Dove andare in autunno: i borghi più belli anche con la pioggia

I paesi in Italia più suggestivi da visitare in autunno. I consigli su dove andare

San Gimignano (iStock)

Quando si tratta di partire o anche solo di fare un weekend fuori si consiglia di andarci sempre in primavera. Invece l’autunno è una stagione bellissima per andare in giro fra borghi e paesi. I colori dell’autunno regalano panorami mozzafiato – il foliage è proprio andare in giro ad ammirarlo – i primi freddi invogliano a riscoprire osterie e a fermarsi a mangiare qualche leccornia del territorio. E anche se c’è la pioggia ci si ripara dentro una mostra o un museo o perché no si ammirano gli artigiani al lavoro nelle loro botteghe. Andare in giro per i borghi d’Italia in autunno vuol dire conoscere luoghi lontani dai ritmi frenetici della città, vuol dire riassaporare piacere autentici e godere di posti senza folle e a prezzi molto più ragionevoli.

Infatti l’autunno è una delle stagioni più low cost dell’anno. L’estate è ormai lontana così come il Natale. Ottobre e novembre sono mesi quindi ideali per andare in giro per l’Italia fra borghi anche quando piove. Anche questi piccoli paesini infatti offrono musei e opere d’arte da ammirare.

I borghi dove andare in Italia in autunno

L’Italia vanta una lunga lista di Borghi più belli d’Italia. Da Nord a Sud è un susseguirsi di paesi incantevoli, di natura straordinaria e di opere d’arte inestimabili. In questi piccoli borghi potrete trovare infatti testimonianze storiche, antichi palazzi, splendide chiese e dipinti. E poi il cibo: preparato con cura con ingredienti semplici e genuini, fatto con passione con le eccellenze del territorio. Insomma se c’è una stagione per andare per borghi quella è proprio l’autunno.
Ecco alcuni borghi dove andare e dove non vi annoierete nemmeno con la pioggia.

  • Cherasco (Cuneo)
  • Caderzone Terme (Trento)
  • San Gimignano (Siena)
  • Frontino (Pesaro-Urbino)
  • Bassiano (Latina)
  • Civitella Alfedena (L’Aquila)
  • Frosolone (Isernia)
  • Gerace (Reggio Calabria)

Cherasco, la bellezza del borgo nelle Langhe

Nell’incantevole terra delle Langhe dove i vigneti la fanno da padrone mangiare bene è una certezza. Qui si trova questo piccolo centro squadrato nelle sue geometrie e che spicca per la sua originalità. Qui infatti potrete gustare prodotti tipici solo di Cherasco come le nocciole e le lumache. Tipici sono poi i Baci di Cherasco, un dolcetto nato nel 1881 fatto di nocciole della Langhe e cioccolato. Oltre alla tavola Cherasco offre da vedere la Chiesta di San Martino in stile romanico, la chiesa di San Pietro e il Palazzo Salmatoris dove alloggiò Napoleone. Per i più piccoli amanti dei musei c’è un divertente museo: il Museo della Magia.

Caderzone Terme, il relax nelle Alpi

In Trentino ogni paese è perfetto. La splendida natura, le Alpi, i laghi sono una meraviglia così straordinaria che già solo poter fare una passeggiata è un dono. Ma quando piove le cose si complicano. Caderzone Terme è uno dei borghi più belli d’Italia ed offre un centro benessere dove rilassarsi. L’acqua delle terme è quella della Fonte di Sant’Antonio, un’acqua ricchissima di oligoelementi. In più idromassaggi e bagni turchi dove potersi rilassare. E per chi è appassionato di questi luoghi da visitare il Museo della Malga.

San Gimignano, il gioiello della Toscana

E’ uno dei borghi più famosi d’Italia, soprannominato il Paese delle torri. Già vederlo da lontano emoziona con le sue 13 torri -tante ne rimangono delle 72 medioevali – che spuntano fra le dolci colline senesi. Andare a San Gimignano vuol dire fare un salto nel passato. Da vedere lo spettacolare Duomo del XII secolo con affreschi di Benozzo Gozzoli e Taddeo di Bartolo; poi la Cappella di Santa Fina con gli affreschi dei Ghirlandaio; poi il Palazzo comunale

Frontino, il piccolo borgo della Pop Art

Questo angolo di Marche offre straordinari paesaggi, dolci colline colorate di rosso e giallo in questo periodo dell’anno. Qui importanti città come Urbino catalizzano i visitatori, ma se volete visitare un piccolo borgo Frontino quello che fa per voi. Si trova nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello ed è senz’altro una meta ambita dagli amanti della natura e degli animali con il Parco Faunistico di Pian de Prati. Il centro del borgo si snoda fra il Castello, la Torre Civica e il Torrione, e per gli appassionati d’arte c’è il museo Assetto – che ospita le opere di quest’artista torinese precursore della Pop Art e che ha costruito la fontana del paese – o da vedere la Cappella dei Conti Oliva nel convento francescano di Montefiortino. Dopo aver girato è tempo però di mettersi a tavola per assaggiare la prelibatezza di questo territorio: il tartufo nero.

Bassiano, il borgo della scrittura

In questo borgo, nella lista dei più belli d’Italia, si torna al medioevo con le mura, le torri e le porti che cingono il paese. I stretti vicoli in pietra portano alla piazza principale dove si trova la chiesa dedicato al patrono. Qui nel Rinascimento Aldo Manunzio rivoluionava l’editoria e al tipografia con la scrittura in caratteri corsivi. Da non perdere quindi il Museo delle scrittura Aldo Manuzio. E poi ovviamente bisogna sedersi a tavola ed assaggiare la specialità del territorio che qui è il prosciutto.

Civitella Alfadena, il borgo del lupo

E’ il centro più piccolo di tutto il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. Arrivare fin quassù a 1233 metri è per avere un privilegiato incontro con la natura. L’artificiale lago di Barrea è uno specchio d’acqua dove risplendono i colori dell’autunno, le montagne intorno invitano ad andare alla scoperta. Ma se non è giornata per via del tempo dopo una passeggiata nel centro con i suoi palazzetti del 1600 si va alla scoperta di uno dei protagonisti di questa terra: il lupo. Qui c’è infatti il Centro di Cultura dedicato al Lupo Appenninico: storia, biologia ed etologia di questo straordinario mammifero.

Frosolone, il borgo antico del Molise

In provincia di Isernia quest piccolo centro offre una vista spettacolare sulla natura circostante fra boschi e laghetti. Il centro offre importanti architetture del Rinascimento tra cui spiccano il Palazzo Baronale e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Ma se il tempo non permette di star fuori potete rintanarvi nel Museo dei ferri taglienti e poi sedervi a tavola per assaggiare prelibatezze del luogo, come la polenta con cicori o la pizza di grandine cotte come un tempo nella pignatta di terracotta.

Gerace, la terracotta in Calabria

Questo borgo si trova nel Parco Nazionale dell’Aspromonte circondato quindi da una rigogliosa natura. Ma non è solo lo spettacolo dell’esterno a dovervi attirare in questo borgo. Il centro è un susseguirsi di chiese e palazzi scavati nella roccia. Da vedere la Chiesa di San Francesco, la cattedrale e il castello. Fermatevi poi ad ammirare gli artigiani a lavoro: qui si fa la terracotta e i metodi sono rimasti quelli di un tempo.

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