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Destinazioni e Guide turistiche

Cosa vedere a Gubbio: guida e consigli utili

Gubbio cosa vedere

Guida di Gubbio cosa vedere e cosa fare. Cosa c’è in città e quando andare per assistere ai maggiori eventi

Tra le più antiche città dell’Umbria, ad un passo dalle Marche, situata tra montagna e collina troviamo la splendida e storica cittadina di Gubbio, dal ricco passato testimoniato dai monumenti e dai resti archeologici e da un presente fatto di tradizioni ed importanti eventi. Gubbio è un incantevole borgo immerso nel verde dove in un ritmo lento sopravvivono antichi riti che si fondono con nuove correnti artistiche.

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A Gubbio potrete permettervi un ritmo diverso, ma dall’incedere battente. E’ una città che fa parlare di sé con i suoi tanti eventi: dall’albero di Natale ai tradizionali fasti del maggio eugubino.

Guida di Gubbio: cosa vedere

Gubbio la si può conoscere seguendo diversi itinerari: quello archeologico, gotico, barocco, omano, neoclassicista, Francescano sulle orme del Santo e perfino Appenninico che suggerisce anche la visita al Parco Regionale del Monte Cucco. Gubbio è infatti un piccolo centro dalla grande Storia con testimonianze importanti.

Immerso nel verde dell’area archeologica con alle spalle il Monte Ingino, famoso perché ogni Natale vi risplendono 600 luci per l’albero di Natale più grande del Mondo, troviamo, appena fuori le mura del centro storico, i resti del teatro romano che oltre ad essere un importante costruzione è soprattutto un simbolo della città dove natura e costruzioni architettoniche convivono perfettamente.

È soprattutto però nel periodo medioevale che la città si arricchisce di palazzi e opere architettoniche che la renderanno più simile ad oggi: dalle chiese ai palazzi alle piazze alle fontane.

Interessante anche il percorso in funivia non solo per raggiungere la chiesa di Sant’Ubaldo e la vista sul  Convento, ma soprattutto per lo spettacolo che offre ai nostri occhi, sorvolando la macchia della montagna e ammirando un panorama emozionante sulla cittadina e la vallata che la circonda.

Giro del centro di Gubbio: cosa visitare

Tra i luoghi da visitare il Palazzo dei Consoli. Sede del museo e della pinacoteca, è collocato in un punto molto alto della città, nella piazza pensile chiamata Piazza Grande. Da qui è possibile osservare uno splendido panorama della bella cittadina umbra.

Sempre nella piazza che poggia su quattro arcate si trovano anche il Palazzo Pretorio e  il Palazzo della Porta. Tra gli altri palazzi  quello Ducale con il cortile interno, e il Duomo, al cui interno sono custodite diverse opere tra cui la Pietà di Dono Doni e gli affreschi di Nucci e Gherardi.

Tante poi le chiese da visitare come quella di Sant’Ubaldo, Sant’Agostino, San Giovanni con il campanile in stile romanico e il grande rosone centrale,  e quella di San Francesco, il Santo che secondo la leggenda parlò con il “lupo di Gubbio”.

Tra le piazze, di passaggio obbligatorio,  c’è la quella dei  Quaranta Martiri, caratterizzata dalle Logge dei Tiratori dove si tirava la lana, con il lungo porticato e i negozi sottostanti, la Chiesa di San Francesco, l’Ospedale e i giardinetti dove è piacevole sostare prima di  salire per le vie del centro storico e la piazza con i palazzi del comune.

Una piccola, ma famosa piazza è quella della Fontana del Bargello: qui la tradizione eugubina vuole che si prenda la patente da matto. Si tratta in realtà della più affascinante condizione questa di sognatore, legato ai valori e alle passioni, in cui la città stessa si riconosce. Per prendere la patente basta fare tre giri intorno alla fontana detta “dei matti”, e battezzarsi con l’acqua come cittadini e matti onorari di Gubbio.

Una patente non ufficiale rispetto a quella che pochi privilegiati eugubini detengono veramente perché soci dell’associazione Maggio eugubino.

Cosa mangiare e vedere di tipico di Gubbio

Per raggiungere il Palazzo Senatorio percorrerete viali medioevali in salita dove troverete bar, punti di ritrovo, ristoranti tipici, e i vicoli più caratteristici con negozietti che vendono i prodotti locali della zona.

Da mangiare  troverete specialità come il prelibato tartufo nero e bianco, la crescia e torta al testo salata. Da ammirare gli artigiani farle e da acquistare sono le maioliche in ceramica di cui la cittadina ha una forte tradizione tanto da far parte dell’associazione Italiana città della Ceramica.

Quando andare a Gubbio: gli eventi più importanti

Gubbio è una piacevole cittadina medioevale che vale la pena visitare in qualsiasi periodo dell’anno, ma è indubbio che ci sono due mesi che sono davvero speciali e che rendono Gubbio unica al mondo. I due mesi in cui andare a Gubbio sono Maggio e Dicembre. 

A Maggio si svolgono due eventi che attirano migliaia di visitatori: la Corsa dei Ceri e il Palio dei Balestrieri. La città torna a vestire i panni medioevali in queste due occasioni e si mostra al visitatore nelle sue antiche vesti e tradizioni.

A Dicembre la città si veste a festa per il Natale con addobbi, mercatini e uno speciale trenino che gira la città. E fin qua sembra tutto normale, come tante altre città. Ma Gubbio vanta qualcosa di unico al mondo: l’albero di Natale più grande del mondo. Un’intera parete del monte è illuminata a forma di Albero di Natale da migliaia di luci.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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