Appuntamento da non perdere con il cielo di dicembre 2019: arrivano le Geminidi, le stelle cadenti d’inverno. Quando e cosa vedere.
Siamo arrivati all’appuntamento con il cielo di dicembre quello del mese di Natale e delle stelle cadenti d’inverno le Geminidi, lo sciame meteorico più importante dopo quello di agosto delle Perseidi. Il cielo notturno di questo mese, con una buona visibilità, offre uno spettacolo davvero imperdibile.
Non solo stelle cadenti, infatti, da ammirare ci sono anche pianeti e congiunzioni. I giorni a ridosso del Natale, poi, ci regaleranno la prima cometa interstellare. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Il cielo di dicembre 2019 ci regalerà molte sorprese e spettacoli da ammirare. A segnalarceli ci sono gli esperti della UAI – Unione Astrofili Italiani.
Vi ricordiamo dicembre è il mese del solstizio d’inverno che quest’anno sarà il 22 dicembre alle 5:19 del mattino, ora italiana. Sarà il giorno più corto dell’anno e il quello in cui inizia ufficialmente l’inverno.
La Luna piena sarà il 12 dicembre, mentre la Luna nuova il 26, nel giorno di Santo Stefano.
In questo mese si verificheranno interessanti congiunzioni tra la luna e i pianeti:
Venere – Saturno: al crepuscolo serale dell’11 dicembre, nella costellazione del Sagittario, sull’orizzonte in direzione Sud-Ovest.
Luna – Marte: all’alba del 23 dicembre, a Sud-Est, nella costellazione della Bilancia.
Luna – Saturno: il 27 dicembre, il giorno dopo la Luna nuova, un quasi impercettibile falcetto di Luna crescente tramonta a Sud-Ovest vicino a Saturno, nella costellazione del Sagittario.
Luna – Venere: la sera del 29 dicembre, la falce di Luna crescente segue Venere nel suo tramontare, sull’orizzonte a Sud-Ovest, nella costellazione della Capricorno.
A dicembre Venere, il pianeta più luminoso da diverse settimane, è tornato visibile dopo il tramonto. In questo mese l’intervallo di osservabilità del pianeta si estenderà ulteriormente e Venere sarà il protagonista senza rivali del cielo serale. Alla fine dell’anno il pianeta tramonterà quasi tre ore dopo il Sole e al calare dell’oscurità potremo ammirarlo a lungo sull’orizzonte a Sud-Ovest. Venere completerà il suo percorso nella costellazione del Sagittario e dal 20 dicembre si sposterà in quella del Capricorno.
Giove, invece, abbandonerà il cielo notturno, dopo essere stato protagonista per gran parte dell’anno. Dopo i primi giorni di dicembre, il pianeta gigante sarà impossibile da osservare nella luce del crepuscolo, mentre si avvicina sempre più al Sole, con cui raggiungerà la congiunzione il 27 dicembre. Tornerà visibile nel 2020, dopo alcune settimane dell’inizio dell’anno, ma al mattino presto, tra le luci dell’alba. Giove chiude l’anno nella costellazione del Sagittario.
Anche l’altro pianeta gigante, Saturno, sta per salutarci. Queste di dicembre sono le ultime settimane per ammirarlo nel cielo serale, con una osservabilità molto simile a quella di Venere, con cui sarà in congiunzione l’11 dicembre. Negli ultimi giorni del mese Saturno, anticipando sempre più l’orario del proprio tramonto, diventerà praticamente inosservabile, molto basso sull’orizzonte occidentale e sempre più vicino al Sole, con cui raggiungerà la congiunzione nel mese di gennaio del 2020. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario.
Marte, invece, è osservabile sull’orizzonte orientale, dove al mattino presto lo si potrà veder sorgere prima di Mercurio. Il tempo a disposizione per osservarlo aumenterà gradualmente nel corso del mese. Il 1° dicembre il pianeta rosso è stato sul limite tra le costellazioni della Vergine e della Bilancia. Marte attraverserà gran parte della costellazione, dove terminerà l’anno, non lontano dal confine con lo Scorpione.
Infine Mercurio, nei primi giorni di dicembre avrà ancora una buona visibilità al mattino presto. Sorge circa un’ora e mezza prima del Sole e ci sono buone opportunità di riuscire ad avvistarlo tra le prime luci dell’alba sull’orizzonte orientale, poco più in basso rispetto a Marte. Nell’ultima parte del mese il pianeta si avvicinerà al Sole e sarà inosservabile.
L’appuntamento più atteso con il cielo di dicembre è comunque quello con le Geminidi, le stelle cadenti d’inverno, una delle piogge di meteore più intense e visibili dell’anno dopo le Perseidi. Il cielo freddo e limpido di dicembre si illumina dello sciame meteorico delle Geminidi, le stelle cadenti che sembrano provenire dalla costellazione dei Gemelli, regalando uno spettacolo da togliere il fiato e scaldando i cuori in vista del Natale.
Le Geminidi di solito sono osservabili tra il 10 e il 15 dicembre e quest’anno il picco sarà nella notte tra il 13 e 14 dicembre. Con un elemento disturbo, tuttavia, sarà la luce della Luna, che essendo piena il 12 dicembre sarà piuttosto luminosa nei giorni del picco delle Geminidi e sempre presente, alta sopra l’orizzonte.
Comunque, le Geminidi, avranno un’attività massima sostenuta per parecchie ore essenzialmente con due aumenti della frequenza, segnalano gli esperti dell’UAI. Il primo aumento della frequenza sarà più consistente con meteore di debole luminosità mentre il secondo successivo sarà meno cospicuo ma con meteore più brillanti. Nei tre giorni intorno al picco sarà possibile osservarne in un’ora più di una ventina e nella fase del massimo un numero superiore al centinaio (ma in presenza del chiarore lunare queste frequenze sono dimezzate).
Le stelle cadenti si irradieranno da un’area poco a nord-ovest di Castore.
La vera sorpresa del cielo di dicembre 2019 sarà comunque la cometa interstellare 2I/Borisov, nota anche come C/2019 Q4, scoperta il 30 agosto 2019 dall’astrofilo ucraino Hennadij Borisov. Si tratta del secondo oggetto ma della prima cometa proveniente dallo spazio interstellare in transito nel Sistema Solare, dopo l’asteroide 1I/’Oumuamua, scoperto nel 2017. L’8 dicembre la cometa si troverà al perielio, ovvero alla minima distanza dal Sole, mentre sarà alla minima distanza dalla Terra il 28 dicembre. La sua luminosità tenderà quindi ad aumentare nel corso del mese, arrivando al massimo, magnitudine 16, verso il 22 dicembre. Per osservarla, tuttavia, sarà necessario un telescopio.
La declinazione della cometa continuerà a diminuire per tutto il mese, sorgendo alle 01:39 a inizio di dicembre per poi ritardare e arrivare a sorgere alle 02:32 il 31 dicembre. La cometa interstellare attraverserà le costellazioni del Crater e dell’Hydra.
Per ulteriori informazioni sul cielo di dicembre 2019: www.uai.it/sito/news/uai-divulgazione/cielo-di-dicembre-2019
Da osservare con il telescopio anche la nebulosa California NGC 1499, situata a 1500 anni luce da noi e osservabile nella costellazione di Perseo, vicina alla stella Menkib, come segnalano dall’INAF – Istituto Nazionale di Astro Fisica.