Christmas Blue: è il giorno più triste delle feste di Natale. Quando è, perché succede e come affrontarlo
Gli psicologi hanno rinominato questa tristezza che accompagna molte persone durante le feste di Natale, Christmas Blue, ossia un periodo di depressione e di malinconia dovuto al Natale. Al di là degli aspetti religiosi il Natale è esaltato e celebrato come festa della famiglia, ma questa famiglia così idealizzata non trova riscontro nella realtà. Anche quando si ha un nucleo familiare funzionante questo è comunque lontano dall’idea di perfezione che ci viene fornita. Il tutto diviene ancora più difficile quando qualche familiare è venuto a mancare o quando una propria famiglia non la si ha.
Inoltre i media e tutto il clima di festa spinge a dover essere felici a tutti i costi, ma proprio questa spinta ad una felicità obbligata rende ancora più evidente quello che non si ha, i vuoti emotivi, sottolinea quanto non si è felici. A ciò si aggiunge la fine dell’anno che è inevitabilmente un momento di bilanci e quindi la mancata realizzazione di desideri pesa sull’umore.
Il momento apice del Christmas Blue è l’8 dicembre o comunque nei giorni successivi all’Immacolata. Alcuni ne avvertono i sintomi già a fine novembre, ovvero quando le decorazioni natalizie iniziano a spuntare lungo le vie delle città. Ognuno reagisce a questa malinconia e tristezza a proprio modo: c’è chi per mascherare le emozioni negative prova a confondere le acque ed esaspera organizzando grandi feste familiari, chi parte per un viaggio, chi fa mille regali, chi si butta sul cibo e chi si arrende alla depressione chiudendosi in casa e aspettando che questo periodo finisca.
Gli esperti consigliano di non richiudersi in sé stessi, né di esasperare. Avere contatti con le persone stempera il dolore così come il prendersi cura di sé: un nuovo taglio di capelli, fare sport, fare un massaggio rilassante, un bagno caldo, un piccolo viaggio. Darsi dei piccoli piaceri insomma che facciano bene al corpo e all’anima.