Cielo di gennaio 2020: eclissi di Luna di penombra. Cosa guardare e quando. Le informazioni utili.
È appena iniziato un nuovo anno con tanti appuntamenti interessanti con il cielo notturno, da ammirare nelle fredde limpide notti invernali, se il tempo permetterà una visibilità adeguata. Come abbiamo già annunciato si comincia con le stelle cadenti Quadrantidi, che raggiungeranno il loro picco nella notte tra il 3 e il 4 gennaio, in particolare nelle ore precedenti il crepuscolo mattutino, ma attraverseranno i cieli anche nei giorni seguenti, fino al 13 gennaio se si avrà un poì di fortuna nell’avvistarle.
L’altro spettacolo del mese è l’eclissi di luna di penombra che si manifesterà nel cielo del 10 gennaio. Da non perdere, poi, Venere, il pianeta che domina il cielo nelle prime ore della notte.
Il cielo del mese è l’appuntamento abituale con i fenomeni da osservare nel cielo notturno che vengono segnalati dagli esperti dell’Unione Astrofili Italiani – UAI. Fasi lunari, pianeti, congiunzioni, costellazioni, stelle cadenti e, quando si manifestano, eclissi. Tutto quello che bisogna sapere sugli spettacoli che ci riserva la volta celeste e che anche durante l’inverno ci offrono delle vedute superbe.
La Luna che il 3 gennaio poco prima dell’alba ha raggiunto il suo primo quarto, e che nei giorni scorsi abbiamo visto crescere affascinante nel cielo limpido, sarà piena il 10 gennaio. In questo stesso giorno si verificherà un’eclissi di penombra, ovvero il nostro satellite sarà parzialmente oscurato dalla penombra della Terra. Non si tratterà di una vera e propria eclissi, perché la Luna non sarà coperta come nel caso di un’eclissi totale o parziale, ma si verificherà comunque una diminuzione della luminosità, che seppure non così evidente potrà essere notata. L‘eclissi di penombra della Luna durerà circa 4 ore, dalle ore 18.07 alle ore 22.12 e avrà la sua fase centrale alle ore 20.10. Maggiori informazioni sull’evento qui.
Gli altri appuntamenti imperdibili segnalati dall’UAI con il cielo di gennaio 2020, la visibilità dei pianeti e le congiunzioni con la Luna.
MERCURIO: il 10 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole, quindi impossibile da osservare. Si potrà individuare a fine mese, basso appena a ovest nel crepuscolo serale.
VENERE: il pianeta più luminoso consolida il suo predominio nel cielo serale. A fine gennaio tramonterà quasi tre ore e mezza dopo il Sole. Pertanto si potrà osservare più a lungo sopra l’orizzonte occidentale.
MARTE: il pianeta è osservabile a Sud-Est poco prima dell’alba. Il 7 gennaio Marte entra nella costellazione dello Scorpione, la cui stella più luminosa è a Antares, anch’essa di colore rosso. Uno spettacolo assicurato.
GIOVE: inosservabile nelle prime settimane di gennaio, Giove a fine mese ricompare nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, dove sorge poco prima del Sole. Il pianeta si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimarrà quasi tutto l’anno.
SATURNO: rimane inosservabile per tutto il mese. Il 13 gennaio sarà in congiunzione con il Sole. Alla fine di gennaio riappare al mattino presto, ma è ancora vicino al Sole e troppo basso in cielo, impossibile da osservare nella luce dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.
URANO: lo si può osservare agevolmente, con un telescopio, molto alto in cielo nella prima parte della notte, in direzione Sud. Sarà nella costellazione dell’Ariete.
NETTUNO: il pianeta è ancora osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole. L’osservabilità è simile a quella di Venere (che però è molto più luminoso) e con cui si trova in congiunzione il 27 gennaio. Nel 2020 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011, e che lo ospiterà fino al 2022.
PLUTONE: il 13 gennaio si trova in congiunzione con il Sole, nello stesso giorno di Saturno, pertanto è inosservabile. Fra alcune settimane farà ritorno nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa, prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone è nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
Congiunzioni
Marte – Antares: il 17 gennaio confronto tra i due astri noti per il loro colore rosso, il pianeta Marte e la stella Antares.
Luna – Marte: congiunzione al mattino presto del 20 gennaio, sull’orizzonte a Sud-Est.
Luna – Giove: a fine mese Giove è osservabile al mattino prima del sorgere del Sole. La congiunzione sarà visibile tra le luci dell’alba del 23 gennaio , quando una sottilissima falce di Luna calante sorgerà con il pianeta nella costellazione del Sagittario.
Luna – Venere: l’unica congiunzione significativa è osservabile la sera del 28 gennaio nella costellazione dell’Acquario.
Altre informazioni sul cielo di gennaio 2020 sul sito web dell’UAI.