, gli hotel qui sono molto più economici rispetto a tutti i quartieri sopracitati. L’unica pecca è che, di sera, il quartiere è completamente desolato e vi imbatterete in zone alquanto pericolose e degradate.
Santa Teresa, ovvero il quartiere della zona centrale, durante il giorno è popolato da migliaia di turisti che accorrono per ammirare il panorama. Mentre per quanto riguarda la sera, o il tardo pomeriggio, l’intero quartiere diventa deserto e non è consigliabile camminare da soli per le sue vie.
Una visita al centro di Rio de Janeiro, però, non può di certo mancare. Esso è, infatti, uno dei quartieri più tipici della città, che sarebbe meglio visitare di mattina o all’ora di pranzo, quando è più tranquillo e pieno di turisti.
A Rio de Janeiro il servizio Uber funziona perfettamente ed è assolutamente sicuro, oltre ad essere davvero economico secondo gli standard europei. La cosa migliore da fare, dunque, è quella di girare sempre in Uber. Soprattutto di sera, quando c’è poca gente per strada, in modo da non rischiare e tornare in hotel senza problemi.
Infine, è bene ricordare che se si desidera visitare una favela, una delle più pacifiche e turistiche è la favela do Vidigal. Dalla cima della favela la vista è da mozzare il fiato. Inoltre, se desiderate accedere all’escursione del morro dois Irmãos, bisogna obbligatoriamente passare per la favela sopracitata.
Ricapitolando: le zone da evitare a Rio de Janeiro sono la nord e gran parte della zona ovest.
La zona sud è la migliore in cui alloggiare ma bisogna sempre stare attenti agli scippatori. È molto importante non camminare con il cellulare o la fotocamera in mano e non indossare oggetti sfarzosi.
Per quanto riguarda il centro della città, è bene visitarlo ma meglio farlo durante il giorno e non nel tardo pomeriggio o la sera.
Per maggiori informazioni su come passare un periodo lungo e sicuro a Rio de Janeiro clicca qui.
Dalla nostra inviata in Brasile Lucia Schettino