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Gianna Nannini e Siena: l’incidente e la storia della famiglia

Siena è la città natale della cantante, i suoi luoghi, il legame della famiglia 

Gianna Nannini a Domenica In

Ci sono luoghi che ti restano addosso e che ti fanno diventare quello che sei. Gianna Nannini, la celeberrima cantante dalla voce graffiante delle indimenticabili ‘America’ fino alle più recenti ‘Sei nell’anima’ e ‘Meravigliosa Creatura’ è stata ospite oggi di Domenica In e si è raccontata. Gianna Nannini è di Siena e tempo addietro la cantante aveva ammesso che non potrebbe essere lei se non fosse nata a Siena. Il rapporto fra la Nannini e Siena è infatti molto profondo: la famiglia della cantante è senese da generazioni. Non solo nella città diversi bar e locali sono gestiti da decenni dalla famiglia Nannini. Insomma un rapporto speciale.

Gianna Nannini: Siena e i bar di famiglia

In occasione del programma ‘Meraviglie – La Penisola dei Tesori’ dello scorso anno Gianna Nannini è stata la speciale guida di Alberto Angela alla scoperta di Siena. La Nannini ha così raccontato del suo rapporto con la sua città natale e ha svelato alcune curiosità

Siena come si sa è divisa in contrade che nei giorni del Palio si scontrano. Una tradizione radicata che appartiene ad ogni senese. “Sono nata nella contrada dell’Oca – ha raccontato la Nannini – Questo è il motivo per il quale io canto. Quando sono nata, mi hanno avvolta con la bandiera della contrada dell’Oca. Io non me lo ricordo ma me l’hanno detto… Ho ancora la bandiera di questa contrada”. La Nannini non vive a Siena da molti anni, ma il legame con la città è sempre molto forte. “Oramai vivo a Milano e a Londra ma la forza che mi ha dato questa città la tengo con me”.

I Nannini sono un’istituzione a Siena. Guido Nannini, nonno di Gianna, ad inizio Novecento ebbe l’intuizione di avviare un’impresa in città con una torrefazione, allora pressoché sconosciuta, e un settore dolciario. Ebbe le capacità strategiche di riuscire ad aprire un locale in pieno centro e di avviare la produzione dei dolci tipici senesi. Le redini passarono poi nelle mani di Danilo Nannini, padre di Gianna, che rese il marchio famoso in tutto il mondo.

Quando nel 1972 Danilo acquistò la fabbrica di Panforte ‘La Senese’ la giovane Gianna, allora 15enne, andò a lavorare in fabbrica, ma perse due falangi in una impastatrice per i ricciarelli. Di quell’episodio la Nannini ha raccontato che lanciò un urlo tale che la voce roca probabilmente le venne da lì e che le falangi vennero ritrovate solo il giorno dopo. Non le vennero quindi riattaccate, ma fortunatamente non finirono nemmeno nei dolci.

Oggi il gruppo Nannini, di cui fa parte Alessandro, fratello di Gianna, gestisce i seguenti bar Nannini: “Conca d’Oro”, “Nannini Toselli” e “Nannini Massetana”, oltre a continuare a produrre i dolci tipici di Siena. Gianna invece non partecipa in alcun modo a questa attività.

Cosa vedere a Siena

Siena è un’ incantevole città toscana che custodisce un grande passato, importanti monumenti e una tradizione storica che non viene scalfita dal passare degli anni. Ma questa città non è solo passato, non è solo Palio, è anche una città vivace e giovane, con molte attività, animata dall’Università. Ed indubbiamente è una città che ti entra nel cuore, che si fa apprezzare a tavola con le sue innumerevoli specialità fra cui il panforte.

Siena grazie alle sue ridotte dimensioni permette a chi vuole esplorarla di farlo a piedi assaporando con calma i colori e le armonie delle forme. Arrivando a Piazza del Campo cuore pulsante da sempre della città può iniziare il vostro giro di Siena.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro