Quando entra l’ora solare e fino a quando dura. Quando rimetteremo l’ora legale e quando verrà abolito il cambio
Il passo definitivo che siamo in autunno e che ci stiamo avviando verso l’inverno non è tanto quando arriva il freddo e il maltempo, ma quando entra l’ora solare. Quando le giornate si accorciano, il tramonto arriva presto e fa subito buio, quello è il segno inequivocabile della fine della bella stagione. Questo cambio di orario tanto vituperato è ormai prossimo alla pensione stando alle ultime informazioni dalla Commissione Europea. Ma prima che vada in disuso ci toccherà un’altra volta spostare le lancette degli orologi e far entrare così in vigore l’ora solare 2019.
Entra l’ora solare 2019: lancette indietro
L’ora solare 2019 scatta nella notte fra sabato 26 e domenica 27 ottobre alle ore 3 le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora alle 2. L’ora solare 2019 entrerà in vigore in contemporanea in tutta Europa alla stessa ora. Spostare le lancette indietro significa che dormiremo un’ora in più, ora che perderemo quando rientrerà l’ora legale, ovvero a fine marzo 2020 e precisamente nella notte fra sabato 28 e domenica 29 marzo quando compiremo l’operazione opposta, ovvero alle ore 2 porteremo le lancette in avanti di un’ora.
L’ora solare ci farà guadagnare un’ora di luce al mattino, ma ce la farà perdere al pomeriggio. Il sole che nella giornata di sabato 26 ottobre a Roma tramonterà alle ore 18.13, domenica 27 con l’ingresso dell’ora solare tramonterà alle ore 17.13. L’ora del tramonto si farà sempre più ravvicinata, le ore di luce saranno sempre di meno fino al giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre giorno con meno ore di luce, e fino al Solstizio d’Inverno, il 21 dicembre, giorno più breve.
Abolizione dell’ora legale in Italia: da quando sarà effettiva
Il cambio fra ora solare e ora legale è oggetto di ampio dibattito dal 2018 quando alcuni parlamentari hanno portato in Commissione la proposta di abolizione dell’ora legale. A preferire l’ora solare sono i Paesi del Nord Europa avvantaggiati da un maggior irraggiamento solare al mattino, mentre quelli del bacino del Mediterraneo preferiscono l’ora legale.
Al netto delle valutazioni portati da entrambi gli schieramenti non c’è un dato oggettivo per far preferire un orario all’altro – non c’è un’effettivo risparmio energetico con l’ora legale ad esempio. Ciò ha portato la Commissione Europea a prendere tempo e a lasciare gli Stati autonomia decisionale. Quello che farà l’Europa sarà creare una coerenza ed evitare situazioni evidentemente paradossali che potrebbero mettere a rischio il sistema dei trasporti. Tutto ciò comunque dovrà avvenire entro marzo 2021.
L’Italia per il momento non ha espresso la sua preferenza, ma è probabile che si unisca agli altri Paesi del Sud Europa scegliendo l’adozione definitiva dell’ora legale.