Presepe vivente nel Castello di Bracciano, il più grande d’Italia. L’evento da non perdere a Natale.
Si candida a presepe vivente più grande d’Italia e sicuramente è l’evento del prossimo Natale. Stiamo parlando del presepe vivente al Castello di Bracciano, allestito in uno scenario suggestivo e che andrà in scena nei giorni delle vacanze di Natale il 26 dicembre, il 29 dicembre e il 6 gennaio. Tre appuntamenti da non perdere assolutamente per una rappresentazione della Natività davvero unica, in costume medievale e rinascimentale.
Chiamato anche Presepio vivente degli Orsini, dal nome della manifestazione, il presepe di Bracciano è ambientato nel 1481, anno in cui il Castello di Bracciano apparteneva alla potente famiglia degli Orsini, grandi alleati di Papa Sisto IV. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
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Il meraviglioso Castello Orsini-Odescalchi che si affaccia sull’incantevole Lago di Bracciano, nel comune omonimo, ospiterà il prossimo Natale un sontuoso presepe vivente ambientato in epoca tardo medievale e rinascimentale con oltre duecento figuranti in costume provenienti da venticinque associazioni storiche d’Italia. Un presepe che vuole celebrare la nascita di Gesù e allo stesso tempo una parte importante della storia e della cultura italiana in un’epoca in cui i papi esercitavano un forte potere su gran parte del Paese ed erano alleati, o nemici, con importanti famiglie nobili.
Un’epoca di intrighi, lotte di potere e congiure, ma anche una stagione irripetibile della storia d’Italia che ci ha regalato capolavori immensi dell’architettura e dell’arte. Un’epoca in cui l’Italia era il cuore pulsante d’Europa, attraversata da fermenti culturali che hanno lasciato una traccia profonda nella nostra identità.
L’idea del presepe vivente al Castello di Bracciano è del sindaco del Comune, Armando Tondinelli, ed è stata accolta subito con favore dalla famiglia Odescalchi, proprietaria del rinomato Castello, famoso in tutto il mondo, che ha offerto la propria collaborazione. Nel borgo fervono i preparativi per il grande evento che si inaugurerà nel giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre. Il presepe vivente di Bracciano lancia la sfida alle grandi rappresentazioni della natività di Matera e Genga, candidandosi a diventare il presepe più grande d’Italia.
La particolarità del “Presepio vivente degli Orsini“, come è stata chiamata la rappresentazione, è data dalla sua ambientazione storica, nell’anno 1481, con figuranti in costume d’epoca tardo medievale e rinascimentale. Un anno ben preciso, in cui il Castello di Bracciano era di proprietà della famiglia degli Orsini che lo fece costruire da una rocca medievale del XIII secolo, per volontà di Napoleone Orsini e poi di suo figlio Gentil Virginio, tra il 1470 e il 1496.
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Alla rappresentazione della natività tardo medievale-rinascimentale parteciperanno oltre 200 attori figuranti, provenienti da venticinque associazioni storiche del Lazio, delle Marche, dell’Emilia Romagna e della Campania. Parteciperanno anche i braccianesi dei rioni e delle contrade del Comune e delle compagnie storiche, anche loro in costume. Il presepe vivente, oltre alla scena centrale della Natività, proporrà i mestieri e le scene di vita quotidiana nella Bracciano di fine ‘400, con falegnami, fabbri, orafi, cestai, fornai, calzolai, candelari, scultori, vasai, tessitrici con gli strumenti dei loro mestieri. Tra i personaggi che animeranno il presepio ci saranno dame e cavalieri, arcieri, armigeri, falconieri, giullari, contadini, lavandaie, amanuensi e poi anche maghi e alchimisti. Tutto per riprodurre quelle straordinarie atmosfere di un’epoca di grandi cambiamenti, tra conquiste e scoperte.
La scena del presepe illuminata dalle fiaccole accese sui camminamenti di ronda e sulle possenti torri del Castello. Mentre nella rappresentazione del 6 gennaio, poi, si potrà assistere all’arrivo dei Re Magi. Un evento assolutamente imperdibile.
Durante la manifestazione sarà possibile visitare il Castello Orsini-Odescalchi con le sue grandi sale e le ampie raccolte, per conoscere i segreti dei suoi sei secoli di storia. Nel Castello, Papa Sisto IV, Francesco Della Rovere, trovò rifugio dopo essere scappato dalla peste di Roma del 1476. Il Papa soggiornò nella torre di San Giacomo. Poi vi fece ritorno nel 1481, per trascorrere un periodo di soggiorno ospite degli Orsini, suoi alleati contro i Colonna.
Il Castello di Bracciano fu acquistato alla fine del ‘600 dalla famiglia di banchieri comaschi Odescalchi, che lo rilevarono dagli Orsini ormai indebitati e lo ristrutturarono. Nell’800, anche gli Orisni dovettero vendere il Castello a causa dei debiti, che passò ai principi Torlonia, per poi tornare agli Odescalchi che lo riacquistarono. Oggi il Castello ospita un museo e viene utilizzato per eventi e cerimonie e amministrato dalla principessa Maria Pace Odescalchi. Ogni anno lo visitano oltre 60mila persone da tutto il mondo.
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